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Discifraturi. v. m. Che decifera: deciferatore –trice.

Discifrazioni. V. disciframentu.

Discindenti. V. discendenti.

Discinnenza. V. discendenza.

Discìndiri e Disìnniri. v. intr. Scendere, calare, venir al basso: discendere V. scinniri. || fig. Piegare, volgere all’ingiù: discendere. || Trarre origine o nascimento: discendere.

Disciògghiri. V. sciogghiri.

Discipplina. s. f. Studio, insegnamento, maestria di arte nobile: disciplina. || Mazzo di funicelle colle quali alcuni si mortificano battendosi: disciplina. || farisi la disciplina, percuotersi colla disciplina: darsi la disciplina. || Regola, maniera speciale di vivere a norma di leggi: disciplina, || T. mil. Regola che tien in ordine i soldati: disciplina. || T. teol. La parte delle leggi ecclesiastiche che riguardan il rito: disciplina ecclesiastica. || Nel pl. pianta annua, con fiori amaranti disposti a nappe come la disciplina per mortificarsi: discipline, amaranto caudato, corallini. V. scurriatu di nostru signuri.

Discipplinabbili. add. Atto a ricever disciplina o a ridursi a disciplina: disciplinabile.

Discipplinabbilità. s. f. Astratto di disciplinabile: disciplinabilità.

Discipplinari. v. a. Ammaestrare: disciplinare. || Percuotere con disciplina: disciplinare. P. pres. discipplinanti: disciplinante. P. pass. discipplinatu: disciplinato.

Discipplinata. s. f. Percossa data colla disciplina: disciplinata.

Discipplinazza. pegg. di disciplina: disciplinaccia.

Discipplinedda. dim. di discipplina.

Discipplinuna. accr. di discipplina.

Discipprina. V. discipplina.

Discipulatu. s. m. Il tempo che si è discepolo: discepolato.

Discìpulu. s. m. Chi apprende, impara da altri: discepolo.

Discirnimentu. V. discernimentu e tutti i derivati.

Discisa. V. scinnuta.

Discisu. V. scinnutu in scinniri.

Disciuccarisi. v. rifl. pass. Levarsi da chioccia.

Disciurari. (Pasq. e Rocca) V. sfiurari. || Per logorarsi.

Discopriri. V. scopriri.

Discordari. V. discurdari.

Discordi. add. Che discorda, dissimile: discorde.

Discordia. s. f. Mancanza d’accordio, dissensione: discordia.

Discostamenti. avv. In modo discosto: discostamente.

Discostamentu. s. m. Il discostare o discostarsi: discostamento.

Discostari. V. discustari.

Discostu. avv. Contrario d’accostu, distante: discosto.

Discreditari. V. discriditari.

Discrèditu. s. m. Scapito nel credito: discredito.

Discrepanza. s. f. Disparere: discrepanza. || Divario, diversità fra più cose: discrepanza.

Discretamenti. avv. Con discretezza: discretamente.

Discretissimamenti. avv. sup. Discretissimamente.

Discretu. add. Che ha discrezione, che sa discernere: discreto. || Fatto con discernimento e distinzione: discreto. || s. I monaci che formavan il consiglio ne’ conventi discreto. || T. fil. Aggiunto di quantità che diversifica dalla continua: discreto. Sup. discretissimu: discretissimo. || Prov. a la vucca di lu discretu, lu pubblicu è segretu: chi vuol esser discreto celi il suo segreto.

Discriditari. v. a. Screditare: discreditare. || rifl. pass. Far cosa per cui si perda il credito: discreditarsi.

Discriditatu. P. pass. di discreditare: discreditato. || Prov. tintu chidd’omu chi è discriditatu: chi è diffamato è mezzo impiccato.

Discritizza. s. f. Moderazione, discrezione: discretezza.

Discrìviri. V. descriviri. E così discrivutu: V. discrittu ivi.

Discrizioni. s. f. Quell’abitudine dell’animo per la quale formiamo idee e giudizi: discrezione, discrizione. || Quel distinguimento che usano gli uomini ben educati: discrezione. || stari a discrizioni, secondo l’arbitrio altrui: star a discrezione. E può dirsi eziandio di cose inanimate. || fari così senza discrizioni, eccedere: far cose senza discrezione. || anni di la discrizioni, quelli in cui entra l’uso della ragione: anni della discrezione. || darisi o rinnirisi a discrizioni, T. mil. rendere le piazze e le soldatesche alla discrezione del vincitore: darsi o rendersi a discrezione. || a discrizioni, posto avv. secondo la discrezione: a discrezione || la discrizioni di li porci, detto satirico per mordere chi non conosce discrezione. || la discrizioni è matri d’ogni virtù, proverbio chiaro. || cu’ nun havi discrizioni si cridi chi tuttu lu munnu è sò, e non vorrebbe lasciar nulla agli altri.

Discriziunatu. V. discretu.

Discriziunazza. pegg. di discrizioni, vale: indiscrezione.

Discriziunedda. dim. di discrizioni.

Discrudìrisi. v. rifl. pass. Togliersi di speranza: disperarsi. Così a Modica, secondo Rocca. Forse corruzione di discredersi.

Discu. s. m. Cosa rotonda come piatto, piastra; anticamente con questa piastra tonda si giocava a chi la buttava più alto: disco. || Per sim. la faccia de’ pianeti quale appare a noi: disco. || discu e ddiscu, strumento di legno, su cui ponesi il libro per leggere o cantare: leggìo.

Discuitu. s. m. (Pasq. e D. B.) Trascuraggine, negligenza. (Sp. discuydo).

Disculamenti. avv. Alla discola: discolamente.

Discularìa. s. f. Astratto di discolo, azione da discolo: sciagurataggine, sciaguratezza.

Disculeddu, Disculettu, e Disculiddu. dim. di disculu: discoletto.

Disculiscamenti. (D. B.) V. disculamenti.

Disculissimamenti. avv. sup. di disculamenti.

Disculottu. V. disculeddu.

Disculpa. s. f. Dimostrazione di non esser in colpa: discolpa.

Disculpamentu. s. m. Il discolpare o discolparsi: discolpamento.

Disculpari. v. a. Scusare, tor via la colpa: discolpare. || rifl. Giustificarsi: discolparsi. P. pass. disculpatu: discolpato.

Dìsculu. add. Di costumi poco lodevoli e litigioso: discolo. Sup. disculissimu: discolissimo.

Disculuni. accr. di disculu: molto discolo.