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MAI — 553 — MAL


Maistà, Maistati. s. m. Apparenza, sembianza che incuta venerazione, autorità: maestà, maestade, maestate. || Titolo di re, imperadore: maestà. || – divina, Dio: maestà divina. (A. V. ital. maistà).

Maìstra. fem. di maestro: maestra. || Per mastra al 2º §. || Fune in cui s’infilzano reti o ragne, per poterle tendere: maestra. || T. pesc. Sughero larghissimo che serve per segnale, e per dar corpo alla rete, affinchè il pesce vi possa entrare: maestra. || maistra o arvulu di maistra, il maggior albero della nave: maestra o albero di maestra. || add. della vela maggiore: maestra. || V. salimu.

Maistralata. s. m. Soffio di maestrale. || Tempesta prodotta dal maestrale, impetuosa e breve: turbine, fortunale.

Maistrali. s. m. Vento che spira tra occidente e settentrione: maestrale. || Prov. maistrali unchia e sdunchia, maestrale gonfia e sgonfia.

Maistrazzu. pegg. di maestro: maestraccio.

Maistredda. s. f. Una di quelle funicelle che sono da capo alla ragna e servono per distenderla: maestruzza.

Maistreddu. V. maistrinu: maestrello. || vilif. di maestro: maestrùcolo.

Maistrìa. V. mastrìa.

Maistrina. dim. di maistra: maestrina.

Maistrinu. dim. di maistru: maestrino.

Maìstru. s. m. Uomo dotto, esercitato in checchessia: maestro. || Colui che insegna: maestro. || Titolo di perito in checchessia: maestro. || Padrone o capo di bottega: maestro. || V. maistrali: maestro. || Grado tra’ frati: maestro. || Grado superiore in qualche ordine cavalleresco: gran maestro.

Maìstru. add. Da maestro: maestro || Dicesi alla maggiore delle cose dello stesso genere p. e.: strada maestra, porta maestra.

Maistrùculu, Maistrunculu. vilif. di maestro: maestrùcolo.

Maistruni. accr. di maistru: maestrone.

Maistusamenti. avv. Con maestà: maestosamente.

Maistusu. add. Che ha maestà: maestoso. Sup. maistusissimu: maestosissimo.

Majaleddu. dim. di majali: majalino.

Majali. s. m. Porco castrato: majale. || Per ingiuria ad uomo: majale.

Majaluni. accr. di majali: majalone.

Majàticu. (Pasq.) add. Grasso. (Da majali).

Majistà. V. maistà.

Majòlica. s. f. Sorta di terra dell’isola Majorica, simile alla porcellana, di cui si fanno vasi ecc. majòlica.

Majorca. s. f. Sorta di grano gentile: silìgine. || vulirinni centu ch’è majorca, fare o dire spacconate. || Prov. ti voi ’nsignari a pagari li detti, simina majorca e chianta catarratti, ci si guadagna molto e si ponno pagare i debiti. (Forse dall’isola Majorica in Ispagna, donde potrebbe esser venuto).

Maju. V. maggiu (Solito scambio delle gg in j. In Provenzale: may. A. V. ital. majo, in Allegri). || T. bot. Albero: majo. Chrisanthemum coronarium. || cu’ fa dinari lu misi di maju nn’avi tuttu l’annu, non saprei il perchè.

Majulinu. add. Di maggio: maggese, e parmi aver udito a Firenze: maggiolino.

Majurana. s. m. T. bot. Erba nota, aromatica, eccitante, di buon odore: maggiorana, majorana. Majorana persa L.

Majuranedda sarvaggia. s. f. T. bot. Pianta. Euphorhia chamaesyce.

Majuranza. V. maggiuranza. (A. V. ital. majoranza).

Majurascatu. s. m. Condizione, ragione di majorasco: majorascato, maggiorascato.

Majurascu. s. m. Fedecommesso che trasmettesi di primogenito in primogenito: maggiorasco, majorasco. || Per malandrino.

Majurchinu. s. m. Cacio proveniente da Majorica (Spagna).

Majurdomu. V. maggiurdomu. (A. V. ital. majordomo).

Majuri. V. maggiuri. (A. V. ital. majure).

Majusculettu. dim. di majusculu: majuscoletto. || T. tipogr. Carattere majuscolo di mezzana grandezza: majuscoletto.

Majùsculu. add. Grande: majuscolo. || T. tip. Carattere o lettera maggiore delle altre o della stessa forma che le lettere romane: majuscolo.

Mala. avv. V. malamenti.

Malabbatru. s. m. Foglia medicinale, che è uno degli ingredienti della teriaca: malabatro, foglio indico. Laurus cassia.

Malabbezzu. V. malavvezzu.

Malabbidutu. V. malavvidutu.

Malabbiniri. v. intr. Avvenir male, seguir una disgrazia.

Malabbinturatu. V. malavvinturatu.

Malabbirienti. V. disubbidienti. Male obediente.

Malàbbitu. s. m. Cattivo abito acquistato, cattiva abitudine.

Malabbituatu. add. Avvezzo male: abituato male.

Malabbizzatu, Malabbizziatu. V. malavvezzu.

Malabburienti. V. malabbirienti.

Malabburiintuni. accr. di malabburienti.

Malacarni. add. Si dice ad uomo tristo, cattivo: malvivente.

Malaccettu. add. Accetto male.

Malaccoltu. add. Raccettato con mala accoglienza: malaccolto.

Malaccortu. add. Poco accorto, che opera incautamente: malaccorto.

Malaccrianzatu, Malaccriatu. V. malucriatu.

Malaccustumatu. V. scustumatu.

Malacera. s. f. Cattiva cera, accoglienza. || Brutto viso: ceffo.

Malacquistatu. add. Estorto, acquistato con mezzi illeciti.

Malacquistu. s. m. Quel che malamente o ingiustamente si toglie altrui: matatolta.

Malacrianza. s. f. Inciviltà, scortesia: malacreanza. || Atto o parola che offenda i superiori, o i genitori: impertinenza, e se è più forte: insolenza || Prov. la malacrianza è di cu’ la fa, no di cu’ la ricivi, la villania è di chi la commette, non di chi la riceve.

Malacrianzedda. dim. di malacrianza.

Malacrianzuna. accr. di malacrianza: insolenza.

Malacriatu. V. malucriatu.

Malacunnutta. add. e s. Di persona di cattiva condotta: tristo, sbarazzino, arnesaccio, fusciarra, figuro.