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GRI — 451 — GRU


Griviunazzu. pegg. di griviuni: svenevolaccio.

Griviuneddu. dim. di griviuni.

Griviuni. accr. di greviu: di molto scipido. || Svenevolone. || Gran freddurajo. || Antipatico.

Griviusu. V. grieviu.

Griviuzzu e Griviuzzeddu. V. griviuliddu.

Gro. s. m. Specie di stoffa di seta. || gro glassè. V. glassè. || gro unniatu: seta marezzata (Fr. gros.). || Per groi. V. sotto.

Groi. s. m. e f. T. tool. Uccello grande, che ha l’occipizio pipilloso e nudo, il corpo grigio: gru, grua, grue. Ardea grus L. || Prov. quannu passa lu groi, punci lu voi, che vale: affretta il lavoro poichè s’avvicina il cattivo tempo.

Gròlia. V. gloria. E così i Toscani hanno gròlia idiotismo per gloria; e così grolioso per glorioso, come noi gruliusu.

Grolla. V. grusta: gromma. || V. tigna.

Grossa. (A la posto avv. In quantità: in grosso. || Vale anche, secondo la maggior misura, pesare col maggior peso. || Grossolanamente: alla grossa.

Grossamenti. avv. Rozzamente: grossamente.

Grossu. s. m. Grossezza: grosso. || La parte più materiale e più grave di checchessia: il grosso. Chi è in alta dignità: grande. || grossu romanu, spezie di carattere di stampa: grosso romano. || sintirisi di li grossi, darsi aria d’uomo d’importanza, o far lo smargiasso.

Grossu. add. Che ha grossezza: grosso. || Detto di voce forte, grave: grossa. || Detto di fiume con molt’acqua: grosso. || E di mare gonfio per burrasca: grosso. || Onde fig. si dice c’è mari grossu, quando altri è turbato: la marina è turbata. || Di sangue, orina, ecc. densa: grossa. || Di femina gravida: grossa. || Per grande, popolato, come paese, ecc.: grosso. || ’n grossu, posto avv., grossolanamente: al grosso. E si dice di vendere o comperare contrario di al minuto: in grosso. || di grossu, in grossa somma: di grosso. p. e. jucari di grossu: giocar di buono, di grosso. || Aggiunto a dito, il pollice: dito grosso. || Si dice di chi è di età men giovane: maggiore. || omu grossu bufalus est, per scherzo ad uomo corpacciuto. || grossu ammatula, sgraziato, disutile: disutilaccio, moccicone. || farisi grossu, arricchire. || cosi grossi, di gran momento. || sgarrari di grossu, sbagliare di molto. || essiri a li grossi, contendere, abbaruffarsi. || Per ricco. || Per numeroso, p. e. famigghia grossa. || dirili grossi, dire grandi spropositi: dirle grosse. || Prov. nun ti fidari ca la corda è grossa, chi chiù grossa è prestu si lassa, fig. di non abusare quanto più bontà si ritrovi in altrui ecc. poichè tanto più si è in pericolo di perder ciò. Sup. grossissimu: grossissimo.

Grossu. avv. Grossamente: grosso.

Gru. V. groi.

Grua. V. groi. || T. mar. Due travi che sporgono dalla parte anteriore del curaporto, ciascuna delle quali ha in cima una puleggia: grua. || grua vulanti, lungo pezzo di legno in cima al quale è un rampino di ferro, di cui servonsi i marinari per tener l’àncora dilungata dal bordo, quando si tira su: minotto (Zan. Voc. Met.).

Gruggiolu. V. gurgiolu.

Grugnari, Grugniri. v. intr. mandar la voce che fa il porco: grugnire.

Grugnu. (D. B.) s. m. Ceffo del porco: grugno, grifo.

Gruliàrisi. V. gluriarisi. V. anco grolia.

Gruliusu. V. tignusu.

Grummu. s. m. Spezie di carrozza (Ingl. groom) (Siciliano). || Fantino che guida a cavallo la bestia.

Gruncu, Grungu. s. m. T. zool. Pesce simile all’anguilla, coperto di mucosità, sopra grigio, sotto bianco, testa piatta dall’alto in basso: grongo. Muraena conger L. || ogni calata un gruncu, ogni parola uno sproposito, o un fallo ad ogni pie’ sospinto.

Grunna. s. f. Segno di cruccio che apparisce in volto: bròncio. || calaricci la grunna o mittirisi cu la grunna: imbronciare, pigliar broncio. || essiri cu la grunna: tener il broncio.

Grunnari. v. intr. Delle cose che si versino come l’acqua delle gronde: grondare. P. pres. grunnanti: grondante.

Grunnusu. add. Che ha il broncio: imbronciato. || Che mostra tristezza, malinconia: gramo.

Gruppa. s. f. La parte posteriore di sopra della bestia: groppa. || ’n gruppa, sulla groppa: in groppa. || nun purtari o nun teniri ’n gruppa, dicesi delle bestie che non soffrono peso in groppa e fig. di chi non soffre essere beffato: non portare o non tener in groppa. || cu’ porta ’n gruppa è cacciatu di sedda, la troppa condiscendenza torna a male: chi nutre il corbo e’ gli cava gli occhi. || gruppa amminnulata, affilata (An. Cat.).

Gruppera. s. f. Correggia del fornimento che dalla sopraschiena va al posolino: groppiera.

Gruppettu. dim. di gruppu: gruppetto.

Gruppiata. s. f. Azione indegna di uomo gentile, con cui per via di furberia defrauda alcuno: giunterìa, monelleria.

Gruppicedda. s. f. dim. di gruppa: groppetta (D. B.)

Gruppiceddu, Gruppiddu. dim. di gruppu: nodino. || Gruppetto. || Maglia rovesciata, la quale, nella parte posteriore della calza, abbraccia due giri: rovescino, costurino (Car. Voc. Met.).

Gruppirinu. s. m. Quella parte della groppiera che passa sotto la coda della bestia: posolino.

Gruppiruni. s. m. La parte del corpo fra le natiche e le reni, e si dice sì degli animali che degli uomini: groppone.|| V. chiumazzeddu al 2º §.

Gruppiteddu. V. gruppiceddu.

Gruppu. s. m. Legamento o aggruppamento delle cose arrendevoli in se medesime: nodo. || Quel gruppetto che si fa nell’uno de’ capi della gugliata: nodo. || Viluppo, mucchio: gruppo. || Nodo del legno: gruppo, groppo. || Quantità di figure insieme scolpite o dipinte: gruppo. || Un numero di persone unite insieme: gruppo. || – ’ntra li cannarozza, il fermarsi cibo, o altro in gola, o il sentirsi impediti i muscoli della gola da convulsione: nodo nella gola. || – di chiantu, voglia di proromper in pianto. || – di filatu, aria racchiusa negl’intestini che arreca dolore; tristezza. || – di sita, quel piccolo gruppo che rileva sopra il filo e gli toglie l’esser uguale: brocco. || – d’acqua, vertice di acqua, pioggia gagliarda o di poca durata: nodo d’acqua, scossone, sgrollone. || gruppu o pizzuddu di gruppu, dicesi fig. a persona astuta, trista: furbacchione, fagnone. || Quegli inter-