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cesi d’uomo, vociare: urlare. P. pres. abbramanti: abbramante, bramante.
Abbramatu. add. Abbramato, famelico. || Avido. || Ingeneroso, illiberale || Ghiotto. Sup. abbramatissimu: abbramatissimo.
Abbramatuni. add. accr. Di molto abbramato. || Avidone.
Abbramòria. V. brama.
Abbramu s. m. Urlo di fiera: mugghio. (A. V. ital. bramito).
Abbrancari. (An. M.) v. a. Pigliar con branche come le fiere: abbrancare.
Abbranchiari. Idiotismo per abbianchiari V.
Abbrancicari. (D. B.) V. aggrancicari.
Abbrasioni. V. Rascatura.
Abbrazzamentu. s. m. Abbracciamento.
Abbrazzari. v. a. Circondare o stringer colle braccia: abbracciare. || Eleggere: abbracciare. || Contenere: abbracciare. || cui troppu abbrazza nenti strinci: chi troppo abbraccia nulla stringe. || Detto delle piante: avviticchiare, avvinghiare. || Recipr. Abbracciarsi. || stari abbrazzati: star abbraccioni. P. pass. abbrazzatu: abbracciato. (A. V. ital. abbrazzare, nel Bojardo).
Abbrazzata. s. f. Abbracciamento: abbracciata.
Abbrazzatedda. dim. Abbracciatina.
Abbrazzatina. L’istesso che abbrazzata.
Abbrazzatuna. accr. Lunga abbracciata.
Abbrazzu. s. m. Abbracciamento: abbraccio.
Abbrazzuni. Lo stesso che abbrazzu.
Abbreviamentu. s. m. Abbreviamento.
Abbreviari v. a. Far breve: abbreviare. || Scrivere con abbreviature. || per abbreviari: per abbreviarla. P. pres. abbrevianti: abbreviante. P. pass. abbreviatu: abbreviato.
Abbreviatamenti. avv. Abbreviatamente.
Abbreviatissimu. add. sup. Abbreviatissimo.
Abbreviativu. add. Abbreviativo.
Abbreviatura. s. f. Accorciamento di parola, frase, ecc. abbreviatura.
Abbreviaturi –tura. verb. Chi o che abbrevia: abbreviatore –trice.
Abbreviazioni. s. f. Abbreviazione.
Abbrìsciri. v. intr. Albeggiare (Lat. albèscere).
Abbrivari. v. intr. ass. T. mar. Il principiare a muoversi il legno, prima ch’abbia presa tutta la velocità: abbrivare. P. pass. abbrivatu: abbrivato.
Abbriviari. V. abbreviari.
Abbrivu. s. m. T. mar. L’impeto che prende la nave quando comincia ad essere spinta dalla vela o dalla voga: abbrivo.
Abbrizzari. (D. B. e Pasq.) Aggiustar la soma sul dosso ai somieri.
Abbruccari. (Spat.) V. ’mbruccari.
Abbruciamentu. s. m. Abbruciamento.
Abbruciareddu. V. bruciareddu.
Abbruciari. v. a. Consumar al fuoco: abbruciare; il bruciare italiano è intransitivo (Tomm. D.) e corrisponderebbe al nostro abbruciari quando non l’usiamo attivamente. || Denota anco il dolore portato dal fuoco: abbruciare. || Por simil. tormentar che fa l’ulcera o l’infiammazione: martellare. || Cagionar quel dolore come fa il sale o aceto o simili su piaghe o scalfitti: frizzare. || Dar bruciore. || Consumare, impoverire. || Desiderare o amar ardentemente: abbruciare, bruciare. || Aver bisogno grande di danaro: abbruciare. || Met. abbruciaricci l’occhi: esser a cuore, calere. || Iperb. avere gran caldo: abbruciare. || abbruciari supra supra: abbruciacchiare. || Dicesi anche del pungere o mordere che fa il vino nel berlo: frizzare. || Il dar quel sapore forte come fa il pepe ecc. mordere. || abbruciari di frevi – d’amuri – di siti: ardere di febbre – d’amore – di sete.
Abbruciariddatu. add. Dicesi del frumento arrivato a maturità.
Abbruciateddu. add. dim. Abbruciatino. In alcune contrade usanlo pel semplice Abbruciatu.
Abbruciatina. s. f. Lo abbruciare: abbruciatina. (Fanf. Voc. d. u. Tosc. alla voce Participio).
Abbruciatizzu. add. Abbruciaticcio.
Abbruciatu. add. abbruciato, ecc. || Riseccamento di piante prodotto da brine: riarso. Sup. abbruciatissimu: abbruciatissimo.
Abbruciatura. s. f. La cosa abbruciata: abbruciatura.
Abbruciaturi –tura. verb. Chi o che abbrucia: abbruciatore –trice.
Abbruciuri. V. bruciuri.
Abbruscamentu. s. m. abbruciacchiamento, ecc.
Abbruscari. v. a. Leggermente abbruciare: abbruciacchiare. || Porre checchessia al fuoco sì che, senz’ardere, ne sia abbronzata: abbrustolire. || Bruciare sul terreno erbe secche per ingrassarlo: debbiare. || Metter alquanto alla fiamma gli uccelli spennati per tor via la peluria rimasta: abbrustiare. || v. rifl. pass. Divenir riarso e come bruciato: arsicciare. || Frizzare, scottare. || abbruscari lu pilu: spianar le costure, dar busse. ||sintirisi abbruscari lu pilu: sentirsi tocco in sul vivo. || Fig. Bastonare. P. pass. abbruscatu: abbruciacchiato. || Abbrustolito. || Arsicciato.
Abbruscateddu. add. dim. Un po’ abbruciacchiato, arsicciato. || Pel semplice abbruscatu.
Abbruscatina. s. f. Abbrustolita || Arsicciatura.
Abbruscatissimu. add. sup. Molto arsicciato.
Abbruscatizzu. add. Arsiccio, bruciaticcio.
Abbruscatu. s. m. La cosa arsicciata: arsicciatura. || Campo dove sian bruciate ristoppie: debbiato. || Specie di torrone che a Siena dicesi: cupata.
Abbrusciu. s. m. Così nel Catanese chiamano il vino nuovo.
Abbruscu. s. m. L’effetto dell’arsicciare: Arsicciatura. || fetu d’abbruscu: puzzo d’arsiccio o di bruciato; è anco odore di cosa untuosa accesa: leppo. || Fig. pericolo di busse.
Abbuccamentu. s. m. Tracollamento. || Chinamento. || Abboccamento, parlamento.
Abbuccari. v. intr. Cader fuori d’equilibrio: tracollare. || Detto di equilibrio di bilancia: traboccare. || Cader bocconi. || Lasciarsi impappinare. || rifl. Protendersi fuor d’equilibrio o sostegno, a pericolo di cascare: spenzolarsi. || v. a. Arrovesciar la estremità o vivagno di fazzoletto per cucirlo: orlare, rimboccare. || Rovesciare. || (Giambullari, nel senso di voltare in giù la bocca del vaso usò: abboccare) || Chinare. || Piegare. || fig. Far cascar morto: freddare. || v. n. Cascar morto: cascare. || Recip. Trovarsi con uno per trattare o parlare: abboccarsi.
Abbuccateddu. add. dim. Un po’ chinato, spenzolato. || Detto di vino: alquanto abboccato.
Abbuccatu. add. Tracollato. || Chinato. || Orlato, rimboccato. || Rovesciato. || Spenzolato. || Detto di vino abboccato, amabile al gusto. || Per ammudatu V.