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TRI — 1049 — TRO


Trisaureri. V. tesoreri (A. V. ital. tesauriere).

Trisauru. V. tesoru (Vicino al Fr. trésor, e all’ital. antico tesauro).

Trisca. s. f. Compagnia, conversazione di scherzo e di piacere: tresca. || Intrigo, raggiro amoroso: tresca.

Triscari. v. intr. Scherzare lascivamente: trescare.

Triscata, V. scialata.

Trischïari. v. intr. Lo scherzare che fanno i fanciulli nell’acqua, o il bagnarsi e nuotare degli uccelli acquatici nelle vasche o nella piova.

Triscia. s. f. Cesto d’alga attaccato ancora al fondo del mare.

Trisilliari. V. trillari (An. M.).

Trisoru. V. tesoru (Fr. trésor). A Noto.

Trispi. V. trispitu. A Piazza.

Trispiteddu. dim. di trispitu.

Trispitu. s. m. Arnese di ferro o di legno che serve a sostenere le tavole da letto: trèspolo, cavalletto, trespito.

Trissetti. s. m. Giuoco a carte che si fa in quattro: tresette, tressette. || – a chiamari: calabresella. || – a pizzicari: cresc’in mano. || carti di trissetti, quelle carte che fanno punti: stilli.

Tristizza. s. f. Maninconia, sconsolazione: tristezza.

Tristu. add. Mesto, malinconoso, dolente: triste. || Cattivo: tristo. || Corrotto, puzzolente, disgustoso: tristo. || V. in friscu un Prov. || cu’ è tristu giudica chi tutti su’ com’iddu, è proprio così. || iri di tristu a pocu bonu: cascar dalla padella nella brace. || cu’ pirduna a li tristi, noci a li boni: chi perdona ai tristi nuoce ai buoni.

Trisullina. s. f. (Biundi). Civettuola, pettegola.

Tritari. v. a. Ridurre in minutissime particelle: tritare. P pass. tritatu: tritato (Mort.).

Tritatura. s. f. Il tritare: tritatura.

Tritavu. s. m. Il padre del bisavu.

Tritu. add. Tritato: trito. || Comune, ordinario, risaputo, conosciuto: trito. Sup. tritissimu: tritissimo.

Tritumi. s. m. Aggregato di cose trite: tritume.

Trituni. s. m. T. st. nat. Chiocciola turbinata, con un’apertura, nella quale soffiando si manda un suono acuto: buccina.

Triunfali. add. Di o da trionfo: trionfale. || arcu triunfali, edifizio ad arco innalzato ad onore: arco trionfale. || carru triunfali, carro adorno che si usa in certe feste in memoria di qualche cosa: carro trionfale. || V. triunfu al § 3.

Triunfalmenti. avv. In modo trionfale: trionfalmente.

Triunfanti. add. Che trionfa: trionfante.

Triunfari. v. intr. Restar vittorioso: trionfare, triunfare. || Godere, festeggiare: trionfare. || att. Far festa, far onore a uno. P. pass. triunfatu: trionfato.

Triunfaturi –trici. verb. Chi o che trionfa: trionfatore –trice.

Triunfu. s. m. Pompa e festa pubblica che si faceva una volta in Roma in onore de’ capitani che ritornavano vincitori: trionfo, triunfo. || – di tavula, quelle statue o gruppi di zucchero o simile con altri abbellimenti, che si pongono sulla tavola del convito: trionfo, trionfi da tavola. || Arnese composto di più candelieri sopra uno stesso piede, o un candeliere a più fusti: candelabro. || Adornamento di verdura che si mette attorno ad archi o altri luoghi dove si fa festa: festone. || purtari ’n triunfu, dare il trionfo, fare festa ad onore di chicchessia: portare in trionfo.

Triunviratu. s. m. Principato o magistrato di tre: triunvirato. || Per sim. Tre persone unite a far checchessia: triumvirato.

Triùnviru. s. m. Uno de tre del triunvirato: triùnviro (Mort).

Triviali. add. Ordinario, da trivio, basso: triviale. Sup. trivialissimu: trivialissimo.

Trivialità. s. m. Qualità di ciò che è triviale: trivialità.

Trivialmenti. avv. In modo triviale: trivialmente.

Trivialuni. accr. di triviali.

Trìviu. s. m. Luogo dove rispondono tre vie: trivio.

Trivuliari. v. intr. Soffrire avere grandi sventure: o grandi malori: tribolare. || Piangere alquanto: piagnucolare. || Prov. megghiu picca godìri ca assai trivuliari, meglio poco godere, che assai soffrire.

Trivuliatu. add. Pien di guai: tribolato.

Trìvulu. s. m. Tribolazione: trìbolo. || – vattutu, dicesi di persona piangolosa: piagnucolone. E di cosa lunga e incresciosa: tiritera, lungagnata. || jittari lu trivulu, dolersi, rammaricarsi: fare rammarichìo. || Per modo di ripieno, dicesi p. e., chi trivulu hai?: che diamine tu hai? e simili. || vui sapiti lu vostru trivulu, e io sacciu lu mio, modo prov. che si dice anche: ognunu sapi lu trivulu so, ognuno è conscio de’ propri mali. || Prov. trivulu cumuni è menzu gàudiu, l’aver molti compagni di sventura lenisce il dolore: mal comune è mezzo gaudio. || trivulu pri trivulu mi tegnu a mè maritu ch’è diavulu, fra due mali piglio quello minore, fra due tristi scelgo quello che mi è consanguineo come minor male.

Trivulusu. add. Pieno di tribolazioni: triboloso. || Lamentevole: quèrulo.

Trizza. s. f. Tutto quella che è intrecciato insieme, specialmente i capelli: treccia, trezza (poco usato). || Laccio piatto, intrecciato da servire per qualsiasi uso. V. anco trizzetta. || Cuscinetto sotto le pentole per non romperle. || T. mar. Cavo che serve a issare e ad ammainare un pennone, una vela, una bandiera: drizza (Car. Voc. Met.). || – d’agghi, di cipuddi ecc.: resta di agli, di cipolli ecc. || – di ficu: filza o resta di fichi.

Trizzalori. s. m. pl. Pietre che si pongon sulle tegole perchè il vento non le porti via.

Trizzaloru. s. m. T. mar. Parte superiore in alcune vele, destinata ad essere ripiegata e serrata contro il pennone, mediante una fila di gaschette o di mataffioni: terzaruolo, terzeruolo (Car. Voc. Met.).

Trizzata. s. f. Un terzo della giornata.

Trizzedda. dim. di trizza: treccetta. || V. puntina. || Ornamento che si cuce attorno a polsini: manichino (Tumminello).