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ha grado: graduato. || T. leg. Detto di credito, stabilito secondo l’ordine di graduazione: graduato.

Graduazioni. s. f. Gradazione: graduazione. || Promozione a grado superiore: graduazione. || T. leg. L’ordine in cui ciascun de’ creditori viene stabilito pel modo e tempo del pagamento: graduazione. || T. matem. L’atto di divider in gradi: graduazione.

Gradunazzu. pegg. e accr. di graduni: cancellone.

Graduneddu. dim. di graduni: cancellino (manca ne’ Vocabolarii).

Graduni. s. m. Sarebbe accr. di grada, ma significa quella chiusura di porta fatta di bastoni di ferro commessi in distanza l’un dall’altro: cancello.

Graffa. s. f. Strumento di ferro adunco: gràffio. || T. stamp. Segno o figura che accenna unione di più articoli o linee: grappa.

Graffagnari. v. a. Rubare, portar via: sgraffignare.

Gragni. pl. Vasi di legno ad uso della cucina: stoviglie.

Gragnola. V. grànnuli.

Gralluri. pl. Robe, oggetti vecchi, inservibili: ciarpe, cenci.

Gramagghia. s. f. Abito lugubre: gramaglia. || Si dice ad uomo inetto, sciatto, triste: uggioso.

Gramagghiazza. pegg. di gramagghia.

Gramagghiunazzu. pegg. di gramagghiuni; ma si dice a uomo pigro o dappoco: moccicone.

Gramagghiuni. accr. di gramagghia.

Gramazza. s. f. Gravità, grandigia nell’operare, sostenutezza: sussiego, sicumera. Onde mittirisi ’n gramazza: mettersi in sussiego.

Gramigna. s. f. T. bot. Pianta comune ne’ campi: gramigna. Panicum dactylon L. || In gergo, il tôrre ad altrui il suo con inganno: levaldina. || – a li vutti d’acqua. Poa annua. || – agugghialora. V. sagnanasu.

Gramignari. V. aggramignari.

Gramignedda. dim. Gramignuola.

Gramignuni. s. m. T. bot. Pianta: gramignone, cannarecchia, saginella selvatica. Serghum kalepense Pers. (Annali d’Agr. Sicil.).

Gramizza. s. f. Stato di chi è gramo: gramezza. Per gramazza V.

Gramma. s. m. La millesima parte del chilo: gramma. || La 24ª parte d’un oncia: gramma.

Grammastru. V. granmaistru.

Grammàtica. s. f. Arte che insegna a parlare e scrivere correttamente; e il libro che ne tratta: grammàtica. || fausa grammatica, errore di grammatica; dicesi anco di qualunque sbaglio o inconvenienza. || ’n grammatica, si dice volgarmente del parlar oscuro: gergone, in grammuffa.

Grammaticali. add. Attenente a grammatica: grammaticale.

Grammaticalmenti. avv. Secondo grammatica: grammaticalmente, grammaticamente.

Grammaticazza. pegg. di grammatica: grammaticaccia.

Grammatichedda, Grammatichicchia, Grammatichina. dim. Grammatichetta, grammatichina, grammaticuccia, grammaticuzza.

Grammàticu. s. m. Professor di grammatica: grammàtico.

Grammaticuni. accr. di grammaticu: grammaticone (Mort.).

Grammaticuzza. dim. e vilif. di grammaticu: grammaticuzzo.

Grammizzì. Maniera di ringraziamento: gran mercè. || a gran mizzì, a stento, a mala pena.

Grampa. s. f. Zampa dinanzi colle unghia: branca.

Gramusciu. V. carmuciu.

Gran. Troncamento di granni.

Grana. s. f. Scabrosità di superficie che fa come tanti granelli: grana. || Da’ cesellatori dicesi certa rozzezza che si fa apparire nella superficie di un lavoro: grana. || Il seme che si genera nelle spighe delle biade: granello. || grana di la ficu, quegli acini piccolissimi del fico: granellini del fico.

Granadigghia. s. f. T. bot. Pianta a fiori bianchi, con corona frangiata, celestre nell’estremità, porporina alla base; il frutto grosso un uovo, di color aranciato: granadiglia, fior di passione, passiflora. Passiflora caerulea L.

Granaru. s. m. Luogo dove si ripone il grano: granajo.

Granata. s. f. T. mil. Sorta di piccola bomba: granata.

Granateddu. dim. di granatu (frutto): granatina. || dim. di granatu (albero): granatino.

Granatera. s. f. Apertura verticale ne’ calzoni dinanzi che abbottonasi: sparato d’avanti.

Granateri. s. m. T. mil. Varietà di milizia composta di uomini di alta statura: granatiere.|| Si dice d’uomo d’alta statura: granatiere.

Granatiari. v. a. Scagliar granate.

Granatinu. s. m. Gioja del colore dei granelli della granata: granato, granatino. || Legname nobile di un bel rosso, che serve per impiallacciar mobili: granatino, granatiglia. || – di risu, maniera di paste come le stacciatine: bassotti di riso.

Granatu. s. m. T. bot. Albero di frutto noto: granato, melagrano. Punica granatum L. || Il frutto: melagrana, melagranata. || essiri comu li granati beddi di fora e dintra su’ guastati, di persone o cose buone in sola apparenza: esser come la castagna che di fuori è bella e dentro ha la magagna.

Granbèstia. s. f. T. zool. Quadrupede più grosso del cervo, di collo più corto, pelo e orecchie più lunghe, e corna più massiccie: granbestia, alce. Cervus alce L.

Grancari. V. aggrancari.

Grancàscia. V. in cascia.

Grancicuni. (A. V. aggrancicuni: brancicone.

Grancifudduni. V. granciufudduni.

Granciteddu. dim. di granciu: granchietto, granchiolino.

Grànciu. s. m. T. zool. Crostaceo noto, che si ha due branche a forma di tanaglie: grànchio. || muvirisi o arriminarisi comu un granciu, muoversi stentatamente e con impaccio: esser impigliato come un pulcino. || fari lu granciu o jucari di granciu, rubacchiare: sgraffignare. || un granciu cu du’ vucchi nun putia diri così simili, si dice quando uno dice una grossa bomba: dir cose che non le direbbe una bocca di forno. || pigghiari un granciu, sbagliare: pigliar un granchio. || tutti nni pigghiamu granci, tutti sbagliamo: sbaglia il prete all’altare. || lu gran-