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BUL — 134 — BUS


Burraschiari v. intr. Piovere e nevicare interrottamente.

Burrascuna s. f., Burrascuni s. m. Gran burrasca d’acqua, di vento: rovescio, procella.

Burrascusu. add. Che minaccia burrasche: burrascoso.

Burreddu. V. tavuluni. || Spezie di panno grosso e vile: burello .

Burriari. V. trizziari.

Burritta. V. birritta e derivati.

Burru. V. vurru. || burru manteca V. manteca.

Burruggiu. V. virruggiu.

Burruni. V. borru.

Burrusu. (Mal.) V. butirusu.

Bursa. s. f. Sacchetto di varia forma per usi diversi: borsa. V. vurza. || T. parr. Arnese di pelle raddoppiata a guisa di portafogli ad uso di tenervi ne’ vari scompartimenti i rasoi, le forbici, i pettini ecc.: borsa (Car. Voc. Met.).

Burtuliari. V. abbramari: mugghiare.

Burza. V. bursa e V. vurza.

Burzacchini. s. m. pl. Stivali o stivaletti, che sono calzati di cuojo per difendere le gambe dall’acqua e dal fango: borzacchini, bottaglie.

Burzadura. V. strummula. Così a Nicosia.

Burzanchinu. V. burzacchini.

Burzetta. s. f. dim. di burza: borsetta.

Burzicedda. V. vurzicedda.

Burzigghiu. V. vurzigghiu.

Burzitedda. V. vurzitedda.

Burzottu. V. vurzottu.

Busa. s. f. Gambo dello ampelodesmo V. ddisa. || Piccola e sottile verghetta di ferro per le calze: ferro da calze. || busa sfilata: smagliatura, una serie di maglie della calza scappate (Gior. la Sicilia).

Busacchini. V. burzacchini.

Busara. Dicesi di annata quando abbonda di ampelodesmo V. busa. E si usa nel Prov. annata busara ecc. V. annata.

Busaru. Aggiunto ad uomo, che raccoglie e vende i gambi dello ampelodesmo, che servono a far fiaccole.

Busata. s. f. La quantità di maglie tenute da un ferro di calza: ferrata, un ferro (così a Firenze). || Escremento bovino V. vusata o ’mmerdavusata.

Busatedda. dim. di busata.

Busca e Buscagghia. V. vusca. V. vuscagghia.

Buscami. V. vusca.

Buscari. V. vuscari. V. abbuscari.

Buschesu. (Scob.) V. buschignu. V. alpestri.

Buschignu. add. Di bosco, da bosco: boschereccio (A. V. ital. boschigno). || Detto ad uomo: burbero.

Buschittu. V. vuschittu.

Buschivu. add. T. agr. Aggiunto di terreno, e pieno di boschi o di macchie: boschivo.

Busciari. V. A. (Scob.) V. allisciari.

Busciu. V. vusciu.

Bùsciula. V. vusciula.

Busciularu. s. m. La pelle pendente da sotto il collo de’ buoi: giogaja. || La carnosità sotto al mento che hanno le persone grasse: pappagorgia. (Dal Fr. bouche: bocca).

Busciula e Buscia. V. gaddina tupputa.

Busculiari. V. attizzari nel primo significato.

Buscusu. V. astutu.

Busidda. s. f. dim. di busa. || a li tempi di li busiddi, modo scherzoso fatto sul Lat. temporibus illi, per dire in tempo passato.

Busillis. Parola indeclinabile, vale difficoltà, imbroglio ecc: busilli, busillis.

Busolu. V. buzzolu.

Bussica. V. vissica.

Bùssula. s. f. Arnese coperto di vetro entro cui vi è la rosa de’ venti, coll’ago calamitato bilicato sur un pernietto nel mezzo della rosa, e serve specialmente in marineria a indicar la tramontana: bussola. || perdiri la bussula: perder la bussola, non saper più che si fare. || Quel riparo di legname o d’altro, che si pone davanti agli usci quasi seconda imposta, per difendere dal freddo, o dalla vista di chi è fuori: bussola, usciale. || Uscio di camera elegantemente fatto e con ingegni ecc: bussola.

Bussulettu. s. m. Vasetto in cui scuotonsi i dadi giocando: bussoletto.

Bussulottu. s. m. T. ciarl. Strumento di metallo in forma di bicchiere, che serve a far giuochi di mano, ve n’ha pure di cristallo: bussolotto. || fari lu iocu di li bussulotti, usar artifizio per mostrar ciò che non è: cambiar le carte in mano, tergiversare.

Bùssulu. s. f. Vasetto di legno per raccorre i voti: bussolo. || Il mandar che si fa a partito per bussoli e ballotte: ballottazione.

Busticeddu, Bustinu. s. m. dim. di bustu: bustino.

Bustu. s. m. Petto, e talora tutto il corpo salvo testa, braccia e gambe: busto. || Tutto il corpo senza il capo: busto. || Quelle statue scolpite dal capo fino al petto: busto e mezzo busto. || Quella sorta di veste che armata di stecche copre e costringe il petto delle donne: busto, fascetta, bustina. || La parte dell’abito che copre la schiena, il petto ecc. colle maniche: busto, vita. || Prov. cui nni voli la testa e cui nni voli lu bustu, chi è da tanti perseguitato; s’usa anco per ischerzo. || cc’è stu bustu, modo prov. di chi impegna la propria abilità e attitudine. || a ssu bustu mittiti manu? non potersi dubitare dell’abilità del tale o tal altro in ciò che vorrà imprendere.

Busunagghia. s. f. Quella carne infima del tonno, e nerastra per sangue ristagnato, che tuttavia si puo mangiare: bozzimaglia (Mort.).

Busunata. s. f. Colpo o mazzo di fusti segati V. busuni. || Colpo di bolzone: bolzonata.

Busunettu. s. m. Strumento di ferro col quale s’incende, perchè in cima ha una pallottola a guisa di bottone, usato in chirurgia: bottone. || Uno strumento di rame da cucina a guisa di mezza palla vuota, con manico lungo: romajuolo. || Pietra più lunga della tistetta (Pasq.).

Busuni. s. m. Il fusto secco delle biade secate per similitudine del gambo dell’ampelodesmo busa. || È termine de’ fabbricatori. || Sorta di freccia con capocchia in cambio di punta, che si tirava con balestra grossa: bolzone. || nesciri a busuni, diconlo gli uccellatori quando l’uccello fugge dalle reti nel momento ch’esse stanno per chiudersi.

Busuniari. v. intr. Ferire, percuotere con bolzone: bolzonare.