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Mùsculu. s. m. Quelle parti del corpo composte di fibbre e di carne, dotate della facoltà di muoversi: mùscolo, mùsculo (Redi).
Musculusu. add. Pieno di muscoli: muscoloso, musculoso. || Che ha i muscoli visibili e forti: muscoloso.
Muscuna. V. muscuni.
Muscuneddu. dim. di muscuni: mosconcello, mosconcino.
Muscuni. accr. di musca: moscone.
Muscusu. V. scuntenti.
Muscuzza. V. muschidda.
Musèu. s. m. Galleria, raccolta di cose insigni per bellezza o per antichità: musèo.
Musì. V. musàicu.
Musìa. s. f. Si dice per di notare il bello di una cosa: bellezza, magnificenza. || essiri ’na musìa: esser una bellezza, una magnificenza; essere bello e buono: essere del dì di festa (Lori). Dal Gr. μουσῄ dativo di μουσα: musa, però nel senso di eleganza; come infatti αμουσία significa: ineleganza.
Mùsica. s. f. Scienza della proporzione della voce e de’ suoni: mùsica. || fig. Contrasto, contesa, discorso nojoso ecc.: musica. || Esecuzione della musica con suono e con voce: musica. || – surda, canto o suono vile, nojoso, prolungato: cantilena. || mettiri ’n musica, disporre al canto con note musicali: metter in musica. || cancia la musica, ma no lu mastru di cappella, quando una cosa pare cambi, ma poi rimane quasi la stessa.
Musicali. add. Attenente a musica: musicale.
Musicalmenti. avv. In modo musicale: musicalmente.
Musicanti. s. m. Suonator di qualche strumento nella banda: bandista, musicante.
Musicari. v. intr. Cantar di musica: musicare.
Musicata. s. f. Esecuzione della musica, con strumenti o con voce, il musicare: musica. || Per orchestra, e per banda.
Musichïari. v. intr. e att. Cantarellare: canticchiare. || Cantar di musica.
Musichicchia. dim. di musica.
Musichicchiu, Musicottu. dim. di musicu: musichetto, musichino.
Mùsicu. s. m. Che sa la musica: mùsico. || Uomo castrato: musico. E anco di bestia castrata. In tempi addietro castravansi dei fanciulli perchè conservassero voce infantile nel canto; questo nefando delitto, condannato diggià nei paesi civili, era incoraggiato solo in Roma, pel canto ecclesiastico; ma al 20 settembre 1870, caduto il governo dei preti, fu anco lì proibito. || facci di musicu, a chi per difetto di barba paja castrato: musico. || add. Per musicali V.
Musicuna. accr. di musica: musicone.
Musicuni. accr. di musicu: musicone.
Musioni. s. f. Il muoversi: movimento, mossa. || Il principio del movimento: movizione, mozione.
Musiunedda. dim. di musioni.
Mussali. V. mussalora.
Mussalora, Mussarola. Arnese che si mette al muso delle bestie, perchè non possano mordere o mangiare: museruola, musoliera. || mettiri la mussalora ad unu, fig. farlo tacere: mettere la museruola ad uno. || Quel cuojo che passa sopra i portamorsi, per la testiera e la sguancia, e impedisce al cavallo di aprir troppo la bocca: museruola (Car. Voc. Met.).
Mussaluredda. dim. di mussalora: museruolina, musierina.
Mussazzu. pegg. e accr. di mussu: musaccio, musone.
Mussiamentu. V. mussiata.
Mussiari. v. intr. Mostrare, facendo certi movimenti del muso, di disapprovare o esitare in checchessia: torcer il muso, ondeggiare, starcignare.
Mussiata. s. f. Il torcer il muso per dispiacere: musata. || Dubitazione: esitazione.
Mussiatedda. dim. Musatina. || Breve esitazione.
Mussiatina. V. mussiata.
Mussicedda. dim. di mossa: movimentino (non so se usabile).
Mussiceddu, Mussiddu. dim. di mussu: musino. || fari lu mussiceddu, quel raggrinzar le labbra che fanno i bambini quando cominciano a piangere: far greppo.
Mussili. V. mussalora. || Arnese a sacco, o di cora a maglie, o simile: vi si pone fieno o biada, e adattasi al muso de’ giumenti, perchè mangino anco in camminando: gabbia. (Siciliano).
Mussu. s. m. Propriamente la testa dei cani o simili dagli occhi alla estremità delle labbra: muso. || La bocca o le labbra dell’uomo. || – di tinagghia, le parti della tanaglia che stringono: la bocca della tanaglia. || – di la morsa: ganasce della morsa. || torciri lu mussu, si dice di chi fa dello schifo, dello sdegnoso o ritroso: torcere il muso; o per atto di spregio: far bocchi. || fari mussu, far certo segno di cruccio: far muso. || cu tantu di mussu, molto imbronciato: con tanto di muso. || mittirisi cu lu mussu, imbronciarsi: far muso. || duci di mussu, dicesi di chi si lascia facilmente svolgere: tenero di calcagna. || ciararisi li mussi, mettersi d’accordo, per lo più in cose o tristi o segrete: mettersi di balla, andare di balla. Presa la simil. da’ cani che quando si avvicinano si fiutano. || essiri mussu cu mussu cu unu, stargli vicino: viso a viso. || mettiri lu mussu a tutti banni, impacciarsi negli affari altrui: metter bocca in checchessia. || dari lu mussu ad una cosa o ad unu, dover aver che fare con uno o dover appigliarsi alla tal cosa: dovere far capo a uno, dover batter il capo in checchessia, dovervi venire. || dari lu mussu ’n ’terra, cascare: batter un cristo. E fig. capitar male: dare della bocca in terra (Buonarr. giov.) E met. trovarsi mancatore, fallitore o svergognato dopo aver usato arroganza. || dari lu mussu ’nta la mmerda o anco ’n terra, incappare, cascare dove non si voleva, o ricever una meritata umiliazione. || stujarisinni lu mussu, fig. esserne privo, defraudato, deluso: rimanerne a bocca asciutta. || mussu mussu, significa sempre vicino, sempre da presso: fra’ piedi. || mussu cusutu, o culu di gadduzzu, dicesi di bocca stretta per vezzo o mal vezzo: bocchin da sciorre aghetti. || cu un mussu longu un parmu, molto imbronciato: con un muso lungo