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ABB — 9 — ACC

abortire. || Non seguire un effetto: svanire. || Met. Rimaner nelle secche. P. pass. abburtuta: sconciata, abortita.

Abburtivu. add. Nato anzi tempo: abortivo.

Abbusamentu. s. m. Abusamento.

Abbusari. v. a. Usare più del debito: abusare. P. pass. abbusatu: abusato.

Abbuscamentu. s. m. Cerca: busca.

Abbuscari. v. a. Procacciarsi checchessia: buscare. || Att. Dar busse: picchiare bussare. || Intr. Toccar busse: buscarne. || abbusca e porta a la casa: chi le tocca son sue (le busse). P. pass. abbuscatu: buscato. || Battuto.

Abbuscaturi. (D. B. e Pasq.) verb. m. Buscatore. || Battitore.

Abbusillari. v. a. Dar batoste: tambussare, zombare.

Abbusioni. s. f. Abuso: abusione.

Abbusivamenti. avv. Abusivamente. || Ingiustamente.

Abbusivu. add. Mal usato: abusivo.

Abbussicatina. s. m. Enfiatura. Da vussica.

Abbussicatu. V. abbufficatu.

Abbusu. s. m. Mal uso che si fa di checchessia: abuso. || Mal uso introdotto contro le regole: abuso.

Abbutamentu. s. m. Socchiudimento, accosto.

Abbutari. v. a. Accostar le imposte di usci, finestre, quasi chiuderle: accostare, socchiudere. P. pass. abbutatu: accostato, socchiuso.

Abbutateddu. add. dim. di abbutatu: accostatino.

Abbutilliu. s. m. T. bot. Erba: abutillo (D. B.)

Abbuttamentu. s. m. Gonfiamento. || Rimpinzamento. || abbuttamentu ecc. rottorio di capo ecc.

Abbuttari. v. a. Gonfiar a mo’ di botte: abbottarsi. || Muovere a sdegno. || m’hai abbuttatu li linnini – la testa – la midudda ecc. tu m’hai fadicio, tu m’hai gonfiato, m’hai annojato abbastanza. || Rifl. Divenir vanaglorioso: gonfiarsi. || Empirsi il ventre: rimpinzarsi, abbottarsi. (Fanf. suppl.) abbutta o abbuttati, dicesi per ironia onde esprimere chi tratta grettamente: p. e. abbuttati vecchia cu menz’ovu: ... saziati! || Intr. Ingravidare: gonfiare. || abbutta ddocu: crepa!

Abbuttateddu. add. dim. di abbuttatu: gonfiatello. || Alquanto insuperbito: gonfiatello. || Fig. Adiratello: imbronciatello.

Abbuttatizzu. add. Rimpinzaticcio. || Fig. Di mal umor: alquanto imbronciato.

Abbuttatu. add. Gonfiato. Ripieno il ventre: rimpinzato. || Fig. Sdegnato: imbronciato. || abbuttatu comu un masculu o comu un tappu di masculu: la marina è turbata o gonfiata. || Fig. Insuperbito: gonfiato. || essiri abbuttatu, detto di aria annuvolata, minacciosa: far culaja. (modo basso.) || Chi sta sopra di sì turbato e gonfio: intorato.

Abbuttinari. v. a. L’usò Veneziano nel senso di abbandonare: li spiriti mi sentu abbuttinari che in ital. s’usa rifl. abbottinarsi da uno: abbandonarlo.

Abbuttunamentu. s. m. Abbottonamento.

Abbuttunari. v. a. Fermar co’ bottoni: abbottonare. || T. agr. Il produrre quelle bocce (buttini) che fanno le piante: metter bocce. || T. cuc. Far qua e là nella carne varii fori per ficcarvi lardelli, cipolle ecc. steccare, lardare, lardellare. || P. pass. abbuttunatu: abbottonato, lardellato, lardato.

Abbuttunatura. s. f. Serie di bottoni e occhielli per abbottonare: abbottonatura.

Abbuturari. v. a. (E Pasq. abbudurari) Saziare affatto: satollare. || Intr. pass. Caricarsi di molto cibo: avventrinarsi, intrippare (Fanf. suppl.). Deriva da vuturu (avvoltojo) che ingoja di molto carogne. P. pass. abbuturatu: satollato, avventrinato.

Abbuzzamentu e Abbozzamentu. s. m. abbozzamento.

Abbuzzari e Abbozzari. v. a. Dar la prima forma, dicesi di scrittura e altri lavori: abbozzare. || Ammaccare. || Sopportar un’ingiuria a mal in cuore: ingozzarla, stiacciarla. || T. mar. Legar la gomena alle bozze dopo gettata l’àncora in mare e filata la quantità necessaria: abbozzar la gomena. || Per appuzzari V. P. pass. abbuzzatu e abbozzatu: abbozzato.

Abbuzzata e Abbozzata. s. f. Abbozzamento: dari un’abbuzzata: dar un’abbozzata.

Abbuzzatamenti e Abbozzatamenti. avv. Abbozzatamente.

Abbuzzatizzu. add. Abbozzaticcio.

Abbuzzatura. s. m. Il risultamento dell’abbozzare: abbozzatura.

Abbuzzicarisi. v. intr. pass. Muoversi con certo dimenìo: azzicarsi, bicicarsi, buzzicarsi.

Abintistatu. avv. Senza far testamento: abintestato.

Abitu. V. abbitu.

Abraamentu. s. m. Raucedine. || Vociamento.

Abraari. (vin.) v. intr. Divenir rauco: arrochire. S’usa per vociare, braire.

Abrigliari. v. a. Prender uccelli colle panie: invischiare (Scob.)

Abriscari. (Scob.) v. a. Castrar le arnie.

Abròtanu. T. bot. Abrotano, appartiene alle piante singenesiache. Arthemisia Abròtanum L. || abrotanu masculu: abrotano maschio. Santolina Viridis L.

Abuzzicari (Scob.) V. vuzzicari.

Acantu. Acanto V. branca ursina.

Acazia. s. f. Albero spinoso che è la Mimosa Nilotica de’ Botanici: Acazia.

Accà. Modo d’incitar le bestie da soma perchè camminino: arri.

Accabbari . v. intr. Finire. || Cessar di piovere: spiovere. P. pass. accabatu: finito. (Dallo Sp. acabar).

Accaciuni. V. caciuni.

Accademia. s. f. Adunanza di persone coltivanti arti o scienze con determinate leggi e regolamenti, e il luogo stesso ove s’adunano: accademia. || Università, studio pubblico: accademia. || Trattenimento pubblico o privato di canto o di suono: accademia. || T. pitt. La persona umana dipinta, o scolpita; il nudo: accademia.

Accademicamenti. avv. A mo’ d’accademia: accademicamente. || parrari accademicamenti: parlar accademicamente, senza fine determinato, per puro trattenimento.

Accadèmicu. s. m. Colui che fa parte di una accademia: accademico.

Accadèmicu e Acadèmicu. add. Dell’accademia o aventevi relazione: accademico.

Accadiri. v. intr. Avvenir per caso: accadere. ||