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CRU — 243 — CRU

sino. || fig.Uomo sparutino, tristanzuolo: tisicuzzo, smingherlino.

Crucifissioni. s. f. Il crocifiggere: crocifissione. || fig. Mortificazione: macerazione.

Crucifissu. add. Da crucifìggiri: crocifisso. || s. Gesù in croce: crocifisso. || stari cu lu crucifissu a lu pettu V. stari cu l’ostia in mucca in ostia.

Crucifissuri. verb. m. Chi crocifigge: crocifissore.

Crucisignatu. add. Controsegnato di croce, crociato: crocesegnato.

Crucitta. s. f. T. mar. Uno de’ due pezzi di legno che vanno alla estremità degli alberi di parocchetto e di gabbia, e servono per inferirvi le due sartie di velaccio. || armari crucitta, guarnire un bastimento colle sole crocitte cioè senza coffe negli alberi maggiori. || Nel linguaggio met. marinaresco vale pure per far le corna: far le fusa torte.

Crucittina. s. f. dim. di crucetta: crocellina.

Cruciuna, Cruciuni. accr. di cruci: crocione.

Crudamenti. avv. Con crudezza: crudamente.

Crudeltà, Crudeltati. s. f. Atrocità d’animo nel volere troppo imperversare o nel non voler avere compassione: crudeltà, crudeltade, crudeltate. || Azione crudele: crudeltà.

Crudignu. add. Non ben cotto: crudetto. || Detto di pane, semi-crudo: pastoso.

Crudilazzu. add. pegg. di crudili: crudelaccio.

Crudileddu. (Rocca) dim. di crudele: crudeletto.

Crudili. add. Chi ha crudeltà: crudele, meno di atroce. || Operato fatto con animo atroce: crudele. || Detto di cosa che rechi afflizione: crudele. || Gli amanti lo dicono a chi non loro corrisponde: crudele! Sup. crudilissimu: crudelissimo.

Crudilissimamenti. avv. sup. Crudelissimamente.

Crudilitati. V. crudeltà.

Crudilizza. Lo stesso che crudeltà (A. V. italiana, crudelezza).

Crudilmenti. avv. Con crudeltà: crudelmente.

Crudilitati. V. crudeltà.

Crudità. s. f. Astratto di crudo, in sign. di non cotto: crudità, cruditate. || Astratto d’immaturo: crudità. || Stato morbifero degli umori, che cagionano o accrescono la malattia: crudità.

Crudizza. s. f. Qualità di ciò che è crudo: crudezza. || Acerbezza, immaturità: crudezza. || pl. Quelle materie nello stomaco non concotte, e l’effetto cagionato da esse: crudezze. || T. pitt. Difetto delle pennellate, linee ecc. che non hanno grazia: crudezza.

Crudu. add. Non cotto: crudo. || Acerbo, non facile a digerirsi: crudo. E per le carni e pesci sotto sale, non pervenuti alla perfezione: non fatto. || tirrenu crudu, non istagionato, non cotto dal sole: terra, campo crudo. || met. Crudele, aspro: crudo. || nutizia cruda, non bene appurata, esaminata: inesatta. || diri ’na cosa cruda cruda, e purtarila cruda cruda o troppu cruda, annunziar un fatto senza preamboli, o con poca precauzione che altri se la possa aver a male: schiccherarla lì. || cchiù crudu ca cottu: poco men che crudo. || vinu crudu, non maturo, non fatto: vino crudo. || sita, filu crudu, senza concia, non bollito: seta, filo crudo. Sup. crudissimu: crudissimo.

Cruduliddu. add. dim. di crudu: crudetto.

Crudumi. V. crudità.

Cruduzzu. s. m. T. anat. Osso delle vertebre formante l’estremità inferiore della colonna rachitica: coccige. || L’estremità delle reni più apparente negli uccelli sopra il sesso: codrione, codrizzo, codione. || La parte del quadrupede a piè della schiena: groppa. || E di tutti gli animali: groppone. || Pasq. lo dice derivato da clunes quasi clunuzzu.

Cruna. s. f. Contratto da curuna V. || Il forellino dell’ago: cruna, che pur diciamo curuna. || pl. I due lati della rete: scaglietti (An. Cat.).

Crunetta. V. cunetta.

Crunicazza. s. f. pegg. di cronaca: cronicaccia.

Crunichedda, Crunichetta. s. f. dim. di cronaca: cronachetta, cronichetta.

Crupa. V. muzzuni.

Crusca. V. ciusca. || L’Accademia fiorentina per le cose della lingua: crusca.

Cruscè. s. m. Arnese in punta uncinato, con manico, o tutto un pezzo per far lavori a magliette: uncinetto, ago da ricamo. || Strumento di ferro uncinato che serve nelle fonderie di caratteri a staccare e far cadere il carattere gettato dopo aver aperto la forma: rampino (Fr. crochet).

Cruschïari. v. intr. Parlare studiato l’italiano: cruscheggiare.

Cruselli. s. m. pl. Sorta di paste.

Crusta. s. f. Quella coperta di escrementi riseccati che si genera naturalmente sopra la pelle rotta o magagnata: crosta. Onde si dice anche della corteccia del pane: crosta. || – di solu, quella di sotto, – di facci, quella di sopra. || met. La parte apparente, la corteccia di checchessia: crosta. || met. Lordume, sozzura: loja. || Le incrostature di alcuni corpi formatevi nella superficie qualora siano state lungamenie nell’acqua o esposti a stillicidio: crosta. || Ciò che si distacca dalle pitture o dalla superficie d’altri corpi: crosta. || – di latti, o lattìa, bolle con molta crosta che vengono a’ bambini poppanti: crosta lattea o lattime. || Quella parte che si secca sulla pelle ulcerata: schianza.

Crustàceu. add. e s. Aggiunto di animali marini armati di crosta: crostaceo.

Crustana. V. custana e derivati.

Crustata. s. f. Crosta di zucchero che si stende alla superficie di molti dolci: crostata.

Cruscazza. s. f. pegg. di crosta.

Crusticedda, Crustidda. s. f. dim. di crosta: crosterella.

Crustineddu. s. m. dim. di crustinu: crostinetto (parmi d’uso).

Crustinu. s. m. Fettuccia di pane arrostito: crostino. || Alle volte vi si stende su qualche diverso condimento, e si portan a tavola per inframesso: crostini.

Crùstuli. s. m. pl. Paste dolci fritte in forno.

Crustuneddu. V. crustineddu.

Crustuni. s. m. accr. di crosta: crostone.

Crustusu. add. Che ha croste, o è della natura delle croste: crostoso, crostuto.

Cruva. V. crapa. Verso Nicosia.

Cruvata. V. cuvarta.