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Circuncìdiri. v.a. Quel tagliar il prepuzio che facevan gli Ebrei a’ bambini: circoncidere, circuncidere.

Circuncisioni. s. f. Il circoncidere: circoncisione. || Dì in cui i cristiani festeggiano la memoria della circoncisione di G. C.: circoncisione.

Circuncisu. add. Circonciso. || met. Dicesi delle monete ritagliate: tosato.

Circundamentu o Circunnamentu. s. m. Il circondare: circondamento.

Circundari. v. a. Chiudere, stringer intorno: circondare. P. pass. circundatu: circondato.

Circundariali. add. Appartenente a circondario: circondariale.

Circundàriu e Circunnàriu. s. m. T. geog. Terre che stanno intorno ad un paese: circondario. || Oggi è una suddivisione delle provincie: circondario. Sotto il cacciato governo era quello che ora chiamasi Distretto.

Circunfirenza. s. f. Linea che termina il circolo: circonferenza. || Per sim. giro, circuito: circonferenza.

Circuni. s. m. accr. di circu: cerchione. || Quella lastra doppia di ferro che ponesi alle ruote per tenerle sode: cerchione. || T. vet. Rilevanze o cordoni più o meno grossi sopra la superficie dell’unghia del cavallo, che la circondano da un calcagno all’altro: cerchioni. || Cerchietto di oro per orecchine.

Circunlocuzioni. s. f. Circuito, giro di parole, perifrasi: circonlocuzione.

Circunnari. V. circundari, e seguenti.

Circuscrivimentu. s. m. Circonscrivimento.

Circuscriviri. v. a. Assegnar i termini, i limiti: circoscrivere, circonscrivere.

Circuscrizioni. s. f. Il circonscrivere: circoscrizione.

Circuspettamenti. avv. Con circospezione: circospettamente.

Circuspettu. add. Che guarda tutto intorno e si guarda: circospetto.

Circuspezioni. s. f. L’esser circospetto: circospezione.

Circustanti. add. Quegli che sta intorno: circostante. || Detto di edifizî, prossimi al sito in parola: circonvicino.

Circustanza. s. f. Qualità importante che accompagna il fatto, l’azione che la qualifica o l’aggrava ecc.: circostanza. || Particolarità, parti integranti però del fatto: circostanze. || truvarisi in circustanzi, aver bisogno: trovarsi in necessità. || Opportunità: circostanza.

Circustanziari. v. a. Riferire per filo e per segno in tutte le sue parti una cosa: circostanziare. P. pass. circustanziatu: circostanziato.

Ciricòcculu, Ciricoppulu. s. m. Voce di scherzo per dire la testa, il cervello: comprendonio.

Cirifogghiu. s. m. T. bot. Pianta che ha i frutti lucidi, ovato-appuntati, le ombrelle laterali sgambate: cerfuglio, cerfoglio. Scandix cerefolium L.

Cirifùsculu. s. m. Turbamento. || aviri li cirifùsculi, mostrar broncio, non aprirsi con alcuno, star cupo: star sopra di sè.

Cirimònia. s. f. Culto esteriore intorno alle cose attenenti a religione: cerimonia (Gozzi: cirimonia). || Onoranze reciproche, che si fan tra loro le persone civili: cerimonie. || Certa formalità che ha della finzione: cerimonia. || Quegli atti di regola che si fanno da’ magistrati, nelle azioni pubbliche: cerimonie. || mastru di cirimonii V. cirimunieri. || senza cirimonii, posto avv., familiarmente: senza convenevoli, senza complimenti, senza cerimonie.

Cirìmula. s. f. Lame di metallo, rotonde, forate, infilzate ed appiccate attorno a’ tammureddi V. e che rendon suono picchiandosi tra loro: girelline di lama. || Per sim. ogni cosa troppo schiacciata e sottile.

Cirimuledda, Cirimulicchia. s. f. dim. di cirimula: girelletta.

Cirimuneri. V. cirimunieri.

Cirimuniali. s. m. Libro dove son registrate le cerimonie: cerimoniale.

Cirimuniali. add. Conveniente o appartenente a cerimonia: cerimoniale.

Cirimuniata. s. f. Dimostrazione di civiltà, spesso con un poco di affettazione: formalità, chiaccherata.

Cirimuniedda. s. f. dim. di cirimonia.

Cirimunieri. s. m. Maestro di cerimonie: cerimoniere.

Cirimuniusamenti. avv. Con cerimonia: cerimoniosamente.

Cirimuniusu. add. Che usa con cerimonie: cerimonioso. || Che volentieri si presta: officioso, garbato. || Che fa finzioni di educazione secondo il galateo.

Cirinaru. s. m. Fabbricante di zolfanelli: zolfanellajo.

Cirineddu. s. m. dim. di cirinu.

Cirinu. s. m. Filo di bambagia coperto di cera, aggomitolato per la lunghezza, e serve ad accendere le lumiere o a far lume in andando per le scale ecc.: cerino, stoppino. || Fuscellini colla punta intrisa in materia accensibile: zolfanello, zolfino, fiammifero.

Cirituri. V. cidituri.

Ciriveddu. s. m. Massa di sostanza molle rinchiusa nel cranio: cervello, cerebro. || Intelletto, giudizio: cervello. || Detto ass. lo stesso che genio, e l’uomo che l’ha: cervello. || – ad ichisi, stravagante: cervello balzano. || – pirciatu, che ha una forte passione per persona o cosa: che ha il baco. || – d’àcula, pronto: elevato. || lammicarisi lu ciriveddu, met. affaticarsi a conoscere, a sapere: stillarsi, beccarsi o lambiccarsi il cervello. || omu senza ciriveddu, stordito: dissennato. || essiri in ciriveddu, essere presente a sè stesso: star in cervello. || nesciri li ciriveddi: impazzire, ammattire. E esser affaticato troppo intorno a checchessia: ammattire, ingrullire. || teniri ad unu in ciriveddu o mittiricci lu ciriveddu a partitu, farlo stare a segno: cavar il ruzzo dal capo, fare stare in cervello. || azzannari lu ciriveddu o ’mbarazzarilu o ’mbrugghiarilu, imbrogliarlo, aggirarlo con sofismi: far perdere il cervello. || nun passari ’na cosa pri lu ciriveddu, non pensarvi, non porvi mente: non passar pel capo. || turnari in ciriveddu, ritornar al buon sentiero: ricredersi, rientrar in sè. || partiri lu ciriveddu, met. patire gran travaglio d’animo, di mente per difficoltà, ostacoli ecc. a fare checchessia: uscir de’ gangheri. || fari partiri lu ciriveddu, far impazzare, far uscir da’ ganghe-