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Fraccottu. s. m. Speciedi giubbone ridotto piccolo e leggiero: giubboncino (Dall’ingl. frakcoat: abito a frak).

Fraccu. V. fiaccu. || V. fracchi.

Fraci, Fracili. V. facili per forse.

Fracillatu. add. Si dice di cosa logora, consumata, quasi sfragellata; rifinito.

Fràcitu. V. fràdiciu.

Fradicissetti-e-fradiciottu. Modo burlesco per dire: fradiciccio. E detto di persona: malaticcio, bacato. E i Toscani dicono: fra’ diciassette e’ diciannove c’è la festa a S. Marcello.

Fràdiciu. add. Corrotto, ma di corruzione innoltrata con umidità laddove non dovrebbe essere: fràdicio, fràcido. || Quando è più: putrefatto. || Detto di drappo: tarlato, fradicio. || farisi fradiciu, fig., irritarsi, rodersi, annojarsi fieramente. || sapiri o aviri ’na cosa fradicia ’n testa, saperla benissimo: saperla per lo senno a mente, a menadito. || scusi o raggiuni fradici, deboli, da nulla. || scacciarili fradicia. V. scacciari. || livari lu fradiciu, correggere levar il male. || fradiciu o fradiciu ’mputia, detto di uomo: malsano, bacato. || jucarisi la fradicia o jucarisilla a la fradicia, di due persone che si somigliano e corrono la medesima sventura: essere a diciotto soldi per lira || grassu fradiciu, si dice per esagerare la grassezza di qualche animale: grasso bracato. || fradiciu marciu, molto fradicio: fradicio marcio o fradicio mezzo. || s. Per fradiciume: fradicio. || Prov. lu fradiciu nun teni, il vecchio non dura.

Fradiciumi. s. m. Aggregato di più cose fradice, ed il fradicio stesso: fradiciume, fracidume. || met. Detto di malattia diuturna: malsanìa.

Fradicizza. s. f. Astratto di fradicio: fradicezza, fracidezza.

Fraenti. s. m. pl. Scogli a fior d’acqua o poco sopra di essa, ne’ quali l’acqua rompe: frangenti, rompenti (Car. Voc. Met.).

Fragàgghia. s. f. Miscuglio di molte sorta di pesciolini di poco pregio, che vengono verso lido in tempi burrascosi: frugaglia. || pl. Cose vili, di poco pregio: ciarpame.

Fragagghiedda. dim. di fragagghia.

Fraganti. add. Odoroso: fragrante.

Fraganza. s. f. Buon odore, soave: fragranza.

Fragari V. fraari. || Far tempesta: tempestare.

Fragarìa. s. f. T. bot. Pianta che fa le fragole: fragaria. Fragaria vesca L.

Fragata. s. f. Nave da guerra di alto bordo, men grande che un vascello, più veloce: fregata. || – a vapuri: a vapore o pirofregata.

Fragatedda. dim. di fragata: fregatina.

Fragatuni. accr. Fregatone.

Fraggellu. V. flaggellu.

Fraggileddu. dim. di fraggili: un po’ fragile.

Fràggili. add. Che agevolmente si rompe: fragile. || Detto di persona, cagionevole: fragile. || fig., Debole d’animo, di virtù non resistente: fragile. || Di cosa che dura poco, non istabile: fragile. || Cosa transitoria, passeggera: fragile. Sup. fraggilissimu: fragilissimo.

Fraggilicchiu. dim. Alquanto fragile.

Fraggilissimamenti. avv. sup. Fragilissimamente.

Fraggilità, Fraggilitati. s. f. Astratto di fragile in tutti i sensi: fragilità, fragilitade, fragilitate. || Fallo commesso per fragilità: fragilità. || Incostanza: fragilità.

Fraggilizza. s. f. Fragilità: fragilezza (voce poco usata).

Fraggilmenti. avv. In modo fragile: fragilmente.

Fraggiluni. accr. di fraggili: molto fragile.

Fràgua, Fràgula. s. f. T. bot. Pianta di frutto noto: fràgola, fràvola, e così il frutto. || – ananassi. Fragaria chilensis Molin. || – di tuttu l’annu. Fragaria vesca semper florens L. || – vranchi, altre varietà. Fragaria vesca flore albo L. || Spezie d’uva: fragola o fravola (Pal. Voc. Met.).

Fragulicchia, Fragulidda. dim. di fragula: fragolina.

Fraguluna. accr. di fragula.

Fraguri. s. m. Strepito, rumor grande: fragore.

Fragurusu. add. Che mena fragore: fragoroso.

Frallòppiu. V. falloppiu.

Frama. V. fama, ma in mal senso.

Framanti. add. Si dice di cosa nuova, nitida, lucente: splendente. Quasi dire fiammante.

Frambua. V. ruvettu di s. Franciscu. (Dal fr. framboise).

Framèttiri. v. a. Metter fra una cosa e l’altra: frammettere.

Framillu. add. Dicesi di cosa malconcia, venuta a mal’essere: tristo, rifinito. || Detto d’uomo poco abile, dappoco: ciarpiere, disutile, sgraziato.

Framingu. Lo dicevano per chi parlava oscuro, quasi in lingua fiamminga.

Framizzari. v. a. Metter fra mezzo: frammezzare. || rifl. Interporsi: frammezzarsi. P. pass. framizzatu: frammezzato.

Frammassunarìa. s. f. Società segreta, potente e umanitaria: massoneria, frammassoneria (Voce d’uso; dal Fr. franc-maçonnerie).

Frammassuni. s. m. Individuo della massoneria: frammassone, massone (Dal fr. franc-maçon: libero muratore).

Frammentu. s. m. Parte di cosa rotta; por lo più pezzo di opera, di scritto o altro: frammento.

Frana. s. f. Spaccatura prodotta da scoscendimento di montagna: frana; sembrano di superficie solida e son invece pregne d’acqua perciò tutte mota a pericolo d’affondare. || Il luogo ove va la frana: frana.

Franari. v. intr. Far frana: franare. P. pass. franatu: franato.

Franata. s. f. Frana: franata.

Franazza. pegg. e accr. di frana.

Francamenti. avv. Con franchezza: francamente.

Francavìgghia. s. f. Modo basso per dire che una cosa si è avuta senza spesa, p. e. la tali cosa mi vinni di francavigghia, lo stesso che non averla comperata: a ufo.

Francavigghiotu. s. m. Dicesi ad uomo che vive a ufo: cavalier d’industria.

Franchissimamenti. avv. sup. Franchissimamente.

Franchizza. s. f. Esenzione: franchezza, franchigia. || Ardimento, bravura: franchezza. || Immunità, privilegio: franchigia. || Pratica nel dar tocchi, nelle arti: franchezza. || Sincerità, schiettezza: franchezza. || aviri la franchizza, pigghiari la franchizza, aver dodici figli, perchè chi arrivava ad averne tanti, godeva privilegio, o una sovvenzione.

Frància. s. f. Guarnizione da mettersi all’estre-