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INF — 489 — ING


Infurnari. v. a. Metter in forno: infornare. || Ingojare, metter dentro: insaccare. || Cacciar dentro alla rinfusa: imbusecchiare. P. pass. infurnatu: infornato.

Infurnata. s. f. Tanta materia quanta cape in forno: infornata. || L’infornare: infornata. || infurnata di pani abbissatu, si dice a chi è buon a nulla: scannapane, disutilaccio.

Infurnatedda. dim. Infornatina.

Infurnatuna, accr. d’infornata.

Infurnicchiarisi. V. accuffularisi. || V. infilittarisi.

Infurrari. V. ’nfurrari.

Infurzamentu. s. m. L’inforzare.

Infurzari. v. a. Far più forte: rafforzare. || Afforzare, fortificare: inforzare. || intr. Detto di vino, prendere vapor forte o acetoso: inforzare, infortire. || Di vento, pioggia, ecc.: infuriare. || intr. e rifl. Riprender forza e vigore: rinforzare. || ’nfurzari lu duluri: crescere, aggravare. || – li dogghi, avvicinarsi il parto. E met. avvicinarsi qualche sventura, la catastrofe. P. pass. infurzatu: rafforzato. || Inforzato. || Infuriato.

Infuscamentu. s. m. L’infoscare, o l’esser infoscato: infoscamento.

Infuscari. v. a. Render fosco: infoscare (più nel trasl.), offuscare (nel proprio o nel trasl.). || Confondere, perturbare sì che l’uomo non veda, non senta, non dia retta: infoscare. || rifl. Infoscarsi. || Mescolare e confondere talmente le cose che l’una dall’altra non si discerna: infruscare. || quannu l’aria s’infusca, o tu curri, o t’imbusca: quando l’aria è turbata, e il ciel è tinto, è meglio camminar ch’esser spinto. P. pass. infuscatu: infoscato. || Infruscato.

Infuscatura, Infuscazioni. V. infuscamentu.

Infusioni. s. f. Lo infondere: infusione. || Liquore ove sia stata infusa cosa: infusione.

Infusiunedda. dim. Infusioncella.

Infussamentu. s. m. L’infossare.

Infussari. v. a. Mettere nella fossa: infossare. || fig. Calunniare. || Truffare. || rifl. Andarsi nella fossa: infossarsi, sprofondare. || fig. Rovinarsi. || Per seppellire: sotterrare.

Infussatu. add. Da infussari: infossato. || Concavo, posto in dentro: infossato.

Infussunari. v. a. Mettere in fossone. || fig. Sparlare, o esagerare i demeriti di uno: piantar i chiodi. || V. infussari. || Modo di seminar le fave: seminar a buchette.

Infutari. V. ’nfutari.

Inga. s. f. II liquido nero con cui si scrive: inchiostro (Fr. encre).

Ingabbillari. V. gabbillari.

Ingaddari. v. a. T. tint. Dar la galla alle pannine: ingallare. || Bruttare di sporcizia: sporcare, insozzare. || Imbarazzar alcuno in qualche intrigo: infrascare. || rifl. Tingersi. || Ingalluzzarsi. || Per ingadduliarisi. V.

Ingaddatu. add. Da ingaddari: ingallato. || essiri ingaddatu, sporco, con molto sudiciume addosso: aver la roccia, o la loja, esser lojoso, lèrcio.

Ingadduliari. v. a. Maritar una fanciulla anco male purchè la si dia via: affogarla, bacchiarla, darla a bacchio. || rifl. Allogarsi male in matrimonio: affogarsi. P. pass. ingadduliatu: affogato.

Ingadduzziri. V. ingalluzziri.

Ingaffari. V. ’ngaffari.

Ingagghiari. V. ’ngagghiari.

Ingaggiamentu. s. m. Pegno con cui s’ingaggia: gàggio.

Ingaggiari. v. a. Convenire con pegno che altri si assoldi: ingaggiare. E rifl.: ingaggiarsi. || Metter in gabbia: ingabbiare. P. pass. incaggiatu: ingaggiato. || Ingabbiato.

Ingàggiu. s. m. Il pegno con cui s’ingaggia: ingàggio.

Ingaggiuttarisi in una. (Pasq.) Amoreggiarsi con una.

Ingalantumarisi. v. intr. pron. Dirozzarsi, diventare del ceto civile, o smettere l’abito e le maniere triviali: rimpulizzirsi, rincivilirsi.

Ingallunari. v. a. Ornare di gallone: gallonare. P. pass. ingallunatu: gallonato.

Ingalluzziri. v. intr. Mostrare baldanza: ingalluzzire, ringalluzzare.

Ingaloru. V. calamaru.

Inganciari. V. agganciari.

Ingancittari. v. a. Fermare con gancio.

Ingannabbili. add. Che può esser ingannato: ingannabile.

Ingannafoddi. T. zool. V. curdaru.

Ingannalatri. s. m. Sorta di pere belle in vista, e cattive poi di gusto.

Ingannaloru. add. Pieno d’inganno: ingannevole.

Ingannamentu. s. m. Inganno: ingannamento.

Ingannari. v. a. Indurre in errore: ingannare. || rifl. Ingannarsi. P. pass. ingannatu: ingannato.

Ingannaria, Ingannarizzu. V. ingannu.

Ingannaturi –tura –trici, Inganneri. verb. Chi o che inganna: ingannatore –trice.

Ingannèvuli. add. Pien d’inganno: ingannèvole.

Inganniceddu. dim. d’inganno: ingannerello, ingannuzzo.

Ingannimi. V. ingannu.

Ingannu. s. m. Fraude: inganno. || Errore: inganno. || cu ’ngannu, modo avv., ingannevolmente: ad inganno. || nun si po chiamari ingannu a cui l’ingannu è caru, lo credo bene. || ingannu trova ’ngannu, o cu’ va cu lu ingannu cci vinni lu malannu, l’ingannator rimane ingannato, e l’altro simile. || cu trama inganni si teni ruini, è chiaro: sopra l’ingannator cade l’inganno.

Ingànnuli. (Pasq.). Cose che ingannano i fanciulli.

Ingannusu. add. Ingannevole. (A. V. ital. ingannoso).

Ingarganari. V. ’ngarganari.

Ingargiulari. v. a. Coprire di smalto: smaltare. P. pass. ingargiulatu: smaltato (ingegnosa ma ricercata è l’etimologia del Pasq. cioè: dal Lat. glarea (ghiaja) e argilla, colla prep. in quasi in glarea argillare che varrebbe in ghiaja assodata quale argilla).

Ingargiulatu. s. m. Composto di ghiaia e calcina: smalto.

Ingargiuliari. V. ingargiulari.

Ingarrari. v. a. Contrario di sgarrare: indovinare, imberciare, dar nel segno, dar dentro.