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BAR — 115 — BAS


Bastuni, Bastaniari e tutti i derivati V. vastuni ecc.

Basulicò. V. basilicò.

Basusu. V. A. (Pasq. e D. B.). V. graziusu.

Basusulu. V. A. (Pasq. e D. B.). V. amurusu.

Batalaccu. add. Che dissipa, sciupa gli averi: sciupone.

Batavia. s. f. Specie di tela: batavia (An. Cat.).

Batìa. s. f. Stanza di monache: badia.

Batièdda. dim. di batia: badiuzza.

Batiòta. s. f. Che sta in badia: monaca. || Aggiunto di monaca: monacale.

Batissa. s. f. La monaca che presiede alle altre: badessa, abbadessa.

Batissatu. s. m. La dignità dell’abbadessa: badia. || La elezione formale dell’abbadessa.

Battàgghia e Battàglia. s. f. Gran combattimento fra eserciti o più gente: battaglia. || Assalto di ragioni da indurre alcuno a checchessia: battaglia. || Fig. Contrasto di pensieri, passioni: battaglia.

Battagghiari. v. a. Dar battaglie: battagliare.

Battagghiaturi. verb. Che battaglia: battagliatore.

Battagghiedda. s. f. dim. di battagghia: battaglietta.

Battagghieddu. s. m. dim. di battagghiu. || Nelle armi da fuoco quel ferretto che toccato fa scattare il fucile: grilletto, sottoscatto.

Battagghiu e Battagliu. s. m. Quel ferro attaccato dentro nella campana, che, quando è mosso battendo in essa la fa sonare: battaglio, batocchio.

Battagghiuni e Battagliuni. s. m. Numero di soldati ordinati: battaglione. || a battagghiuni: a torme, in quantità. || È anche accr. di battagghiu: battaglione.

Battareddu. s. m. T. mugn. Stecco di legno legato alla cassetta della tramoggia, che poggia coll’altra estremità sul coperchio della macina, dal cui girare riceve e comunica alla cassetta le scosse che fanno cadere il grano: nottola della cassetta. (Car. Voc. Met.).

Battarìa. s. f. Quantità di cannoni determinata con uomini e attrezzi: batteria. || Per rumore, strepito. || Rumore di grida, discordanti, forti: schiamazzo. || T. de’ razzai. Sparo di molti fuochi artificiali tutti a un tempo: gazzarra. || Rumore che fanno diversi suoni insieme confusi: frastuono. || fari battaria: far susurro, far bisbiglio. Significa anche sgridare: far un rivellino. || fari battaria d’una cosa: farne un puzzo, far romore, inquietarsi, mormorarsi forte. || battaria di cucina, utensili da cucina: stoviglie. (Fr. batterie).

Battariùsu. add. Che facilmente e per nulla fa romore: abbajone, sussurrone, brontolone.

Battellu e Batteddu. s. m. Piccolo navilio, che sta legato a un grande, pei bisogni: battello.

Battenti. s. m. Quella parte dell’imposta d’uscio o altro che batte nello stipite o architrave ecc. o nell’altra parte dell’imposta quando si serra: battitojo, battente.

Battiari. V. vattiari.

Batticiancu. s. m. Stanga o asse che si mette tra un cavallo e l’altro, attaccato da una parte alla greppia e dall’altra al colonnino: battifianco.

Batticori. s. m. Palpitazione di cuore per eccessiva paura, e pigliasi anche per l’istessa paura: batticuore. || Ninnolo che si porta al collo: batticuore.

Batticùlu. s. m. Sorta di vela nelle navi e nelle fregate, la quale ha quasi la forma di una bonnetta di gabbia: batticulo. (Zan. Voc. Met.). || pigghiari a batticulu: schernire, dar la soja.

Battifrunti. s. m. Parte della briglia che dal sovracapo vien fino al frontino e batte lungo la fronte: savigné (a Firenze).

Battilana. V. linaloru.

Battilingua. s. f. T. bot. Pianta che serpeggia nel suolo e s’attacca a ciò che tocca: aparine. Galium aparine L.

Battilocchi. s. f. Spezie di cuffia: battilocchio.

Battiloru. s. m. Colui che riduce l’oro in lamina o foglia per lavorarlo: battiloro.

Battimanu. s. m. Applausi che si fanno battendo le mani: battimano.

Battimentu. s. m. Il battere: battimento. || Le finte zuffe teatrali: schermaglia. || Un particolar artifizio che usan i razzai per imitare la moschetteria.

Bàttiri. v. a. Dar busse, percosse: battere. || battiri a la porta: picchiare. || lu suli batti a una banna: il sole batte in un luogo, ci dà, colpisce. || battiri li manu: batter le mani, applaudire. || battiri lu tempu, in musica: batter il tempo. || a battiri giustu: ad azzeccarvi, esattamente. || ’ntra un battiri d’occhi: in un batter d’occhi, in un batti baleno, in un istante. || battirisilla: battersela, svignarsela. || Il picchiare che fa il legatore ciascuna mano di fogli col martello: battere. || battiri l’ali: batter l’ali, volare. || battiri sempri ’na cosa, ovvero batti martinu sutta lu piru o sutta lu pedi di piru: e dagli o dagli, picchia e martella, insistere non cessar di ripetere le cose dette o fatte. || battiri la ritirata: batter la ritirata, ritirarsi i soldati; e si usa anco del ritrarsi da un impegno. || battiri munita: batter moneta, coniarla. || Rintuzzare, persuadere: p. e. tantu battivi fina chi dissi sì: dagli, picchia e mena finchè disse sì. || jiri pri battiri ed essiri battutu o cui va pri battiri iddu è battutu: tal si pensa scaldare che s’arde. (Bonagg. Urbicianni), far come i pifferi di montagna che andarono per suonare e furono suonati; avvenir al contrario del come uno si era prefisso. || T. di giuoco e specialmente del Tresette. Far segno di buttar la migliore: picchiare. || battiri sempri ’na strata: batter sempre una strada, far sempre quella strada. || battiri li matarazza: sprimacciarle. || T. magn. Batter il ferro caldo sull’incudine: mazzicare, massellare. P. pres. battenti: battente. P. pass. battutu: battuto. || Picchiato. || Mazzicato, massellato.

Battisimali. add. Di battesimo: battesimale.

Battìsimu. s. m. Il primo de’ sette sacramenti: battesimo. || Per fronte, cerebro o il capo, modo basso. || dari a sentiri lu battisimu: aver opinione, pensare, opinare. || scattari l’arma e lu battisimu (Meli): tirar le cuoja, dilefiare, crepare, morire.

Battisòggira. s. f. T. bot. Genere di pianta che ha il fiore cilestre cupo: ciano o fior d’aliso.

Battista. s. e add. Specie di tela di lino finissima: batista, battista.