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GUI — 459 — IDI


Guzzu. s. m. T. mar. Barchetta con che i tonnarotti fan la guardia sul bordonaro: gozzo, bordonaro.

Guzzu. add. Di piccola statura, basso: caramogio, scazzatello. || Di piccolo can da caccia, forse storpiatura di cuccio.

Guzzuni. s. m. Così chiamasi colui che ha in custodia i cavalli corridori: cozzone, fantino.

Guzzuniari cu la cuda. v. a. Dimenar la coda: scodinzolare.

H

H. Ottava lettera dell’alfabeto, senza suono particolare, e serve ad accompagnar la c e la g in certe inflessioni; ovvero avanti alcune voci del verbo avere.

Han. Part. interrogativa, come dire: è vero? ha? eh?

Hui. Voce di dolore: hui.

Hum! Esclamazione per affermare, per rispondere ecc.: aho! hum, hem.

I

I. Nona lettera dell’alfabeto, terza delle vocali; amica dell’e, e in dialetto molto usata invece della e delle voci italiane. In certi luoghi sta spesso avanti la e come: castieddu, ecc. e quest’uso s’incontra anco negli scrittori italiani antichi p. e. ciervo per cervo, ecc. || Si raddoppia in fine di alcune voci, cioè quelle che hanno il singolare in iu. || Molto spesso sogliamo elidere questa vocale usando noi dire ’mparari, ’n terzu, ecc. per cui ho dovuto soventi citar molte voci in due luoghi. In italiano soventi capita questa elisione come si trova nell’antico Villani, nel Machiavelli, nelle poesie popolari moderne del Tigri, Nerucci, ecc. || È anco elisione di di segnacaso p. e. cosi ’i manciari, cosi ’i nenti ecc. || Alle volte per idiotismo sta invece della r, p. e. pàitti per parti. || È finalmente il plurale degli articoli lu e la. || Per ivì. V. || Si trovano esempi nel parlare peculiare del contado Toscano di e cambiate in i in fine di nomi singolari come: bersaglieri per bersagliere, ecc. (Nerucci).

Ìa, ìa. Voce per chiamar i porci: nino nino, ta ta ta.

Ìbbisu. V. jissu.

Ibbrettu. s. m. Sorta di veste da contadine.

Icari. V. piegari. || V. agghiunciri e arrivari.

Icchena. V. jittena.

Ìchisi. s. f. e m. Lettera dell’alfabeto: x. || aviri la testa ad ìchisi: esser di cervello balzano, capo ameno.

Ìcula. Riporta Salomone-Marino nei suoi Canti pop. sic. questi versi: Figghia di lu re David, donna ed acula, l’aricchi toi sù ’ngastati ad icula; dove non saprei spiegar questa voce adequatamente, poichè mi dà l’aria di esser messa lì più per armonia e rima che per significazione.

Iddiu. V. Diu.

Iddu. pron. Egli, esso. || ad iddu ad iddu, si dice quando s’insegue o si dà addosso: dagli dagli. || iddu per iddu: proprio desso. || d’iddu e d’iddu, spontaneamente o da solo: da sè a sè, da per sè, da sè. || ’ntra d’iddi comu li zorbi, si dice per i scherzo quando alcuni se la intendono sol tra loro. || supra d’iddu, detto di bestia vale indòmita: bestia brada, brava. || Alle volte è riempitivo p. e. s’iddu è veru: se egli è vero ecc. (Lat. ille).

Idea. s. f. L’oggetto del pensiero, immagine nella mente: idea. || Complesso di ricordanze relative alla sensazione: idea. || Quell’esempio immaginario che si propone l’uomo nella mente: idea. || Concetto, pensiero: idea. || Maniera, gusto, stile: idea. || Fantasia, ùzzolo di far checchessia, p. e. mi vinni l’idea di jiri a Roma ora ch’è nostra: mi è venuta l’idea di andare a Roma ora che è nostra. || mancu per idea, assolutamente non vero, senza fondamento: nè anco per idea. || di nova idea, si dice di cosa strana, esagerata ecc: di nuova idea. Giusti: mi fecero angherie di nuova idea. || Somiglianza, aria: idea, ideina, || Conoscenza superficiale, reminiscenza lontana: idea. p. e. ti ricordi di Rosolino Pilo? l’altro risponde: ne ho un’idea.

Ideali. add. Attenente all’idea, che è nella idea: ideale. || Chimerico, fantastico: ideale.

Idealìsimu. s. m. Sistema filosofico che considera esistente ciò solo che è nel pensiero: idealismo.

Idealista. s. m. e f. Chi professa idealismo: idealista.

Ideari. v. a. e intr. Formar l’idea di qualche cosa: ideare. || Disegnare, far pensiero di fare checchessia: ideare, p. e. avevo ideato di andare con Garibaldi nel Tirolo. P. pass. ideatu: ideato.

Ìdem. pron. lat. Che vale lo stesso: idem.

Identicamenti. avv. Con modo identico: identicamente.

Identicità. s. f. L’esser identico: identità, identitade, identitate.

Idènticu. add. Che è lo stesso, compreso sotto la stessa idea: idèntico.

Identificari. v. a. Comprendere più cose sotto la stessa idea: identificare.|| rifl. Immedesimarsi, farsi la stessa cosa: identificarsi. P. pass. identificatu: identificato.

Identìficu. add. Identificato.

Identità. V. identicità.

Idera. V. ìstrici.

Idiazza. pegg. di idea: ideaccia.

Idiicedda. dim. di idea: ideina. || Un po’ di somiglianza: ideina.

Idìliu. s. m. Componimento pastorale simile alla egloga: idìlio.

Idiota. s. m. e f. Uomo di corto intendimento, ignorante: idiota.

Idiotàggini. s. f. Grossezza di mente; ignoranza di letteratura: idiotaggine.

Idiotamenti. avv. Con idiotaggine: idiotamente.