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FIA — 378 — FIC


ma: fiammeggiare. || Dicesi anche della vivacità de’ colori: fiammeggiare.

Fiancata. s. f. La parte laterale di checchessia, armadio, ecc: fiancata. || T. mar. Lo sparo di tutta l’artiglieria d’un fianco del legno: fiancata.

Fianchettu. s. m. e si usa al pl. Quaderlettino ripiegato diagonalmente in forma di triangolo cucito a ogni sparato di fondo della camicia: gheroncino.

Fianchiggiari. v. a. T. mil. Fortificar con fianchi: fiancheggiare. || Dar ajuto, fare spalla: fiancheggiare. P. pass. fianchiggiatu: fiancheggiato.

Fiancu. s. m. Parte del corpo tra le cosce e le costole: fianco. || di fiancu, posto avv. di costo: di fianco, per fianco. || Detto di edifizî, muraglie, le pareti laterali: fianchi. || porta di fiancu, che non è nella facciata, ma allato: porta di fianco. || T. mil. Il lato dell’esercito: fianco. || T. mar. La parte esterna della nave, per la sua lunghezza: fianco. || duluri di fiancu o di ciancu, colica: mal di fianchi, o semplicemente fianco.

Fiancunata. V. fiancata. || Per sim. dir checchessia di passaggio che punga o alluda a qualcosa: fiancata, bottata, bottone di passaggio.

Fiaschettu. dim. di fiasco; e quel che serve per tenervi odori ecc: fiaschetta. || E anche quel da polvere pe’ cacciatori: fiaschetta, fiaschino.

Fiaschittineddu. dim. di fiaschettino.

Fiaschittinu. dim. di fiaschetto: fiaschettino.

Fiascu. V. ciascu. || fari fiascu, andar male in un negozio; eludere l’aspettativa: fare fiasco, che dicesi anco di opere teatrali non riuscite.

Fiàscula. (Mal.) V. faidda.

Fìat. Voce latina con cui esprimiamo tempo brevissimo: ntr’on fiat: in un bacchio baleno.

Fiata. s. f. Lo stesso che volta: fiata (Mort.).

Fìbbia. s. f. Arnese quadrato o circolare sbarrato da una traversa dove è infilato l’ardiglione, e serve per fermare: fibbia.

Fibbïaru. s. m. Facitor o venditor di fibbie: fibbiajo.

Fibbïazza. pegg. di fibbia.

Fibbïedda, Fibbietta. dim. Fibbietta.

Fibbiicchia, Fibbiicedda. dim. Fibbiettina.

Fibbiuna. accr. di fibbia.

Fibbra. s. f. Filo di carne che ne’ muscoli, e in altre parti dell’animale ha potenza di naturalmente contrarsi: fibra. || Vena, e si dice delle piante: fibra. || Viscere: fibre.

Fibbraru. V. frivaru.

Fibbretta, Fibbrilla s. f. T. anat. Piccola fibra: fibretta, fibrilla.

Fibbruna. V. frivuni.

Fibbrusu. add. Che ha fibre: fibroso. || Dicesi del sangue consistente a guisa di fibra, non sfibrato: fibroso. || Di ciò che è fatto a foggia di fibra: fibroso. || T. bot. Di quelle radici che si dividon in sottili radicelle come gramigna, orzo ecc: fibroso.

Fìbbula. s. f. T. anat. Il più sottile de’ due ossi della gamba umana: fibula.

Fica. V. ficu (Pasq.).

Ficara. s. f. L’albero di fichi: ficaja. || – sarvaggia, pianta fruticosa e legnosa simile alla ficaja, di cui i frutti divengono nidi di insetti, e che li agricoltori usano appenderli a’ rami delle ficaje: caprifico, fico selvatico.

Ficaredda. dim. di ficaja e di caprifico.

Ficaritu. s. m. Luogo piantato a fichi: ficajo, fichereto.

Ficatali, s. m. Le interiora specialmente del porco: interiora, frattaglie. || Per dispregio, arnese che copre il petto e le spalle di certi ecclesiastici, di color bruno. || V. curata.

Ficatatu. (An. Man.) v. spunzusu.

Ficatazzu. pegg. di ficatu: fegataccio.

Ficateddu. dim. di ficatu: fegatello. E per lo più quel di pollo o piccol animale: fegatino. || met. ficateddu d’unu: amico intrinseco. Che dicesi pure: ficatu e ficateddu o ficateddu e giseri: esser carne e ugna, o pan e cacio. || ogni ficateddu di musca è sustanza, ogni piccola cosa è cosa; ogni cosa è cosa, || jittari li ficateddi: vomitare.

Ficatidduzzu. dim. di ficateddu: fegatelletto.

Fìcatu. s. m. Una delle viscere animali: fègato. || T. chim. Composizione del color di fegato: fegato. || nun aviri nè ficati nè vudedda, d’uomo magrissimo: secco allampanato o come un uscio. E nun sintirisi nè ficati nè vudedda, esser fievolissimo, debolissimo. || ficatu, ficatu, datimi prumuni o un granu di prumuni, modo prov. per rimproverar chi per poca cura dimentica cose facilissime, o fa al contrario di ciò che si è proposto: ove vai? son cipolle. || nisciricci li ficati, stentare: stiracchiar le milze; e si dice per ironia. Si dice anche di chi è pigiato fra la calca. || sintirisi nesciri ’na pinna di ficatu, sentire gran danno, gravezza, dolore, stento ecc. e dicesi per lo più di somma di danaro che si paghi altrui senza poterlo: sentirsi cavare il cuore, sentirsela uscir dagli occhi.

Ficatusu. add. Che è del color del fegato involto, o che ha ribullimento con pustule rosse: fegatoso.

Ficazza. pegg. di ficu: ficaccio.

Ficazzana. s. f. Varietà di fico, grosso, si matura in giugno la prima mano; quelli neri: fichi sampieri, primaticci. Quelli bianchi: fichi fiori. || fari stari ad unu comu ’na ficazzana o comu ’na ficu sfatta, malmenarlo, pigiarlo. E detto di cose: gualcire. || ficazzana cu l’ossu duci tu chi nn’hai? Detto scherzevole e vano, si dice per negare: hai l’osso nel bellico?

Ficazzanata. s. f. Colpo di fico tirato: ficata.

Ficcàbbili. add. Atto a ficcarsi o esser fitto: ficcabile.

Ficcagghiari. v. a. Cacciare, ficcar una cosa con forza in un’altra: conficcare. || Per trafiggere.

Ficcagghiata. V. zagagghiata (Rocca).

Ficcagghiu. V. pugnali. Da ficcagghiari.

Ficcamentu. s. m. Il ficcare: ficcamento.

Ficcareddu. s. m. Ficcanaso V. afficcareddu: ficchino, fiutone. || mittirisi a ficcareddu: cucirsi alle costole, importunare.

Ficcari. v. a. Cacciar una cosa entro un’altra: ficcare. || ficcarila ad unu, dargliela a intendere o ingannarlo: accoccaglierla. || rifl. Cacciarsi dentro: ficcarsi. || Procurare, cercare con premura: ficcarsi. || Intromettersi o adulando o strisciando: ficcarsi. || Farsi innanzi, mettersi