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DES — 302 — DET


Desìstiri. v. intr. Cessar di fare: desistere.

Desiusu e derivati. V. desiderusu.

Desolamentu. s. m. L’atto del desolare: desolamento.

Desolari. v. a. Devastare, ruinare: desolare. || Lasciar solo, senza consolazione, abbandonare: desolare. || Spogliare degli averi: impoverire, a. P. pres. desolanti: desolante.

Desolateddu. add. dim. Alquanto desolato.

Desolatu. add, Desolato. || Grandemente afflitto: desolato. Sup. desolatissimu: desolatissimo.

Desolatòriu. add. Da desolazione: desolatorio (Mort.).

Desolaturi. verb. m. Chi o che desola: desolatore –trice.

Desolazioni. s. f. Il desolare: desolazione. || Afflizione grandissima: desolazione.

Despa. V. matassaru: aspo. Così a S. Fratello. La voce potrebbe esser espa, e la d che in certi paesi sta per l, sarebbe l’articolo, unito però col nome in modo da formar una sola parola; ciò che a volte han pure in Toscana, p. e. l’apa fanno lapa una voce, e dicon poi la lapa.

Dèsputa. V. dispòtu.

Destinari. v. a. Assegnare deputare, stabilire: destinare. P. pass. destinatu: destinato.

Destinazioni. s. f. Il destinare e l’esser destinato: destinazione.

Destinu. s. m. Deità presso i Gentili, superiore agli Dei altri: destino. || Disposizione della causa prima che lascia operare alle secondarie ciò che segue secondo l’ordine prefatto: destino. || Necessità, ciò che non si può sfuggire: destino. || Luogo di esilio, confino. || essiri in attenzioni di destinu, aspettare una destinazione.

Destituiri. v. a. Deporre da un ufficio: destituire. || Abbandonare, privare: destituire. P. pass. destituitu: destituito.

Destituzioni. s. f. Privazione, rimovimento: destituzione.

Destra. V. dritta.

Destramenti. avv. In modo destro: destramente.

Destreggiari. v. intr. e intr. pron. Portarsi con avvedutezza, sagacemente, con prudenza tenendo mezzana via: destreggiare. P. pass. destreggiatu: destreggiato.

Destrissimamenti. avv. sup. Destrissimamente.

Destrizza. s. f. Agilità di membra, facilità e prontezza tanto in riguardo agli esercizi del corpo che dello intelletto: destrezza.

Destru. add. Che ha destrezza: destro. || Detto di luogo, lato, quello che è dalla parte della destra: destro. Sup. destrissimu: destrissimo.

Destrùdiri. V. distrudiri.

Desùmiri. v. a. Rilevare, prendere, comprendere: desumere. P. pass. desuntu: desunto.

Deteniri. v. a. Tenere cose proibite o per forza: detenere.

Detenturi. V. raziunali. (Mort.).

Detenutu. add. Da deteniri: detenuto. || s. Carcerato: detenuto.

Detenzioni. s. f. Il tener una persona in carcere: detenzione. || Il ritenere presso di sè cose contro la legge: detenzione.

Detèrgiri. v. a. Mondare, pulire: detergere. P. pres. detergenti: detergente (Mort.).

Deterioramentu. s. m. Peggioramento: deterioramento.

Deteriorari. v. a. Peggiorare: deteriorare. || rifl. Deteriorarsi. P. pass. deterioratu: deteriorato.

Deteriorazioni. s. f. Il deteriorare: deteriorazione.

Determinamentu. s. m. L’atto del determinare: determinamento.

Determinari. v. a. Porre i termini, stabilire: determinare. || Diffinire una idea, segnare quasi: determinare. P. pres. Determinanti: determinante. P. pass. determinatu: determinato.

Determinatamenti. avv. In modo determinato: determinatamente.

Determinatissimu. add. sup. Determinatissimo.

Determinativu. add. Che determina: determinativo.

Determinaturi. verb. m. Chi o che determina: determinatore –trice.

Determinazioni. s. f. Il determinare e la cosa determinata: determinazione.

Detestàbbili. add. Da detestarsi: detestabile. Sup. detestabbilissimu: detestabilissimo.

Detestamentu. s. m. L’atto del detestare: detestamento.

Detestandu. add. Detestabile: detestando.

Detestari. v. a. Abbominare, ma più determinatamente pensato ed espresso, è un giudizio: detestare. P. pass. detestatu: detestato.

Detestazioni. s. f. Il detestare: detestazione.

Detonazioni. s. f. T. chim. Strepito di un solido nel diventar aeriforme: detonazione.

Detràiri. v. a. Trarre da una cosa alcuna parte: detrarre, detraere, detraggere. || Nel morale, tarpare l’onore altrui: detrarre. P. pass. detrattu: detratto.

Detratturi. verb. Che detrae: detrattore –trice. || Involatore, scematore: detrattore –trice.

Detrazioni. s. f. Il detrarre: detrazione. || Scemamento, diminuzione: detrazione.

Detrimento. s. m. Danno, nocumento: detrimento.

Detrimentusu. add. Dannoso: detrimentoso.

Detronizzari. v. a. Mandar giù dal trono: cacciar dal trono, privar del trono (Detronizzare Fanf. nol registra, e Ugolini lo biasima come francesismo). P. pass. detronizzatu: cacciato dal trono.

Detta. s. f. Sorte principale del debito o credito: detta. || Per gaddetta V. || prov. va (o jiri) pri guadagnari e fa detta, proposta una cosa ne segue altra: tal crederà fregar a noi, che noi la fregheremo a lui (Tavola Ritonda); o andar per l’uova e lasciarvi la gallina, ecc. || accattari ’na detta, comperar un debito: comperar una detta. || vutari la detta a ’n’autru, girargli il debito: voltar la detta ad alcuno. || essiri chinu di detti, esser pieno di debiti superiori alle proprie forze: affogar nei debiti. || aviri cchiu detti ca capiddi: aver più debiti che la lepre.

Dettagghiari. V. dettagliari.

Dettagghiu. V. dettagliu.

Dettagliamentu. s. m. Il particolareggiare: particolareggiamento.

Dettagliari. v. a. Narrare minutamente; accennare le particolarità d’un oggetto: particolareggiare, circostanziare. (Dettagliare co’ suoi derivati son francesismi biasimati dal Fanf., dall’Ugolini, dal Cesari ecc). P. pass. dettagliatu: particolareggiato, circostanziato.

Dettagliatamenti. avv. In modo particolareggiato: particolarmente, circostanziatamente.