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IRA — 507 — IRI


Iràsciri. (Caruso) V. irarisi: iràscere. || V. inculpari.

Iratamenti. avv. Con ira: iratamente.

Iratu. add. Che ha ira: adirato, irato. || Prov. a facci irata teni la vucca sirrata, a chi è irato non si risponda, perchè è peggio: non tagliar il fuoco col ferro.

Ircu. s. m. Becco: irco.

Irdenti. add. Bagnato, molle di rugiada: rugiadoso (Gr. υδροεντος irrigato, bagnato).

Ìrghiri. v. a. Inalzare, levar in alto: érgere. P. pass. irgutu: eretto.

Irgiri. V. sopra. (Rau.).

Iri e Jiri. v. intr. Andare, ire, gire. || – di corpu, cacare: andare del corpo. E s’usa anco semplicemente iri: andare. || lassarisi iri, trasandar in qualche cosa più che non si voleva: lasciarsi ire. || Per avventarsi. E anche prendere a fare con tutto gusto e avidità: buttarsi, lasciarsi andare. || irisinni, partirsi: andarsene. || Morire: andarsene, girsene. E anche cancellarsi, perdersi, consumarsi, svanire: andarsene, sciuparsi. || iri beni o mali, detto della salute: andar bene o male. Onde si domanda, comu va? come va? va benino ecc. || Parlando di pesi o misure o numero, dinota il quanto, e in certe dizioni s’usa in ital. p. e. della tal roba ne va tanto alla libra, la libra ne contiene tanta. || iri pri curtu e pri longu, andare in giro adoperandosi invano: acciaccinarsi. E per contrastar irrequietamente: essere balestrato. || Detto di tempo, scorrere: andare. || Muoversi, detto delle macchine: andare. || S’usa in certe locuzioni p. e. va, e fidati d’iddu; va, e vidi chi t’abbeni: va pur là ecc., va e fidati di lui. || Per dinotare pena p. e. cci va lu coddu: ne va il collo. || si va tridicianni, cioè a fare tal cosa si è condannati. per tredici anni. || lassari iri, lasciare di giuocare, di seguitare: far a monte; o lasciar di nojare, lasciar di fare, tralasciare e mille simili sensi: lasciar andare; passarvi su, perdonare, lasciar correre, farla passata; s’usa per permettere che altri vada: lasciar andare; e per dare p. e. uno schiaffo ecc. lasciar andare. E anco T. delle corse, far partire i corsieri: dar l’aìre, dar l’andare. || Per capire, entrare: andare. || Per capire, entrarci: andare. || Per venir bene, tornar opportuno: andare. || iri bonu: portarsi o andar bene. Andar prosperamente: andar bene. || – cu la sua, secondar l’opinione: andar alla seconda. || – di cca e di dda: andar a zonzo, a giostroni. || ivi pri fari, pri vidiri, ivi pri muvirimi e simili, modo di locuzione: faccio per vedere, per muovermi ecc. || Procedere, succedere, aver esito: andare. || Riuscire bene o male: andare ecc. || Chi raccoglie frutto delle campagne dice p. e. l’oriu jiu, o mi jiu ad ottu, a deci ecc.: l’orzo fece o mi fece le otto, le dieci (intendi sacca) (Pal. Voc. Met.). || Convenire, richiedersi, p. e. cca cci irria un munumentu: qui ci anderebbe ecc. Onde Giusti dice che un frate ammirando la ghigliottina sclamava, gli va dato il battesimo all’inventore. || Esser necessario, p e. cci va ’na bona spisa: ci va una buona spesa. || iri ad erva ecc., andare a raccoglierla. || iri a pettirrussi, andar a caccia di essi: andar a pettirossi. || – a mitati o a la parti: far a mezzo, a metà. || – a patruni, impiegarsi a servire. || – a periculu, pericolare: andar a pericolo. || Per assettare, star bene, p. e. comu va bella sta scarpa: come sta bene ecc. || E per essere della voluta larghezza o lunghezza, detto delle robe: andare bene o male. || iri di cricchi e croccu, rubare: aver le mani fatte a uncino. || iri di cumitiva, in compagnia: andar di brigata (Boccaccio). || – francu, sicuro: andar franco. Onde, va francu, ironicamente: va pur là, sta fresco. || – in esempiu, in proverbiu, passare, restare ecc.: andar in esempio, in proverbio. || – ’n terra: cascare, andar a terra. || iri megghiu, averci più vantaggio. || – pri la terra, andar vendendo roba per la città. || ìricci pri lu menzu: andar di mezzo. || – pri unu, cercarlo, andar a trovarlo: andare per alcuno. || E detto di cosa, andare per prenderla, per farla: andare per una cosa. || Per tirar avanti, p. e. io fazzu iri la putia; io faccio andar la bottega. || Relativo alla direzione e al modo del muoversi p. e. lu muru va accussì: il muro va così. || Esser cominciato altro anno, altro mese, o essere alcuno entrato nell’anno nominato: andare per un altr’anno; andare per i 20, per i 30. || In quale stato si trovino certe cose p. e. comu vannu li facenni: come vanno le faccende. || Per andar vestito a quella foggia o quell’altra: andare. || Detto di strada, menare, portare: andare. E così per distendersi, prolungarsi: andarsene. || Detto di porte, riuscire: andare. || Detto di chi perde tempo e utilità in checchessia, come p. e. irisinni in chiacchiari: andarsene in chiacchere. || irisinni cu unu, seguirne le opinioni: andarsene con alcuno. || Riferito a discorso, tendere, battere: andare. || va beni, si dice per dire sta bene, o bene semplicemente: va bene. || e va discurrennu, eccetera: così va o va tutto discorrendo, o e vattene là. || vatinni, va vatinni, o va va, modi familiari che denotano indegnazione, esortazione, negazione, ecc.: va via, va là. E ironicamente per minacciare, quasi dire non dubitare del male, e simile: va pur là. || chistu va pri chiddu, per dire questo valga in compenso di quello: vada questo per quello. || va ammucciati, formola di rimprovero o che: vatti a nascondi. || va sedi, per dire, taci, va via: vatti a riporre, va là. || va ficcati, va fa, va attendi e mille simili modi di costruzioni abbreviate: va ficcati, va fa, va attendi ecc. e Guido Cavalcanti infatti ha: Pietosa mia canzon va trova amore... || Questo verbo aggiunto ai gerundii esprime insieme coll’idea del fare l’idea del durare p. e. iri liggennu, iri cantannu: andar leggendo, andar cantando. || Unito a certi participî o aggettivi, sta pel verbo essere, o acquista la significanza specificata in essi participî p. e. iri tortu: andare storto, andar gobbo ecc. E alle volte fa l’officio del gerundio passivo de’ latini p. e. va fatto accussì, va manciatu cottu: va fatto così ecc. || iri ad essiri, andar a dimorare: andar ad essere. || – a geniu, a sangu, piacere: andar a genio, a sangue. || – a munti, dicon i giuocatori quando annullando la partita ridividono le carte: andar a monte. || Nel senso di me-