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siri, parlar male di alcuno ridicendo tutto di lui: tagliar e cucire P. pass. cusutu: cucito.

Cusirinu. s. m. T. comm. Seta da cucire men buona della scelta.

Cusirità. V. curiusità.

Cusiriteri. V. curiusu.

Cusitina, Cusitura. s. f. Congiuntura di due cose fatta con refe o altro per via d’ago: cucitura. || Giuntura: sutura. || La riunione delle ferite con refe ed ago: cucitura. || Per custura V.

Cusituredda. s. f. dim. di cusitura: cuciturina (Parmi voce usabile).

Cusituri –trici. verb. Chi o che cuce: cucitore –trice.

Cuspèttu!, Cuspittuni! Esclamazione: cospetto! cospettone!

Cussaluti. composto da cu e saluti. È quasi dire: vi voglio con salute: vi auguro salute, alla vostra salute.

Cussì. V. accussì (Salam. da Lentini).

Custana. s. f. Ulcera o piaga esterna delle bestie da soma: guidalesco, costana (Fanf. Voc. d. u. Tosc.). || Se essa è cagionata da colpi di sprone: spronaja. || met. Nocumento, molestia, jattura, fastidio. || ardiri o nun ardiri la custana, avere o non avere interesse in checchessia: dolergli o non dolergli il capo, met. || T. fabb. Travicello piccolo, tagliato in forma quadra: piana.

Custanatu. s. m. I travicelli delle coperture o palchi di edifici: correntini.

Custanedda. s. f. dim. di custana.

Custanti. add. Fermo, perseverante: costante. || Detto di avvenimento, fatto qualunque, certo, indubitato: costante. Sup. custantissimu: costantissimo.

Custantimenti. avv. Con fermezza, stabilità: costantemente.

Custantissimamenti. avv. sup. Costantissimamente.

Custanuni. s. m. accr. di custana, nel senso di trave: corrente.

Custanza. s. f. Lo stato che dura ne’ medesimi sensi ed atti, un po’ meno di perseveranza: costanza. || tila custanza. T. comm. Tela proveniente da Costanza (città nel Baden): tela di Costanza.

Custanzedda. s. f. Altra specie di tela ordinaria per fortificar internamente i vestiti: costanzina.

Custari. t. intr. Valere, riguardo al prezzo che vi s’impiega: costare. || Detto assol.: costar caro. || – sangu, avervisi dovuto impiegar ogni cosa per averlo o tenerlo: costar il cuore. || – un occhiu, carissimo: costar un occhio. || – pocu ’na cosa, fig. averla a sua posta, a sua voglia: costar poco alcuna cosa. || Consistere, essere di tali parti composto: constare. || intr. ass. Esser manifesto, provato, di cui non sia lecito dubitare: costare. || T. dell’ant. foro. Il consentir del giudicante alla esecuzione di un atto riconosciuto legale V. còstitu.

Custarizzu. s. m. Tralcio nato dal fianco del ceppo della vite, o di altre piante: saèppolo, rimessiticcio.

Custata. s. f. Parte laterale di un armadio, cassa, carrozza ecc.: fiancata.

Custateddi. s. m. pl. T. mar. La carne delle coste del porco, o della vitella staccata dall’osso: costereccio, polpa costale.

Custatu. s. m. Il luogo ove son le costole, e lo si piglia per la parte dinanzi e de’ lati: costato. || La ferita fatta a Gesù Cristo nel petto. || add. Da custari: costato. E per còstitu V.

Custera. s. f. Costa, riva piuttosto infra terra e più sassosa: costiera. || Una striscia a pendio di una montagna che stendesi dolcemente fin al piano: piaggia, falda. || a custera, modo avv., erto a salirsi: a costola.

Custiari. v. intr. Navigar lungo la costa: costeggiare. || Andar piaggia piaggia: piaggiare. || Andar intorno: costeggiare.

Custicedda. s. f. dim. di costa: costolina. || Quella del mare: costerella. || Prov. essiri o cridirisi di la custicedda d’Adamu, di chi è o si crede d’antica nobiltà ovvero favoreggiato da alcuno: essere o venire dalla costola di Adamo.

Custiciddata. s. f. La parte delle costole: costolatura.

Custiggiari. V. custiari.

Custillazioni. V. costellazioni.

Custioni. V. questioni.

Custipamentu s. m. L’atto del costipare: costipamento.

Custipari. v. a. Restringere, condensare: costipare. || rifl. Contrarre infreddatura, divenir catarroso: incatarrare. || Generare stitichezza: costipare. P. pass. custipatu: costipato. || Incatarrato.

Custipativu. add. Atto a costipare: costipativo.

Custipazioni. s. f. Riserramento: costipazione. || Umori scesi dal capo che scaricansi nelle nari, nella bocca, nel petto: costipazione. || Difficoltà di benefizio del corpo: costipazione. || met. Noja.

Custipaziunedda. dim. di custipazioni, lieve infreddatura: imbeccatella.

Custipaziununa. s. f. accr. di custipazioni, grave infreddatura: brezzone.

Custirnari. V. costernari.

Cùstitu. V. costu.

Custituiri. V. costituiri.

Custituzioni. V. costituzioni.

Custiunari. V. quistiunari.

Custòddiu, Cùstodi. s. m. Colui che custodisce: custode. || ancilu custodi, quello che dicono noi abbiamo sempre a fianco: angelo custode (A. V. ital. custodio).

Custòdia. s. f. Guardia di cose non esposte alla vista, per cui non richiede la continua presenza: custodia. || Astuccio di cose preziose: custodia. || Ripostiglio di cose sacre: custodia. || – di altari, un tabernacolo che sta sul principal altare, dentro cui si tien l’ostia consacrata: ciborio. || teniri ’na cosa pri custodia o comu ’na custodia, aver gran cura, diligenza. || essiri in custodia di unu, essergli affidato: esser alla custodia d’alcuno.

Custodiri. v. a. Guardare, tener in custodia: custodire. P. pass. custuditu e custudutu: custodito.

Custrincimentu. s. m. L’atto del costringere: costrignimento.

Custrìnciri. v. a. Forzare, violentare: costrignere, costringere. || Esortare, stimolare, persuadere: costringere. || Raffrenare, reprimere: restrignere. || Sforzar alcuno per mezzo della giustizia a compiere un obbligo: astrignere per via di corte. P. pres. custrincenti: costringente P. pass. custrinciutu e custrittu: costretto.