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DET — 303 — DIA


Dettagliu. s. m. Particella circostanziata, distinta: ragguaglio, circostanza, particolarità, minuzia: || in dettagliu, distintamente: circostanziatamente, in particolare, a minuto. || vinniri a dettagliu, non a pezze intere, a minuto: vender a taglio, a ritaglio, a minuto.

Dettami. s. m. Insegnamento dettato dalla coscienza, dal cuore, sentimento dell’animo: dettame.

Deturpari. v. a. Render turpe: deturpare. P. pass. deturpatu: deturpato.

Deturpaturi. verb. m. Chi o che deturpa: deturpatore.

Deturpazioni. s. f. Il deturpare: deturpazione.

Deu. V. A. (Sal. da Lentini) V. diu. più vicino al Lat. Deus.

Devastamentu. s. m. L’atto del devastare: devastamento.

Devastari. v. a. Dar il guasto, metter a soqquadro: devastare. P. pass. devastatu: devastato.

Devastaturi. verb. m. Chi o che devasta: devastatore –trice.

Devastazioni. s. f. Il devastare: devastazione.

Deveniri. v. a. Venir all’atto di checchessia (Devenire è biasimata dall’Ugolini). P. pass. devenutu: devenuto.

Deviamentu. s. m. L’atto del deviare: deviamento || fig. Svagamento: deviamento.

Deviari. v. intr. e l’usiam att.: Traviare, uscire dalla via: deviare, e per usarlo att. far deviare. || In sign. di regola, modo, ordine: deviare. P. pass. deviatu: deviato.

Deviazioni. s. f. Il deviare: deviazione.

Devolutivu. add. T. leg. Atto a devolvere: devolutivo (Mort.).

Devoluzioni. s. f. Il devolvere: devoluzione.

Devòlviri. v. a. T. leg. Far passare ad altrui un podere ecc: devolvere. || rifl. Passare che fa il diritto da uno ad altro: devolversi. P. pass. devolutu: devoluto.

Devotamenti. avv. In modo devoto: devotamente, divotamente.

Devotissimamenti. avv. sup. Devotissimamente.

Devotu. V. divotu.

Di. prep. Di. || In segno del genitivo: di. || Segno di particolarità, e vale alquanti o alcuni: di. || In vece di a, pel dativo: di. || Per in, p. e. io arrivavi di giugnu: il quale vi giunse del mese di giugno (Villani). E invece di in o per p. e. nun torna di st’annu. Boccaccio: se n’è andato a Milano e non tornerà di questi sei mesi. || Ha certi usi proprî p. e. mi parsi di beni, di giustu ecc.: credetti bene, giusto ecc. || pinsamu a stu mischinu di populu: pensiamo a questo meschino di popolo, nel qual senso l’ho rinvenuto usato nel Guerrazzi. || Punto di tempo o luogo rapporto ad altro p. e. di ccà a Napuli: di qui a Napoli; di ccà a dui misi: di qui a due mesi. || Stato precedente di cosa o persona p. e. Antoniu di riccu addivintau poviru: Antonio di ricco divenne povero. || Luogo onde altri procede, p. e. sugnu di Palermu, vegnu di Murriali: son di Palermo, vengo di Monreale. Si noti che spesso è errore il dire, p. e. Vengo di far una passeggiata, invece di vengo da fare ecc. || Cagioni di effetto, p. e. murìu di frevi: morì di febbre. || Valore d’una merce, p. e. pigghiau cincu liri di ddu libbru: prese cinque lire di quel libro. || Premesso a nomi astratti dà forza d’aggettivo, p. e. omu di curaggiu: uomo di coraggio. || Per tra o fra p. e. iddu sulu di tanti muriu: egli solo di tanti morì. || Per a in certi ripieni, p. e. haiu di veniri: ho a venire, debbo venire; haju di fari: ho a fare, ho da fare; tanta di robba: tanta di robba ecc.

Dia. s. f. Nome generico di Deità feminile: dea. || Per l’innamorata: dea. || Per giorno: .

Dià. Voce sincopata di: diavulu. V.

Diabbeti. s. f. T. med. Malattia per cui non si può rattener l’orina, e si patisce gran sete: diabete, diabètica.

Diabbèticu. add. Che ha diabete: diabetico.

Diabbolicamenti. avv. A mo’ del diavolo: diabolicamente. || Maliziosamente: diabolicamente.

Diabbòlicu. add. Da diavolo: diabolico. || fig. Pessimo, malvagio in sommo grado: diabolico. Sup. diabbolichissimu: diabolichissimo.

Diabòtanu. s. m. T. farm. Impiastro composto di varie piante: diabotano. (Mort.).

Diacalamentu. s. m. T. farm. Composizione di polvere medicinale, di cui è base il calamento: diacalamento.

Diacalciti. s. m. T. farm. Impiastro di diapalma e vetriolo: diacalciti.

Diacàriu. s. m. T. farm. Medicamento di sugo di noci verdi e miele: diacario.

Diacàrtamu. s. m. T. farm. Elettuario di cartamo: diacartamo.

Diacatòlicu. s. m. T. farm. Medicamento purgativo: diacattolicone, diacattolico.

Diaciminu. s. m. T. farm. Composizione medicinale di cimino ecc.: diacimino.

Diaconatu e Diacunatu. s. m. Il secondo degli ordini sacri: diaconato.

Diaconìa. s. f. Titolo di Cardinale diacono: diaconìa.

Diaconissa e Diacunissa. s. f. Nome che si dava a certe vergini o vedove anticamente: diaconessa.

Diàconu e Diàcunu. s. m. Chi è stato proposto al diaconato: diacono.

Diaculonna. s. m. Spezie di cerotto: diaquilonne.

Diadema. s. m. Corona reale: diadema. || Quell’ornamento che si dipinge intorno il capo alle sacre immagini: diadema. || Cosa fatta a foggia di diadema: diadema.

Diafaneddu. add. Alquanto trasparente, diafano.

Diafanità. s. f. Astratto di diafano: diafanità.

Diàfanu. add. Trasparente, che può esser penetrato dalla luce: diafano. Sup. diafanissimu: diafanissimo.

Diaforèticu. add. Che fa sudare: diaforetico.

Diaframma. s. m. T. anat. Pannicolo o muscolo tendinoso che divide per traverso il corpo, o il ventre di mezzo dall’infimo: diafragma, diaframma. || Per sim. si dice da’ fisici, ogni tramezzo: diaframma. || Nella botanica, membrana che divide in cellule le cavità de’ pericarpi: diaframma.

Diàgnosi. s. f. T. med. Cognizione che si trae da’ sintomi del morbo: diagnosi.

Diagnosticu. add. Indicativo, sintomo per conoscere la malattia: diagnostico.

Diagridiu. s. m. T. farm. Solutivo gagliardo di scammonea, con zolfo e cotogno: diagridio.