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VAS | — 1077 — | VAU |
Vastasu. s. m. Quegli che porta pesi addosso, per prezzo: facchino, bastagio. || Uomo dell’infima plebe: bècero. || Trave grossa, V. burduni. || Uomo di piazza, plebeo e rotto nei modi: piazzino, piazzajuolo. || Prov. a bonu vastasu nun manca saccu, chi è buono nella professione non istà senza gli arnesi necessari: a buon cavaliero non manca lancia (Dal Gr. βαστάζω).
Vastasu. add. Vile, abietto: facchino. || Incivile, villano, ineducato.
Vastasunazzu, pegg. di vastasuni.
Vastasuni. accr. di vastasu. || Porcaccione.
Vastedda. V. guastedda.
Vastità. s. f. L’esser vasto, grandezza: vastità.
Vastiuni. V. bastiuni.
Vastu. add. Grande in volume o in superficie: vasto. Sup. vastissimu: vastissimo. || Per guastu V.
Vastunaca. s. f. T. bot. Pianta di cui la radice, spesso rossa, è buona a mangiarsi anco cruda; ha i fiori gialli: pastinaca. Pastinaca sativa L.
Vastunachedda. dim. di vastunaca. || Pastinaca selvaggia. Daucus carota sylvestris.
Vastunata. s. f. Colpo di bastone, o eziandio con sola mano: bastonata. || Danno: batosta. || vastunati d’orvu, sode e senza riguardo: bastonate da ciechi. E fig. frode, offesa: coperchiella. || corna e vastunati cu’ l’havi si li porta, è chiaro.
Vastunatedda. dim. Bastonatina, bastonatella (Batacchi).
Vastunatuna. accr. di vastunata.
Vastunazzu. pegg. di vastuni: bastonaccio.
Vastuncinu. dim. Bastone fino da portarsi in mano nell’andare a spasso: giannetta, mazzettina.
Vastuneddu. dim. di vastuni: bastoncino, bastoncello. || Mazzetta. || Prov. vastuneddu nsigna garzuneddu, massima da gesuiti, quando invece la civiltà insegna che l’educazione si dà colle buone per non intristire il cuore del giovane.
Vastuni. s. m. Fusto o ramo d’albero rimondato lungo e largo quanto la mano possa adoperarlo: bastone. || Quello più gentile che si porta in mano andando a spasso: mazza. || Quella bacchetta che per segno di autorità si dà ai generali, ai governatori ecc. (acciocchè si provi meglio, secondo il concetto medioevale monarchico, come i popoli sieno gregge): bastone. || met. Aiuto, appoggio, sostegno: bastone. || Uno dei quattro semi delle carte da giuoco: bastone. || – di scupa: manico della granata. || E dicesi a uomo secco molto: allampanato. O di chi non è per nulla ascoltato, a cui non vien data retta. || – di li riti: gli staggi. || – di picuraru: pedo. || agghiuttirisi lu vastuni di scupa, si dice di chi va troppo impettito: mangiarsi la minestra di fusi. || essiri lu vastuni di la vicchiaja d’unu, aiutarlo nella vecchiaia: esser il bastone della vecchiaia di uno. || cu lu vastuni si caccia lu sceccu, cu lu puntuni lu voi, e lu mulu cu la virga, cu lu spruni lu cavaddu, e bisogna aggiungervi, e l’uomo coll’istruzione. || a lu cavaddu la virga e spiruni, ed a li figghi un bonu vastuni, s’usa fig. per dire: chi ama bene, gastiga bene.
Vastuniari. v. a. Percuotere con bastone: bastonare. P. pass. vastuniatu: bastonato.
Vastuniata. s. f. Il bastonare: bastonamento, bastonatura.
Vastuniatedda. dim. di vastuniata.
Vasu. s. m. Nome generale di tutti gli arnesi fatti a fine di ricevere o ritenere in sè checchessia: vaso. || met. Dicesi di cosa che ne contenga in sè delle altre: vaso. || Di chiesa, teatro, e simili, tutta la grandezza interna: vaso. || Per modestia il sesso: vaso. || Quello pe’ fiori, messo per ornamento in checchessia: vaso. || – di contumelia, il cantero. || Quello dove gli speziali tengono ingredienti: vaso. || vasi, diconsi le vene, le arteri e tutti i canaletti che contengono i liquori nutritizii del corpo, e così delle piante: vasi. || vasu, il baciare: bàcio.
Vasuneddu. dim. di vasuni: baciozzo. || Vaso di mediocre grandezza: vasotto.
Vasuni. V. vasatuna. || Vaso grande: vasone. || a vasuni, posto avv. soavemente baciandosi.
Vasusulu. add. (Pasq. e D. B.). Vezzosetto.
Vasuzzu. vezz. di vasu per bacio: bacino, baciucchio.
Vaticìniu. s. f. Profezia, predizione: vaticìnio.
’Vatta. V. ovatta.
Vattaleddu. dim. di vattali: rigagnoletto. || Porchetto.
Vattali. s. m. Quel solco fra le porche, per irrigare: rigàgnolo. || Acqua raunata per le strade: pozza. || Quel rialzo tra solco e solco dove si seminan cipolle, agli ecc.: porca (Pasq. dice da vattiri o battiri, perchè la terra si rincalza ai lati per far le porche).
Vattaluni. accr. di vattali.
Vattenti. V. battenti.
Vattiari. v. a. Dar il battesimo: battezzare. || Porre e dare il nome: battezzare. || Esser compare e comare, tener a battesimo: battezzare. Detto del vino, adacquarlo: battezzar il vino. || Per fugattiari, e per battiri, e per battiri V. P. pass. vattiatu: battezzato.
Vattiateddu. dim. di vattiatu.
Vatticiancu. V. batticiancu.
Vatticori. V. batticori.
Vatticoscia. s. m. Sorta di pugnale grande che si porta come una spada a fianco.
Vattilocchi. V. battilocchi.
Vattilucchiara. s. f. Chi fa le scuffie dette battilocchi.
Vattiri. V. bàttiri. V. vastuniari. P. pass. vattutu.
Vattitina. V. battitina.
Vattitura. V. battitura.
Vattituri. s. m. Parte dell’imposta di usci o finestre che batte nell’arcotrave, nello stipite, o nell’altra parte dell’imposta: battitoio.
Vattìu. s. m. Il battezzare, battesimo: battezzamento. E la pompa e liberalità con cui si celebra.
Vattuliari. v. a. Parrebbe un frequentativo di battere. Tagliar le canne per palar le vigne: stroncare. || V. sbattuliari. P. pass. vattuliatu: stroncato.
Vattuliaturi. verb. m. Colui che tronca le canne per palare le vigne.
Vàusa. s. f. V. vausu. || T. zool. Pesce buono da mangiarsi, scuro, di forma piatta, abita in tane.