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INV — 506 — IRA


gando: invocare. P. pass. invocatu: invocato.

Invocatoriu. add. Appartenente a invocazione: invocatorio.

Invucazoni. s. f. L’invocare: invocazione.

Invuccari. v. a. Metter una cosa in bocca altrui: imboccare. || Mettere a disposizione d’alcuno: a posta di uno.

Invugghiari e Invugliari. v. a. Indur voglia: invogliare. || rifl. a. Aver voglia: invogliarsi. P. pass. invugghiatu: invogliato.

Invugghiceddu. dim. di invogghiu: involtino.

Invulticeddu. V. sopra.

Involuntariamenti. avv. Casualmente, senza volontà deliberata: involontariamente.

Invuluntariu. add. Non volontario: involontario.

Invurzari. V. imbursari.

Invuscarisi. V. imbuscarisi.

Invusciulari. V. imbussulari.

Invuttari. v. a. Mettere il vino nella botte: imbottare. P. pass. invuttatu: imbottato.

Inzaccanari. v. a. Empir di zacchere: inzaccherare. || rifl. Impegnarsi, intrigarsi: inzaccherarsi. P. pass. inzaccanatu: inzaccherato.

Inzaccari. V. insaccari.

Inzalata. V. ’nzalata.

Inzapunari. V. insapunari.

Inzavanari. v. a. Acciabattare, e però la frase: custura ’nzavanata: costura acciabattata, frinzello.

Inzazziabbili. V. insaziabbili.

Inzenzibbili. V. insensibbili.

Inzettu. V. insettu.

Inzignari. V. insignari e così i simili.

Inzuccarari. v. a. Aspergere con izucchero, mettere zucchero in checchessia: inzuccherare.

Inzuccarata. s. f. Biscotto a foggia di anello dolce: ciambella.

Inzuccarateddu. add. dim. d’inzuccaratu: graziosetto, graziosino, carino, bellino.

Inzuccaratu. add. da inzuccarari: inzuccherato. || met. Caro, dilettoso, amato: inzuccherato, grazioso.

Inzuccaratuni. accr. d’inzuccaratu.

Inzulenti. V. insolenti.

Inzullintari. V. insulintari.

Inzuppamentu. s. m. Lo inzuppare: inzuppamento.

Inzuppari. v. a. Intingere nelle cose liquide materie che possan incorporarle: inzuppare. || rifl. a. Inumidirsi, incorporando in sè l’umido: inzupparsi. P. pass. inzuppatu: inzuppato.

Inzurfarari. v. a. Aspergere di zolfo: insolfare, inzolfare. Si dice ora delle viti. || Affumicare collo zolfo: insolfare. P. pass. inzurfaratu: insolfato.

Inzutichiri. v. a. e intr. Rendere o diventare zotico: inzotichire. P. pass. inzuticutu: inzotichito.

Inzuvariri. V. insuvariri.

Io. pron. personale di prima persona: io. || nun sugnu io si nun ti la fazzu pagari... o simile, modo di accertare, quasi giurando e minacciando: io non son io se non te la fo pagare.

Ipecacuana. V. in radica.

Iperboli. s. m. T. mat. Figura piana generata quando un piano taglia il cono parallelamente all’asse: ipèrbola, ipèrbole. || T. rett. Figura per cui s’ingrandisce eccessivamente o si parvifica checchessia: iperbole.

Iperbolicamenti. avv. Con iperbole: iperbolicamente.

Iperbòlicu. add. d’iperboli: iperbòlico.

Iperbuledda. dim. d’iperboli.

Iperbuluni. accr. Iperbolone.

Iperbulusu. add. Iperbolico, amante di iperboleggiare: iperboleggiatore.

Ipericu. V. piricò.

Ipocondrìa. s. f. T. med. Malattia per cui sono disordinate le funzioni cerebrali e della digestione, con gran malinconia: ipocondria.

Ipocòndricu. add. Che patisce ipocondria: ipocòndrico.

Ipoteca. s. f. T. leg. Diritto sopra alcuna cosa che ha il creditore per sicurezza: ipoteca.

Ipotecabbili. add. Da potersi ipotecare: ipotecabile.

Ipotecari. v. a. Dar in ipoteca: ipotecare. P. pass. ipotecatu: ipotecato.

Ipotecariamenti. avv. A mo’ d’ipoteca: ipotecariamente.

Ipotecàriu. add. T. leg. Colui che ha diritto di ipoteca: ipotecario. || Debiti o crediti che han privilegi d’ipoteca: debiti o crediti ipotecarii.

Ipòtisi. s. f. Supposizione di cosa, da cui si deduce una conseguenza: ipòtesi. || per ipotisi, ipoticamente: per ipotesi.

Ippiricò. V. piricò.

Ippocrisìa. s. f. Arte d’ingannare sotto specie di virtù: ipocrisìa.

Ippòcrita. s. m. e f. Chi usa ipocrisia: ipòcrita, bacchettone, torcicollo. || Prov. l’ippocriti su’ conusciuti a l’operi, no a li vistiti, gl’ipocriti s’infingono sempre, prova i Gesuiti.

Ippocritamenti, Ippocritiscamenti. avv. Con ipocrisia: ipocritamente.

Ippocritu. V. ippocrita.

Ippocrituni. accr. d’ippocrita.

Ippopòtamu. s. m. T. zool. Anfibio quanto un bue; di grosse gambe e piè fesso; nitrisce come un cavallo, ha pelle durissima, nericcia e senza peli, coda piccola come quella del porco: ippopòtamo.

Ippucrisìa. V. ippocrisia.

Ippucundria. V. ipocondria.

Ippuni. V. jippuni.

Ipsilòn, Ipsilonni s. m. Lettera dell’alfabeto greco, che vale i: y, ipsilonne.

Iputeca. V. ipoteca.

Ira. s. f. Passione smoderata, violenta di sdegno e di vendetta: ira. || aviri o pigghiari in ira, vale portare odio: aver in ira. || ira di Diu; credendosi dai creduli che Dio vada soggetto a questa bassa passione come gli uomini, e che nell’ira sia tremendamente furibondo, s’usa tal frase per dire cosa terribile: ira di Dio, un bugghianchìo. || fari l’ira di Diu, far casa del diavolo: far le furie; anche in senso di accorarsi, piangere, non darsi pace: menare, smanie.

Iracundia. V. sopra.

Iracundu. add. Che facilmente s’adira: iracondo.

Irarisi. v. rifl. pass. Venir in ira: irarsi. P. pass. iratu: irato.

Irascibbili. add. Di appetito ed è quella parte di esso, che muove all’ira: irascibile.

Irascibbilità. s. f. Facoltà e inclinazione a muoversi all’ira: irascibilità.