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FAN — 364 — FAR


Fanfaruni. s. m. Colui che fa gran vantazioni e rumorose senza proposito, e spesso è codardo: fanfarone.

Fanfazzi. V. scanfazzi.

Fanfirlichi. s. m. T. bot. Sorta di biada simile al grano: spelda, spelta. Triticum spelta L.

Fanfònia. V. fannonia.

Fanfugghia. s. f. Frasca, paglia, carta ecc. che abbruciata si leva in aria: fanfaluca. || met. Ciance, fole, bagattelle: fanfaluca.

Fanfulicchi. s. m. pl. I bozzoli de’ bigatti indozzati e malsanicci, che servono per cattivo filaticcio: faloppo. || Per fanfugghia V.

Fanga. V. vanga.

Fangazzu. pegg. di fangu: fangaccio.

Fanghiari. V. infangari. || Camminar pel fango: sfangare.

Fangottu. s. m. Involto di roba per essere trasportata: fangotto (A. V. ital. fangotto). || Piatto ovale, grande e molto fondo. V. spirlongu.

Fangu. s. m. Terra delle strade intenerita dall’acqua: fango, se meno grassa e meno fonda: mota. Quel che depositan i fiumi: belletta, e in fondo vi è la melma. Quel che è in fondo delle paludi: limo, limaccio. || met. Lordura dei peccati, dei vizî: fango. || nesciri di lu fangu, per sim. sollevarsi da vile stato ad alto: uscir di fango (pl. fanghi e fàngura).

Fanguseddu. add. dim. di fangusu: fangosello.

Fangusu. add. Imbrattato di fango: fangoso. || Intenerito dall’acqua o facile a far fango: fangoso. Sup. fangusissimu: fangosissimo.

Fangutteddu. dim. di fangottu V.

Fanguttuni. accr. di fangottu nel senso di piatto.

Fani. s. m. pl. Fuochi che si facevano sulle torri del litorale di Sicilia per dar segnali (Gr. φανός, η, ον: splendido.) || (Caruso) Per fanale. || fari fani, far segni d’intelligenza, ammiccare: far occhiolino.

Fannònia. s. f. Chiacchierata vana, bugia: fandònia.

Fanò. V. ciàccula. Così verso Castrogiovanni.

Fautali. V. fadali. Così nel Messinese.

Fantarìa. s. f. Nome collettivo dei soldati a piedi: fanteria, infanteria.

Fantasìa. s. f. Facoltà immaginativa dell’anima: fantasia. || L’effetto cioè l’immagine, l’idea compita: fantasia. || Bizzarria, capriccio: fantasia, || Fantasma: fantasia. || Opinione, pensiero, parere: fantasia. || veniri in fantasia o veniri fantasia di una cosa, venir desiderio, venir in pensiero: venir fantasia di... o in fantasia una cosa. || guastari la fantasia, importunare, deviar dal pensiero: rompere la fantasia. || nesciri di fantasia, dimenticarsi: uscir di fantasia. E si dice per ismetter la voglia: attaccar alla campanella dell’uscio la voglia. || Invenzione strana, cosa fantastica: fantasia. || aviri fantasia a ’na cosa, aver voglia: aver fantasia d’una cosa. || fari di fantasia, di propria immaginativa, senza copiare e lo dicono gli artisti: far di fantasia. || T. mus. Pezzo di musica eseguito mentre si compone: fantasia. || mettiri li sensi in fantasia, torturar il cervello, scervellare. || Abito ora di moda, che è un: giubbetto. || di o a fantasia, a capriccio: a fantasia.

Fantasiazza. accr. di fantasia; fantasiaccia.

Fantasiedda. dim. di fantasia: fantasîuccia.

Fantàsima. s. f. Apparenza di cosa conceputa dalla fantasia: fantàsima, fantasma. || Segno di false immagini o spaventose che appariscon in fantasia: fantasima. || Spettro, larva: fantasma. || pariri ’na fantasima, di chi per magrezza, bruttezza o terrore che faccia sembri una larva: parere una fantasima. || Quella oppressione che altri sente nel dormire, incubo: fantasima.

Fantasiuna. accr. di fantasia. Vasta, robusta fantasia.

Fantasiusu. add. Appartenente a fantasia: fantasioso.

Fantasma. V. fantàsima.

Fantàstica. s. f. Potenza dell’apprendere: fantàstica.

Fantasticàggini. s. f. Fantasticheria, e par che indichi più biasimo: fantasticàggine.

Fantasticamenti. avv. Con immaginazione; in modo bizzarro: fantasticamente.

Fantasticamentu. s. m. Pensiero strano, il fantasticare: fantasticamento.

Fantasticari. v. intr. ass. Abusare della fantasia in pensieri vani o troppo sottili: fantasticare. P. pass. fantasticatu: fantasticato.

Fantasticarìa. s. f. Esercizio della fantasia o dell’intelletto in operazioni inutili, non solide, non lodevoli: fantasticherìa. || Bizzarria, fastidiosaggine: fantasticheria.

Fantasticaturi. verb. m. Chi o che fantastica: fantasticatore –trice.

Fantasticheddu, Fantastichettu. dim. di fantasticu: fantastichetto.

Fantastichissimamenti. avv. sup. Fantastichissimamente.

Fantàsticu. add. Strano per movimenti di fantasia abbondante: fantàstico. || Detto di cosa, non vera, immaginata, inventata: fantastico. || Cosa fatta con poco fondamento: fantastico. || Per lunàticu V. Sup. fantastichissimu: fantastichissimo.

Fantasticuliddu. add. dim. di fantasticu: fantasticuzzo.

Fantasticuni. accr. Di molto fantastico.

Fanti. s. m. Servo, garzone: fante. || Soldato a piè: fante (Mort.).

Fantisca. s. f. Serva: fantesca.

Fantòcchiu, Fantòcciu. V. pupu: fantòccio.

Fanu. V. fani. || fari un fanu, fare una scioccheria grossa: farla marchiana.

Fanusu. V. mazzulina.

Farabbuttari. v. intr. Fare da farabutto (Salv. Salomone Marino).

Farabuttu. s. m. Tristo, sbarazzino: farabutto.

Faraci. add. Dicesi di piccolo mare, seno, piccolo golfo.

Faràcicu. s. m. Facchino di tonnaja.

Farali. V. fadali.

Faràticu. s. m. Nome di una delle camere della tonnara forse la camera di morte. || Quegli che ferisce di rampone il tonno: ramponiere (Zan. Voc. Met.). || Facchino che trasporta i tonni all’appiccatojo.

Faràutu. V. flautu.

Farbalà. s. m. Ornamento increspato intorno al mezzo della gonnella, come balzana o fre-