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Murmurusu. add. Che sovente mormora, brontola: brontolone, quereloso.

Murmusu. V. mmurmusu. || V. disastrusu.

Murra. s. f. Gioco noto, che si fa alzando la mano e distendendo al tempo le dita che si vogliono: mora. Onde jucari a la murra: far alla mora. || T. mar. Cavo per murar la vela: mura, amurra (Car. Voc. Met.). || Certa pietra o terra rossa. V. murga.

Murri. V. bugni.

Murriteddi. dim. di murriti al 3º §.

Murriti. s. m. pl. Enfiamento delle vene del sesso, nato da superfluità di sangue che concorre là: morice, morici. || Quei verminuzzi che sono nell’ano delle bestie. || Met. Scherzo, voglia di giuocare, beffare: ruzzo, prurito.

Murritiamentu s. m. Il ruzzare: ruzzamento.

Murritiari. v. intr. Far baje, scherzare: ruzzare. || Per operare, far qualche cosa per non istar in ozio: baloccarsi, lavoracchiare.

Murritòria. V. murriti al 3º §.

Murritusazzu: pegg. e accr. di murritusu.

Murrituseddu. dim. di murritusu.

Murritusu. add. Che ruzza: ruzzante, giocolone. || Burlone, bajone. || Capriccioso, bizzarro.

Murritusuni. accr. di murritusu.

Murru. V. murri.

Mursagghia. s. f. Pietre o mattoni lasciati fuori sporgenti dal muro, per potervi collegar nuovo muro, o per collegarsi colle fabbriche vicine: morsa. || Le morse prese insieme: addentellato (sost.).

Mursagghiedda. dim. di mursagghia.

Murseddu. s. m. Pezzetti di carne di tonno diseccata e salata: mosciamà. || facci di murseddu, per ingiuria, grifaccio, ceffaccio, brutto muso. || V. mursiceddu. || fari murseddu, torcer il muso: far boccuccia.

Mursia. V. mursiami. fari mursia, mandar a male.

Mursiami. s. f. Quantità di vasi di terra: stoviglie.

Mursicedda. dim. di morsa. Specialmente la piccola morsa de’ magnani, da tenersi in mano, che si serra con una madrevite girevole: morsetto (Perez).

Mursiceddu. dim. di morso, pezzetto: morselletto.

Mursiddina. s. f. T. bot. Piante le cui foglie somigliansi alle orecchie del topo: pizzagallina, orecchia di topo. Cerastium vulgatum L.

Mursiddu. V. mursiceddu. || V. murseddu.

Mursidduni. accr. di murseddu.

Murtacineddu. dim. di murtacinu.

Murtacinu. add. Debole, fiacco e anco si dice della voce, e degli occhi: lànguido, fièvole. || Di colore smortito: mortigno. || Che ha del morto: smortigno, morticcio. || Di spiriti addormentati, avvilito: mogio.

Murtadella. s. f. Specie di salcicciotto: mortadella.

Murtali. add. Soggetto a morte: mortale.

Murtalità, Murtalitati. V. mortalità e seguenti.

Murtarazzu. pegg. e accr. di murtaru.

Murtareddu. dim. di murtaru: mortajetto.

Murtarettu. V. murtadella. || Strumento che si carica a polvere per ispararsi: mortaletto, mortaretto.

Murtaridduzzu. dim. di murtareddu.

Murtaru. s. m. Vaso in cui si mettono materie per pestarsi o per polverizzarsi: mortajo, mortaro. || T. mil. Obice per via di cui si buttano bombe: mortajo. || E presso i razzai, uno strumento simile, per buttar bombe di fuochi artificiali: mortajo. || T. tip. Legno riquadrato e incavato, in cui scorre il fusto della vite del torchio, e lo tiene in guida, perchè cada a piombo sul dado del pirrone: bussola. || Prov. pistari l’acqua ’nta lu murtaru. V. acqua.

Murtaruni. accr. di murtaru: mortajone.

Murtatedda. V. murtadella.

Murticedda. essiri ’na murticedda, dicesi a persona estenuata: parer la morte (D. B.).

Murticeddu. dim. di mortu: morticino. || V. murtacinu. || Danari raggranellati: gruzzolino.

Murtidda. s. f. T. bot. Arbusto sempre verde, che fa piccoli fiori bianchi e di grato odore: mortella, mirto. Myrtus communis L. || Le coccole di essa pianta: mirtillo. || In tuono scherzevole. vale, la morte.

Murtidditu. s. m. Luogo pieno di mirti: mirteto.

Murtificari. v. a. Ridurre a stato di morte, rintuzzare il vigore: mortificare. || Reprimere i sensi, le passioni ecc.: mortificare. || Attristare, umiliare: mortificare. || T. pitt. Spegnere la soverchia vivacità del colorito: mortificare.

Murtificatu. add. Da mortificare: mortificato. || ristari murtificatu, esser umiliato, e si dice pure quando ci sentiamo lodati in modo che crediamo oltre i nostri meriti: restare o rimanere mortificato.

Murtificazzioni. s. f. Il mortificare o mortificarsi: mortificazione. || Astinenze fatte per piacer a Dio o a qualche Santo: mortificazione, osservanza, osservazione.

Murtificaziunedda. dim. di murtificazzioni: mortificazioncella.

Murtificazziununa. accr. Grave mortificazione.

Murtizzu. s. m. Quel piombo mischiato con istagno, di cui si cuopre la superficie dei vasi di rame per istagnarli, || Si dice di bove, vitella, pecora ecc. che si vendano non macellati, ma morti di morte naturale.

Murtizzu. add. Che ha del morto: morticcio. || carni murtizza, di animale morto non macellato: carne morticina, così lana murtizza: lana morticina. || Di colore pallido, sbiadito: mortigno.

Murtuali. V. murtaru (Verdone). Così a S. Stefano.

Murtulitati, Murtulitùtini. V. mortalità. || a menza murtulitutini, di persona malsana, a mal partito: al confitèmini, al pollo pesto, alla candela.

Muru. (pl. mura) s. m. Sassi o altro con calcina commessi ordinatamente: muro. || met. Difesa, riparo: muro. || – mastru, principale: muro maestro. || – divisoriu, che serve solo per dividere in due una stanza: muro divisorio. || – ’n siccu, senza calcina: muro a secco. || – di petra e taju: muro di terra. || – d’argini: arginello, arginuzzo, quel sentiero rialzato che costeggia alcuni stradoni. || – di maduna: muro di cotto. || – di smarratu: di pietra concia. || – a casciata: muro di ripieno, cioè quello il cui vano fra le due cortecce si riempie di rottami e calcina. || ’nta quattru mura, cioè chiuso in casa, so-