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TRE | — 1046 — | TRI |
Trèmula. s. f. Terreno molle e fangoso che nonregge al piede e sfonda: fitta, cuora, aggallato (Pal. Voc. Met.). || Qualunque terra molle e fangosa lasciata da’ fiumi o simile, quando dopo le piene si ritirano: belletta. || Terreno che sembra avere la superficie soda, ma che nello interno è molle per modo che chi vi passa sopra pericola sfondare: frana. || T. zool. Pesce V. torpedini: torpèdine, trèmola.
Trèmulu. add. Tremolante: trèmolo. || Per trimulizzu V.
Trenta. s. m. e add. Nome numerale che contiene tre decine: trenta. || unni trenta, trentunu, modo di esprimere la poco importanza d’ un piccolo divario; vale pure trascuranza non di grave conseguenza.
Trentaduèsimu. add. Nome numerale ordinativo: trentaduesimo. || ’n trentaduesimu, dicon i librai d’un certo sesto dei libri: in trentaduesimo.
Trentadui. s. m. e add. Nome numerale che contiene tre decine e due unità: trentadue.
Trentamila. s. m. e add. Nome numerale che contiene trenta migliaja: trentamila.
Trentènniu. s. m. Corso di trent’anni: trentennio.
Trentèsimu. add. Nome numerale ordinativo di trenta: trentesimo.
Trentunu. s. m. Nome numerale: trentuno. || Spezie di giuoco a carte, nel quale chi accozza punti 31 vince: trentuno.
Trenu. s. m. Seguito, equipaggio: treno. || Specialmente quello dell’artiglieria, de’ carri e simili pel trasporto degli attrezzi militari: treno.
Tressu. s. m. T. tip. Traverso inferiore del torchio dove posano le testate delle guide: mozzo inferiore (z dolce).
Treu. s. m. Sorta di vela ritonda di naviglio. || Per melilotu. || curriri cu treu: correr fortuna o burrasca.
Treva. V. tregua (Latini ha: trieva).
Trèvani. V. tenebri.
Trezi. Per tredici. A Nicosia (Fr. treize).
Tri. s. m. e add. Nome numerale di tre unità: tre.
Trìa. Ordigno da pastai col quale si fa una qualità di vermicelli; la pasta fabbricata con tale strumento. || – fina, pasta più fina: sopracapellini. || – bastarda, più grossa: spillone, agone (Perez).
Trìaca. s. f. Medicamento composto di moltissime sostanze, contro il veleno: teriaca, triaca. || fig. fari la triaca, concepire grandissima paura: far il cul lappe lappe. Si dice similmente: iri la triaca causi causi.
Triacali. add. Di o da triaca: triacale. || acqua triacali, acqua distillata medicinale di virtù vermifuga: acqua triacale.
Trìadi. s. f. Trinità: triade.
Trianedda. s. f. Sega grande che si maneggia da più operai: segone.
Triangulari. add. Di tre angoli: triangolare.
Triangulicchiu. dim. di triangulu: triangoletto.
Triàngulu. s. m. Figura di tre angoli: triàngolo. || Quel candelliere dove si collocano le quindici candele nel tempo della settimana santa: saetta. || Sorta di lima triangolare: triangolo, lima a triangolo.
Tribbona. s. f. Macchinetta a guisa di una cupola, corona, o altro, sostenuta da colonnette a pilastri, che soprapponesi nella parte superiore dell’altare.
Tribbordu. s. m. T. mar. Il bordo destro della nave: tribordo.
Tribboru. V. trippodu (Macaluso-Storaci).
Tribboti. s. m. Vite che fa tre volte l’anno uva, e l’uva stessa, la quale è nera e di grossi chicchi: uva di tre volte.
Tribbotu. V. trippodu.
Tribbù. s. f. Una delle parti in cui anticamente si dividevano, ed oggi si dividono, presso i barbari le nazioni, le città: tribù.
Tribbulanti. add. Che tribola: tribolante.
Tribbulari. v. a. Affliggere, travagliare, molestare: tribolare. || rifl. a. tribbularisi: tribolarsi. P. pass. tribbulatu: tribolato.
Tribbulateddu. dim. di tribbulatu.
Tribbulazzioni. s. f. Afflizione, travaglio, molestia: tribolazione. || Prov. la tribbulazioni è spiruni pri fari beni, è chiaro.
Tribbulazziunedda. dim. Tribolazioncella.
Tribbuna. s. f. La parte principale degli edifizi sacri, o di altre fabbriche insigni: tribuna. || Quel luogo dove si arringa al pubblico: tribuna.
Tribbunali. s. m. Luogo dove riseggono i giudici a render ragione: tribunale. || I ministri ed esecutori stessi: il tribunale. || – di Diu, fig., la divina giustizia: il tribunale di Dio.
Tribbunatu. s. m. Magistrato della repubblica romana: tribunato.
Tribbunedda . dim. di tribbuna : tribunetta .
Tribunìzziu. add. Appartenente a tribuno: tribunizio.
Tribbunu. s. m. Che ha il grado o l’officio del tribunato: tribuno.
Tribbutari. v. a. Dar tributo, rendere omaggio: tributare. P. pres. tribbutanti: tributante.
Tribbutàriu. add. Obbligato a pagar tributo: tributàrio.
Tribbutu. s. m. Censo che si paga dal vassallo, dal suddito al signore, allo Stato: tributo.
Tric. V. tricchi.
Tricazzu. V. trivulu. || chi tricazzi hai? (Pasq. dice dal Lat. tricae arum: imbroglio).
Triccentista. add. Autore del trecento: trecentista.
Triccentu. s. m. e add. Nome numerale di tre centinaia: trecento.
Tricchi. Nella frase nta tricchi e barracchi, computando ogni cosa, fra una cosa e l’altra: tra ùgioli e barùgioli. Vale anche frattanto, nel mentre.
Trìcchiti. Voce imitativa di certi suoni o rumori: tricche tracche.
Tricchi-tracchi. s. m. Pezzo di carta avvolta e legata, con entro della polvere, si spara per gioja: salterello (Da tricche-tracche, voce onomatopeica del rumore).
Triddu. s. m. Voglia intensa, desìo: ùzzolo, frègola. || Costume abituale di ruzzare, celiare: prurito. || triddu triddu, inopinatamente, inconsideratamente.
Triddinari. V. tirdinari.
Tridenti. s. m. Ferro con tre rebbi: tridente, raffio, forcone.
Tridicèsimu. s. m. Nome numerale ordinativo di tredici: tredicèsimo.
Trìdici. s. m. e add. Nome numerale di una decina e tre unità: trèdici. || e tridici, modo