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LIS — 539 — LIT


Lisolu. dim. di lesu. (S. Salomone-Marino).

Lissa. (Rocca) s. f. Inquietitudine || purtari lissi: nuocere. || Per deliquio, svenimento. (Gr. λυσσα: travaglio ecc.). || Noja, fiaccona, sfattume.

Lissiarisi. v. rifl. Travagliarsi, inquietarsi.

Lista. s. f. Striscia, lungo pezzo di checchessia stretto: lista. || Catalogo, indice: lista. || essiri capu lista, essere il primo a fare checchessia: andare o essere a capo di lista. || mettiri a lista, notare, descrivere nella lista, numerare: mettere in lista. || jiri a lista, esservi descritto: andar in lista. || lista di scuntu. T. comm. Nota di effetti che si cedono ad altro prima del tempo della loro scadenza: lista di sconto. || – di negozziazioni, nota di effetti pagabili in piazza estera, che un commerciante cede altrui: lista di negoziazione. || – civili, l’assegno che il parlamento fa al Re: lista civile.

Listanti. Colui che nota o mette a lista o a rollo le mancanze altrui.

Listazza. pegg. di lista: listaccia.

Listiari. v. a. Riempir il voto e le fessure con istoppa, bambagia, calcina, ecc: rinzaffare. || Fregiar di liste: listare. || Dividere per lo lungo in liste. P. pass. listiatu: rinzaffato. || Listato.

Listicedda. dim. di lista: listarella. || T. arch. Ogni membretto piano o quadrato che serva ad accompagnare qualsivoglia altro membro: listella, listello. || Picciolissima lista che si pone ad ornamento di veste o simili: venatura.

Listincu, Listintu. V. stincu.

Listinu. s. m. Breve nota di prezzi o simile di cose di commercio o di borsa.

Listizza. s. f. Prontezza, agilità: lestezza.

Listudda. V. listicedda.

Listuna. accr. di lista: listona.

Listuneddu. dim. di listuni. || Piccolo regolo di legno, che si ficca nel muro a varia distanza, per fissarvi sopra delle lunghe assi, sopra cui posare degli oggetti: beccatello (Fanf. Casa Fior.). || Regole che si tirano da sotto le fasce di un tavolo, per formar la ribalta: mensoline.

Listuni. accr. di lestu.

Listuni. s. m. L’avanzo in larghezza che si fa nelle tavole nell’atto di lavorare: listone (Mort.). || Pezzo di legno lungo a qualunque uso: randello, stile, asta, passone, ranzagnòlo (Rigutini). (Deriva da lista di cui è un accr.).

Lisu. add. Di pasta non ben lievitata: àzzimo. || facci di guastedda lisa, per ingiuria a chi è grassoccio.

Litanìa. s. f. Una preghiera che è una serie di invocazioni: litanie (pl.). || a litanii, o litanii litanii, a frotta: a torme.

Litari. v. a. Dar il letame alla terra: letaminare. Da lieto, quasi il concime faccia lieta la terra. || rifl. litarisi, vale: rallegrarsi.

Liti. s. f. L’azione o la serie d’azioni mosse innanzi ai giudici: lite. || Disputa passionata, vivace: contesa. || Rissa: lite, briga. || dari liti, dar fastidio, travaglio: dar briga. Vale pure: importunare. E anche sgridare: far cagnaja. || jiri accattannu liti, andar cercando brighe: comperar le brighe a danari contanti. || Prov. fabbrichi e liti, pruvati e viditi, sono di grave dispendio: chi a piati s’avvicina, a miseria s’incammina. || attizza liti chi pri accordiu nun ti falla: muovi lite, acconcio non ti falla, accenna agli imbrogli e ai raggiri che inviluppano il diritto e la ragione nelle liti. || d’una liti nni nascinu centu, è chiaro.

Liticari. V. litigari.

Liticedda. dim. di lite: literella.

Liticusu. add. Che volentieri litiga: litigoso, litigioso. || Che vien a contese o a fatti: litigone.

Litigamentu. s. m. Il litigare: litigamento.

Litiganti. add. Che litiga: litigante. || Prov. fra dui litiganti, lu terzu godi: tra due litiganti il terzo gode.

Litigari. v. intr. Muover lite: litigare, liticare. || Prov. nun litigari pri nenti, poichè non guadagni nulla. || nun litigari cu putenti, nè cu ricchi, nè cu pizzenti, i primi sfuggono alla giustizia per troppi mezzi, gli ultimi non han che perdere. || a litigari, vucca chiusa, passu longu e vurza aperta, per far lite bisogna non parlar molto, brigar assai e spendere a josa, il prov. toscano differisce così: al litigante ci voglion tre cose, aver ragione, saperla dire, e trovar chi la faccia. || lu litigari e lu fabbricari fannu l’omu impuviriri, o lu litigari è un duci impuviriri: chi a piati s’avvicina, a miseria s’incammina, o piatire dolce impoverire. P. pass. litigatu: litigato.

Litigaturi –trici. verb. Chi litiga: litigatore –trice.

Litiggiu. s. m. Lite, contesa: litigio.

Litiggiusu. V. liticusu.

Litografari. v. a. Far a litografia, litografare (credo d’uso). P. pass. litografatu: litografato.

Litografìa. s. f. Quel metodo di stampa col quale si scrive o disegna con particolar inchiostro o pastello nella pietra, servendosi di essa pietra poi a tirar le copie: litografia. || Officina del litografo: litografia. || Stampa a litografia: litografia.

Litograficamenti. avv. Per litografia: litograficamente.

Litografiazza. pegg. di litografia nel 3º §.

Litogràficu. add. Di o da litografia: litografico.

Litografiedda. dim. di litografia nel 3º §.: litografietta.

Litografiuna. accr. di litografia nel 3º §.

Litògrafu. s. m. Chi lavora a litografia: litògrafo.

Litriceddu. dim. di litru: litrino (a Firenze).

Litrina. s. f. T. bot. Albero. Grythryna corallodendron.

Litru. s. m. Misura di capacità, poco più d’un quartuccio: litro.

Littazzu. pegg. di lettu: lettaccio.

Littera. s. f. Il legname del letto: lettiera. || Strame che si mette per far giacere le bestie: lettiera.

Litteratu. V. letteratu.

Littica. s. f. Arnese da far viaggio, portato da due muli: lettiga, lettica. || pezzu a littica, T. art., masso posto orizzontalmente.