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NUOVO VOCABOLARIO
SICILIANO-ITALIANO
A
A. Prima lettera dell’alfabeto e delle vocali; è di genere feminile || Di l’A fina a la Z: dall’A alla Z; dal principio alla fine || Sta per l’accusativo p. e. io amu a Diu, invece di io amo Dio: non però direbbesi: io amu a la virtu’, per esservi l’articolo. Di tali accusativi, affatto del nostro dialetto, sonvi esempi in Villani: che avevano tradito e offeso a Papa Bonifazio: ma non è da invaghirsene. || Il volgo la scambia delle volte per la E, come: Abbreu per Ebbreu. || Spesso la s’aggiugne a’ verbi, i quali allora raddoppian la prima consonante, p. e. da rigurdari si fa arrigurdari. E rare volte invece la si toglie loro d’avanti, coma da abbajari si fa bajari.
A. prep. S’accoppia co’ verbi di moto e di stato. Unita all’articolo fa al masc. a lu, fem. a la e alle volte allu, alla; e nel Palermitano diventa ô al maschile p. e. daccillu ô patruni, ed a al femm. p. e. diccillu a patruna. || Sta per in, come anche l’usò Boccaccio. || Per da come l’usò Petrarca: riconobbila al volto. E in luogo di per.
A. art. f. Usato nel Palermitano per la.
Abbabbaniri. V. abbabbiri.
Abbabbasunatu. add. Sciocco: babbalèo.
Abbabbiri. v. intr. Divenir babbeo, stupido: stupidire, intontire. Empirsi di stupore: stupire. P. pass. abbabbutu: stupidito, intontito. || Stupito.
Abbacamentu. s. m. Scemamento. || Abbonacciamento.
Abbacantari. V. sbacantari. || abbacantarisi lu ciriveddu; scervellarsi: beccarsi il cervello.
Abbacari. v. intr. Ridursi a meno, diminuire: scemare, calmare. || Abbonacciare. P. pass. abbacatu: scemato, calmato. || Abbonacciato. (Gr. αβακῶ: ho quiete).
Abbacatamenti. avv. Scematamente.
Abbacateddu. add. dim. Scematino (così a Firenze). || In alcuni luoghi usanlo pel semplice abbacatu.
Abbacatissimu. add. sup. Scematissimo.
Abbaccalaratu. add. Malmesso in vestiti: sciamannato. || Che ha certa fiacchezza, cascaggine: dilombato. || Poco consistente: mencio, floscio.
Abbachïari. v. a. Far conti: abbacare. || Minutamente osservare. || abbachiari li carti: succhiellar le carte, guardarle tirandole su a poco a poco. || Burlare: berteggiare, dar la berta. || Menar in lungo: badare, badaluccare, indugiare. || Investigar l’animo altrui: spiare, dare intorno alle buche ad uno. || abbachiarisi ’na cosa: (Meli) mettercisi su. P. pass. abbachiatu: abbacato. || Succhiellato. ecc.
Abbachinu. s. m. Libretto da impararvi a far conti: abbachino.
Abbachista. s. m. Chi esercita l’arte di far conti, oggi malamente detto Contabile: abbachista.
Abbaciurru. V. paralumi (Fr. Abajour), ma impropriamente.
Abbacòtu. s. m. (Scob.) V. abbachista.
Àbbacu. s. m. L’arte di far conti: àbbaco. || La figura del numero: àbbaco. || T. arch. Tavola quadra, sporgente, sopra l’uovolo: abaco.
Abbàcu. s. m. Quiete, riposo, calma. || nun dari abbàcu: non dare requie, rispitto. || nun aviri abbàcu: non aver posa.
Abbadaluccatu. V. abbabbasunatu.
Abbadari. v. intr. Por cura: abbadare, badare. || cui fa assai e nun cci abbada, spenni assai e nun cogghi biada: chi assai semina e non custode, assai tribola e poco gode. P. pass. abbadatu: abbadato, badato.
Abbaddamentu. s. m. Infossamento, torcimento.
Abbaddari. v. intr. Dicesi delle travi di tetto, pavimento: infossarsi, arcuare, torcersi; come dire avvallarsi. || abbaddarisi li costi, ammaccarsele. || intr. pass. Ubbriacarsi: pigliar la cotta. P. pass. abbaddatu: infossato. || Cotto.
Abbaddateddu. add. dim. Un po’ infossato, torto, arcuato. || Mezzo ubbriaco: brullo.
Abbaddatissimu. add. sup. Tortissimo. || Cottissimo.
Abbaddatizzu. add. dim. Cotticcio.
Abbaddaturi. V. baddaturi.
Abbadduliari. V. abbadduttuliari.
Abbaddunamentu. s. m. Avvallamento.
Abbaddunari. v. intr. Abbassarsi il terreno a mo’ di valle: avvallare, allamare. P. pass. abbaddunatu: avvallato.
Abbadduttuliamentu. s. m. Abbatuffolamento, rabbatuffolamento.
Abbadduttuliari. v. a. Avvolgere scompigliatamente in fascio: abbatuffolare, rappallottolare. P. pass. abbadduttuliatu: abbatuffolato, rappallottolato.
Abbadduttuliata. s. f. Confuso azzuffamento, abbatuffolamento: abbaruffìo.
Abbadduttuliatedda. dim. Piccol abbaruffìo, buglione.
Abbadduttuliatuna. accr. Grand’abbaruffio: barabuffa.