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DUB | — 335 — | DUG |
Dùbbulu. V. duppiu.
Duca. s. m. (pl. duchi e duca. Salom. Mar.). Era despota d’un ducato: duca. || Oggi è titolo di vanità aristocratica nelle società, sedicenti, cristiane: duca. || Capitano o guida: duca.
Ducali. add. Di duca: ducale. || T. Tip. carattari ducali, una specie di carattere: ducale.
Ducaticchiu. vilis. e dim. di ducato: ducatuzzo.
Ducatu. s. m. Titolo della dignità o domino del duca: ducato. || Moneta corrispondente a L. 4,25: ducato.
Ducatuni. s. m. (D. B.). Sorta di moneta: ducatone.
Duccara. s. f. Fico selvatico: caprifico.
Duccariari. V. nnaccariari. || Per bastonare: picchiare.
Duccia. s. f. Canaletto di terra cotta o altro per cui si fa correr l’acqua: doccia. || T. med. Medicamento liquido che si doccia sopra la parte inferma: doccia.
Ducciari. v. a. Dar la doccia nel significato medico: docciare. || rifl. a. Prender la doccia: docciarsi. P. pass. ducciatu: docciato.
Ducciatura. s. f. L’atto e l’effetto del docciare o docciarsi: docciatura.
Duccu. V. varvajanni.
Ducèa. s. f. Ducato: ducea.
Duceddu. s. m. Specie d’uva così detta dalla dolcezza: dolcipàppola.
Ducentèsimu. add. Numerale ordinativo di dugento: ducentesimo.
Ducentu. Nome numerale di due centinaja: dugento, ducento, duecento.
Ducentista. add. Del dugento, e s’intende dei vissuti al mille e dugento: ducentista.
Ducessa. s. f. Sedia a bracciuoli imbottita: poltrona.
Duchinu. s. m. dim. di duca: duchino, duchetto.
Duchiscu. add. Ducale: duchesco (Mort.).
Duchissa. s. f. La moglie del duca; e signora di ducea: duchessa.
Duchissedda e Duchissina. s. dim. di duchessa: duchessina.
Duci, Dulci e Durci. s. m. Cosa dolce e generalmente in pl. le confetture ecc.: dolci. || Dolcezza: dolce.
Duci, Dulci e Durci. add. Dolce. || met. Grato, piacevole: dolce. || Dicesi di tutto ciò che riesce gustoso, dilettoso, grato al cuore ed allo spirito: dolce. || Detto di uomo, di benigna natura: dolce. || Contrario di grave, rigido, severo: dolce. || Detto di sono: dolce, tranquillo. || Detto di legno, pietra, ferro, trattabile, agevole a lavorarsi: dolce. || Detto di salita, non troppo erta: dolce. || duci stupidu dicesi in Catania, di cosa assai dolce che nausei. || acqui duci V. gialatu. || duci di mussu, dicesi del cavallo che senta bene il freno: docile e fig. ad uomo arrendevole, buono: compiacente. || nun essiri duci di mussu, detto ad uomo: rigido, ribaldo, testereccio. || Prov. nun tantu duci, chi ognunu ti suca, nè tantu amaru chi ognunu ti sputa, insegna che l’uomo non deve troppo condiscendere, nè farsi però odiare. Sup. ducissimu e dulcissimu: dolcissimo.
Duci, Dulci e Durci. avv. Dolcemente: dolce. || duci duci, quasi superlativo: dolce dolce. || jrisinni duci duci. V. crai crai. || jricci duci duci o trattari ’na cosa duci duci, andar colle buone, dolcemente: colle belle belline.
Duciazzu. add. spreg. Una dolcezza non gradita nauseante: dolce smaccato. || Detto di vino: melacchino.
Ducicchiu e Duciddu. add. dim. Dolcetto. || Per vezzo si dice a bambino: bellinello (Rigutini).
Ducignu. add. Che ha del dolce: dolcigno.
Ducimenti e Dulcimenti. avv. Con dolcezza: dolcemente. || Soavemente: dolcemente. || Con grazia, venustà: dolcemente. || Agevolmente, di leggieri: dolcemente.
Ducissedda. s. f. dim. di ducessa: poltroncina. || Piccola seggiola a bracciuoli forata, V. siggitedda: seggiolino, seggettina, predellina.
Ducissimamenti. avv. sup. Dolcissimamente.
Duciuliddu. add. dim. Alquanto dolce: dolcetto.
Duciunazzu. add. accr. di duciuni: Di molto dolce, si dice per vezzo di bambino o cosa che piaccia.
Duciuni. accr. di duci, e si usa in senso di graziosissimo, molto caro.
Duciura. V. ducizza. (A. V. ital. dolciore). || Per dissuria V.
Ducizza. s. f. Astratto di dolce: dolcezza. || Piacere, diletto: dolcezza. || Affabilità, piacevolezza: dolcezza. || Soavità di melodìa, armonia: dolcezza. || Detto di metalli che non sono rigidi: dolcezza.
Ducumentu. V. documentu.
Ducuzzu. V. duchinu.
Dudda. V. amuredda.
Dudicèsimu. Nome numerale e ordinativo di dodici: dodicesimo, dodecimo. || in dudicesimu, T. stamp, de’ libri di cui il formato è del foglio piegato in dodici: in dodicesimo.
Dùdici, Dùrici e Dòdici. Nome numerale cardinale che contiene dieci e due: dodici.
Dudicina e Duricina. V. duzzina: dodicina.
Duellanti. add. Usato anche s. Che si duella: duellante.
Duellari. v. a. e recip. Far duello, battersi in duello: duellare. P. pass. duellatu: duellato.
Duellaturi. verb. m. Chi o che duella: duellatore.
Duellista. s. m. Chi fa duelli: duellista.
Duellu. s. m. Combattimento fra due per vedere chi ha ragione, avanzo di barbarie!: duello.
Duennali. add. Di due anni, che dura due anni o ricorre ogni due anni: duennale.
Duettinu. dim. di duetto: duettino.
Duettu. s. m. T. mus. Musica, canto a due voci: duetto. || Per sim. familiarmente vale dialogo, e se è lungo: lungagnola, e alle volte con pettegolezzo: bisticciamento.
Duga e Dua. s. f. Una di quelle strisce di che si compone la botte: doga.
Dugami. s. f. Quantità di doghe di diverse qualità: dogame.
Dugana. s. f. Luogo dove si scaricano le mercanzie prima d’entrar in città per isgabellarle: dogana. || La gabella o dazio che perciò si paga: dogana.
Duganali. add. Appartenente a dogana: doganale.
Duganatu. s. m. L’Ufficio del doganiere: doganato.
Duganeri. s. m. Ufficiale, impiegato di dogana: doganiere.