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TER | — 1024 — | TES |
terra chi lu so patruni nun vidl, e sta ’m putiri di viddani, guai al podere, se il padrone non vi bada: tristo quel podere, che il suo signor non vede. || terra, sutta terra, bisogna scegliere la terra non sulle vette, ma basso. || cu havi terra havi guerra, perchè chi non ne ha non teme di averne presa: chi ha terra ha guerra, accenna pure alle cure che essa vuole. || tantu vali la terra, quantu l’omu chi la cultiva, dunque il braccio non è inferiore al capitale? perchè allora il capitale deve comandare e signoreggiare al lavoro. || terra caura nun fa fretta, terra calda non fa sollecitudine. || non ogni terra produci ogni cosa, è chiaro. || la terra fa lavuri, l’annata ’nn havi l’onuri, uno lavora, altri lustra. || a bona terra chianta la vigna, di bona matri pigghia la figghia, ed avrai buon frutto: di buona terra to’ la vigna, di buona madre to’ la figlia. || a terra va cu’ troppu autu acchiana: chi troppo sale dà maggior percossa. || cu po ghiri (jiri) pri terra nun vaja pri mari: quando tu puoi ire per la piana, non cercar l’erta nè la scesa. || a terra comu vai usa comu trovi, V. paisi chi vai ecc. || a terra di baruni un pagghiaru e tri cirvuni, ovvero a terra di signuri nun ci mettiri nè petra ne cantuni, entrambo accennano alla infelice condizione dell’uomo vassallo in quegli scellerati tempi del jus foederis. || terra a parmu, e rocca ad ugnu, la terra cambia ogni palmo, la rocca ogni millimetro.
Terrapianari. v. intr. Far terrapieni: terrapienare. P. pass. terrapianatu: terrapienato.
Terrapienu. s. m. Elevazione di terra che si fa nelle fortificazioni: terrapieno.
Terràquiu. add. Si dice del globo nostro, che ha terra ed acqua: terràcqueo.
Terrazzu. V. tirrazzu.
Terremotu. s. m. Violento scotimento della terra: tremuoto, terremoto. || fig. Spavento, scompiglio.
Terrenamenti. avv. Secondo la terra o il mondo: terrenamente.
Terrenu. s. m. La terra, e propriamente quella che si coltiva: terreno. || Territorio: terreno. || L’appartamento della casa, che è più vicino alla terra, o in terra stessa: terreno. || mancari lu tirrenu di sutta, mancar il necessario: mancar il terreno sotto i piedi. || a tirrenu virgini, fig. a caso vergine, ignorando le circostanze che dovrebbero conoscersi per pigliar un partito, senza prevenzione o avviso di una cosa: a prima giunta, a primo acchito. || V. terra.
Terrestri. add. Di terra, terreno: terrestre. || globbu terrestri, il mappamondo emisferico: globo terrestre.
Tèrreu. add. Che ha qualità di terra: tèrreo.
Terribbili. add. Che apporta terrore: terribile. || Maraviglioso: terribile. Sup. terribbilissimu: terribilissimo.
Terribbilissimamenti. avv. sup. Terribilissimamente.
Terribbilità. s. f. Qualità di ciò che è terribile: terribilità.
Terribbilmenti. avv. Con terrore: terribilmente.
Territoriali. add. Di o da territorio: territoriale.
Territòriu. s. m. Estensione di dominio e di giurisdizione: territòrio.
Terruri. s. m. Spavento, paura grande: terrore.
Terrurìsimu. s. m. Terrore. || Il terrore che nei grandi rivolgimenti spargesi, come sistema di governo.
Tersu. add. Da tergere: terso.
Terza. s. f. Una delle ore canoniche: terza. || Il tempo in cui si canta terza: terza. || T. mus. Intervallo di tre gradi, elemento dell’armonia: terza (Mort.).
Terzavu. s. m. Il padre dell’arcavolo (bisavulu). Il terzavo italiano sarebbe il nostro bisavulu.
Terzettu. s. m. Componimento in terza rima; la parte di capitolo, sonetto ecc. composto di tre versi: terzetto. || T. mus. Cantata a tre voci: terzetto. || Sorta d’arme da fuoco simile alla pistola: terzetta.
Terzina. V. terzettu al § 1.
Terzisatu. V. intircisatu.
Terzu. s. m. Una delle tre parti d’un tutto: terzo. || Parti laterali del ferro da cavallo. || La terza parte dell’unità di misura di capacità, o di lunghezza. || essiri riduttu un terzu comu lu vinu cottu, il diminuirsi delle cose; lo smagrire, detto di persona. || fari ’na cosa, un jocu ’n terzu si dice di qualunque operazione dove intervengano tre: far una cosa, un giuoco ecc. in terzo. || Prov. tra du’ litiganti lu terzu godi: fra due litiganti il terzo gode. || i terzi, tutte le persone in generale che hanno che fare in un affare, in una data impresa: i terzi.
Terzu. add. Nome numerale ordinativo, che seguita dopo il secondo: terzo. || terza persuna, quella che s’interpone fra le due parti che trattano: terza persona. || Prov. a la terza si libbira, presa la figura dall’asta pubblica; non bisogna ripetere più volte una cosa, non bisogna mettersi a pericolo un’altra volta, e simile: alle tre si dà il cavallo.
Terzuggènitu. s. m. Il terzo nato: terzogenito.
Tèschiu. s. m. Il cranio, l’ossatura del capo spiccato dal busto: tèschio.
Tesi. s. f. Verità che richiede essere dimostrata: tesi.
Tesoreri. s. m. Custode di un tesoro: tesoriere, tesoriero.
Tesorerìa. s. f. Luogo dove si tien il tesoro; officina del tesoriere: tesoreria.
Tesorettu. dim. di tesoro: tesoretto.
Tesorizzari. v. intr. Ammassar tesori, riporre nel tesoro: tesorizzare, tesaurizzare.
Tesoru. s. m. Conserva di oro, di argento, di gioie, o altre cose preziose: tesoro. || met. Raunata o conserva di qualsiasi cosa di pregio: tesoro. || Persona grandemente amata: tesoro. || Oggetto di molto pregio: tesoro. || Depositi di ricchezze che a volte si rinvengono, o di cui si sia perduta memoria, quindi senza padrone: tesoro.
Tèssiri. v. a. Comporre la tela: tèssere. || Comporre checchessia a guisa di un tessuto: tessere. || met. Comporre, compilare, macchinare: tessere. || tessiri lu mari, ’na strata, e simile, girarli, scorrerli in varie direzioni: tessere il mare ecc.