Pagina:Antonino Traina - Nuovo vocabolario siciliano-italiano.pdf/617

MIS — 599 — MIT


misteriu. V. ’ncunnatu. || Per misteriusu. V. al 2º §. || E per affettato.

Mìsticu, add. Misterioso: mìstico. || Detto a ipocrita che ostenti vita contemplativa, sprezzando ogni cosa terrena: sputa inferni. || Del testamento che si affida suggellato al notaio per aprirlo poi legalmente: mistico.

Mistioni. s. f. L’alto del mescolare più liquori insieme; ed il liquore che ne risulta: mistione.

Mistiriusamenti. avv. Con mistero: misteriosamente.

Mistiriusu. add. Che ha in sè mistero: misterioso. || Detto ad uomo lunatico, bizzarro: ostico, remàtico, fantàstico. Sup. mistiriusissimu: misteriosissimo.

Mistiriusuni. accr. di mistiriusu.

Mistizza. V. mestizzia.

Mistu. add. Mescolato: misto.

Mistuni. s. m. Sorta di tessuto di cotone.

Mistura. s. f. Mescuglio, mescolamento: mistura, mestura. || L’aggregato delle cose mescolate: mestura. || V. mastici al § 2º. || Composizione colla quale si fa l’indoratura: macca. || misturi, aromati diversi per ingredienti delle vivande: spezie.

Misturari. v. a. Far mescuglio, fare strana mescolanza di cose diverse: intrugliare.

Misturatu. add. Che è di una mistura di diverse cose: misturato.

Misu. add. da mettere: messo. (A. V. ital. miso. Latini, e Jacopone).

Misura. s. f. Ciò che serve a determinare: misura. || Per simil. contraccambio, merito: misura. || Termine, regola, modo, ordine: misura. || Provvedimento, partito preso: misura. || Metro del verso, tempo della musica: misura. || misura culma, pienissima: misura colma. || – rasa, spianata: misura rasa. || bona misura, giunta, per arroto: buona misura. Onde lagnarisi di la bona misura: nicchiar a pan bianco, rammaricarsi di gamba sana, o lamentarsi di tre per cardo o cercar miglior pane che di grano. || pigghiari la misura ad unu, fig. farlo passare per balordo: metter in mezzo, uccellare. || fora misura, smisuratamente: fuor di misura. || d’una misura, uguali, pari: d’una misura. || trasiri dintra misura, spingersi oltre nel parlare, fare, ecc. uscire da’ confini del contenersi: venir a mezzo ferro o spada o lama. || centu misuri e un tagghiu, o pigghiari li sò misuri, pesar le proprie forze, provvedere avanti: pigliar o prendere le sue misure in far checchessia. || a misura, posto avv. misuratamente: a misura. || a misura di... per quanto comporta, secondo: a misura di... || a misura chi o di comu, secondo che: a mano a mano che, per quanto, (a misura che è biasimato come francesismo dal Fanfani, dall’Ugolini e difeso dal Viani). || menzi misuri, pretesto, scusa: ripiego, rimedî mezzani (mezze misure è biasimato dall’Ugolini).

Misurabbili. add. Atto a misurarsi: misurabile.

Misuramentu. s. m. L’atto del misurare: misuramento.

Misurari. v. a. Trovar la quantità di checchessia per mezzo della misura: misurare. || Contrappesare, far paragone: misurare. || T. mar. Far la stima della portata d’un bastimento: stazare (Car. Voc. Met.). || misurari un timpuluni, far l’atto del darlo: misurare uno schiaffo, ecc. || rifl. a. Non ispender più di quello che comporti l’avere: misurarsi. || – un vistitu, ecc. provarselo per veder come sia: misurarsi un vestito, ecc. || cu’ nun si misura è misuratu, chi non bada a diportarsi bene, viene sparlato: chi non si misura, vien misurato. P. pass. misuratu: misurato.

Misurata. V. misuratina.

Misuratamenti. avv. Con misura: misuratamente.

Misuratedda. dim. di misurata: misuratina.

Misuratina. s. f. L’azione del misurare: misurata, misuratura. || Ciò che pagasi per far misurare checchessia.

Misuraturi –tura –trici. verb. Chi o che misura: misuratore –trice. || Per agrimensuri V.

Misurazza. pegg. di misura.

Misurazzioni. s. f. Il misurare: misurazione.

Misuredda. dim. di misura: misuretta. || Arnesino da misurare: misurino.

Misuzzu. dim. e vezz. di misi.

Mità. V. metà.

Mitaddu. V. metallu.

Mitallinu. add. Di metallo: metallino.

Mitallu. V. metallu.

Mitarva. V. vitalba.

Mitatarìa. s. f. T. agr. Il dar al contadino la meta del prodotto pel suo lavoro: mezzerìa. || a mitatarìa: a mezzerìa.

Mitateri. s. m. Contadino con cui si divide a metà il prodotto di certe ricolte: mezzajuolo. E anco in generale per fittajuolo. || add. Si dice ad una qualità di polvere fiacca, la quale richiede una metà del volume di piombo per dare giusta proporzione alla carica (Perez).

Mitati. V. metà. || dari a mitati: dar a mezzerìa. (A. V. ital. mitate. Bojardo).

Mitatireddu, Mitatiricchiu. dim. di mitateri.

Mitementi. avv. Piacevolmente, lievemente: mitemente.

Miti. add. Soave, di benigna natura: mite. Sup. mitissimu: mitissimo.

Miticulusu. V. meticulusu.

Mitigamentu. s. m. Il mitigare: mitigamento.

Mitigari. v. a. Far mite, placare, scemare: mitigare. P. pres. mitiganti: mitigante. P. pass. mitigatu: mitigato.

Mitigativu. add. Atto a mitigare: mitigativo.

Mitigaturi. verb. m. Chi o che mitiga: mitigatore.

Mitigazzioni. s. f. Il mitigare: mitigazione.

Mitissimamenti. avv. sup. Mitissimamente.

Mititura. s. f. Il mietere; il tempo del mietere: mietitura.

Mititureddu. dim. di mitituri.

Mitituri –tura. verb. Chi o che miete: mietitore –trice.

Mitizza. s. f. (D. B.). Qualità di esser mite: mitezza.

Mitòdicu. V. metodicu.

Mitologgìa. s. f. Studio, trattato degli ex Dei: mitologìa.

Mitològgicu. add. Di mitologia: mitològico.

Mitra. s. f. Ornamento che portan in capo i vescovi: mitra. || Arnese simile che si metteva per berlina a’ ragazzi che a scuola non faceano il loro dovere: ciuco (Fanf. Voci ecc. d. parlar