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l’acqua di mare, ed è spezie di pietra preziosa: acqua marina. || acqua rosa: acqua rosa, distillata da rose. || acqua rutta: dilagamento, acqua sparsa per rottura di doccionato. || acqui duci: sorbetti, rinfreschi. || acqui tisi: acque gelate, rinfreschi, guazzi, acque gradevoli composte con sughi di qualche frutto. || acqua nitrata: acqua nitrata, con infusovi nitro. || l’acqui di frivaru inchinu lu granaru: le piogge di febbrajo, empiono il granajo.
Acquadunarisi. V. accaudunarisi.
Acqualora. s. f. Bolla acquajuola. || rumpirisi l’acqualora: rompersi le membrane, rompersi la placenta, per lo scolo delle acque della madre pria del parto.
Acqualoru. s. m. Che va vendendo acqua: acquajuolo. || Condotto per ricever e smaltir le rigovernature e l’acque sporche delle stoviglie: acquajo.
Acquannivataru. s. m. Chi vende acqua fresca: acquafrescajo. (An. Cat.)
Acquaredda. s. f. Ha senso di acquerellu V. || Vale colla poco tegnente. || Detto di bevanda annacquata: annacquato.
Acquari v. a. Aggiungere o metter acqua: acquare, adacquare. P. pass. acquatu: acquato, adacquato.
Acquariarisi. v. rifl. pass. Assorbir acqua: imbevere. P. pass. Acquariatu: imbevuto.
Acquariatizzu. add. pegg. Imbevuticcio.
Acquarillari. v. a. T. pitt. Dipinger ad acquerello: acquerellare. P. pass. acquarillatu: acquerellato.
Acquarteramentu. s. m. Acquartieramento.
Acquartirari. v. a. Alloggiare gli eserciti: acquartierare. || rifl. a. Acquartierarsi. P. pass. acquartiratu: acquartierato.
Acquata. s. f. Bevanda fatta d’acqua, messa in sulle vinacce, cavatone prima il vino: acquerello, vinello. || si a putari vai d’aprili, nun di vino ma d’acquata inchirai lu to varrili: se d’aprile a potar vai, contadino, molt’acqua beverai e poco vino.
Acquateddu. add. dim. Alquanto acquato: adacquatello.
Acquati. s. m. Olio secondario mischiato con acqua: olio di sanse.
Acquaticu. Aggiunto degli animali, piante ecc. che nascon e vivon nell’acqua: acquatico.
Acquatizzu. add. Alquanto acquato.
Acquatu. add. Acquato. Sup. acquatissimu: acquatissimo.
Acquavitaru. s. m. Chi fa o vende acquavite: acquavitajo. || In Palermo lo dicono a’ venditori d’acqua fresca: acquajuolo, acquacedratajo.
Acquaviti. s. f. Liquore che si cava dal vino distillato, ed oggidì si dice anche di quello che s’estrae da varii vegetabili: acquavite.
Acquazza. s. m. pegg. d’acqua: acquaccia. || acquazza morta: lagume, acqua stagnante.
Acquazzina. s. f. Umor che cade la notte e sull’alba ne’ tempi sereni: rugiada.
Acquazzinarisi. v. rifl. pass. Inzupparsi di rugiada: inrugiadarsi, irrorarsi. P. pass. acquazzinatu: inrugiadato, irrorato, rugiadato.
Acquazzinata. s. f. Spruzzolatina di rugiada. || Piccola pioggia velenosa e adusta ne’ tempi caldi che assai nuoce alle viti: melume.
Acquazziniarisi. V. acquazzinarisi.
Acquerellu. s. m. T. pitt. Colore stemperato in acqua per dipingere: acquerello. || Il disegno così colorato: acquerello.
Acquetta. s. m. dim. Acquetta. || Acqua concia: acquetta.
Acquiaturi. V. annaffiaturi.
Acquicedda. s. f. Piccola pioggia: acquerella, acquicella. || acquicedda minuta: spruzzaglia, acquerugiola, acquolina.
Acquignu. add. Che ha qualità d’acqua: acqueo.
Acquistamentu. (Spat.) add. Acquistamento.
Acquistari. v. a. Venir in possesso di ciò il cui ottenimento costi ricerca più o meno faticosa o per forza, permutazione, dono, preda ecc.: acquistare. || di la robba mal acquistata nun nni godi lu terzu eredi: della roba di mal acquisto non ne gode il terzo erede. || pocu dura lu mal’acquistatu: ciò che vien di ruffa e raffa, se ne va di buffa e baffa. || lu primu menzu d’acquistari è lu travagghiari: chi non suda non ha roba. P. pass. acquistatu: acquistato.
Acquistatu. s. m. Acquisto: acquistato.
Acquuna. accr. d’acqua: acquazzone, gran pioggia.
Acquuseddu. add. dim. Alquanto acquoso.
Acquusu. add. Che contiene o adduce acqua: acquoso. Sup. acquusissimu: acquosissimo.
Acquuzza. dim. d’acqua: acquzza, acquccia.
Acri. s. m. Umor acre, pungente: acredine.
Acri. add. Che ha acredine: acre.
Acrimònia. s. f. Astratto di acre: acrimonia. || T. bot. V. agrimonia.
Acrimuniuseddu. add. dim. Alquanto acrimonioso.
Acrimuniusu. add. Che ha acrimonia: acrimonioso, acrimonico.
Àcula. V. aquila.
Acuru o Acuruveru. V. calamu aromaticu. || acuru fausu: acoro falso, Iris pseudo-Acorus L. pianta a grandi fiori gialli.
Acutamenti. avv. Acutamente.
Acuteddu. add. dim. Acutello.
Acutissimamenti. avv. Acutissimamente.
Acutizza. s. f. Acutezza.
Acutu. add. Assottigliato finamente in punta: acuto. || malatia acuta: malattia acuta, pericolosa. || vuci, sonu acutu: voce, suono acuto, contrario di grave. || Metaf. sottile, perspicace: acuto. || duluri acutu: dolore acuto, intenso. || angulu acutu: angolo acuto. || curari l’acutu: fig. far fronte alle cose più urgenti. Sup. acutissimu: acutissimo.
Ad. prep. Ad. È lo stesso di a con aggiunta la d per miglioramento di suono a sfuggire incontri di vocali.
Adaciamentu. s. m. Lentezza, adagiamento.
Adaciatu. add. Che è o fa le cose pigramente: adagiato, lento.
Adaciu. avv. Lentamente: adagio. || Con voce sommessa: adagio. || adaciu adaciu: adagio adagio, pian piano. || adaciu adaciu si fa gran caminu o viaggiu, o cu va adaciu fa gran caminu, o ’na gran jurnata: pian piano si va lontano. || cu fa li così adaciu mai li sgarra: bisogna andar co’ calzari di piombo. || adaciu vurdunaru ca la via è pitrusa: adagio a’ ma’ passi.
Adaciuliddu. avv. dim. adagino.
Adacquari. (Mal.) V. abbivirari.