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Arrizzugnari. v. intr. Far grinze: raggrinzare. P. pass. arrizzugnatu: raggrinzato.

Arrizzulari. v. a. Ridurre in forma di riccio: arricciolare.

Arrobba-cori. s. m. Dicesi per vezzo, colui o colei che si fa amare da tutti: rubacuori.

Arrobba-gadduzzi. s. m. Detto per ispregio a uomo mal in arnese e vagabondo: gallinajo, gironajo.

Arrogantazzu e Arrugantazzu. add. spreg. Arrogantaccio.

Arrogantementi e Arrugantimenti. avv. Con arroganza: arrogantemente.

Arroganti e Arruganti. add. Che ha arroganza: arrogante. Sup. arrogantissimu: arrogantissimo.

Arrogantissimamenti e Arrugantissimamenti. avv. sup. Arrogantissimamente.

Arrogantuzzu e Arrugantuzzu. add. dim. Arrogantuccio, arrogantuzzo.

Arroganza e Arruganza. s. f. Opinione del proprio merito più arditamente dimostrata che la presunzione, o desiderio sfacciato di cosa che vada oltre il proprio merito: arroganza.

Arrogari. v. a. e rifl. a. Attribuire arrogantemente: arrogare. P pass. arrogatu: arrogato.

Arrosti. (D. B.) s. pl. Castagne arrostite: bruciate. V. munnalori.

Arrozzula-baddi. V. scravagghiu.

Arrubbamentu. s. m. Rubamento.

Arrubbari. v. a. Tôrre o appropriare a sè cose altrui o con inganno o con violenza: rubare. || Far sue anco opere od invenzioni altrui: rubare (A. V. ital. arrubare). || Prov. cu’ arrobba fa un piccatu, cu’ è arrubbatu nni fa centu: chi ruba pecca uno, e chi è rubato pecca cento. || cu’ arrobba havi robba: chi lavora fa la gobba e chi ruba fa la robba. || cu’ arrobba pri autru è ’mpisu pri sè stissu: chi ruba per altri è impiccato per sè. || cu nun sapi arrubbari nun vaja a tunniri: chi è pigro nelle mani non vada al tinello, chi non sa fare non può guadagnare. || arrubbari di putenza: rubar di violenza. P. pass. arrubbatu: rubato.

Arrubbatina. s. f. Il rubare: ruba, rubamento, ruberìa, furto.

Arrubbaturi –tura. verb. Chi o che ruba: rubatore –trice.

Arruccari. v. intr. Divenir pietra, o come pietra o rocca: impietrare, impietrire. || Far quella roccia come l’acqua nell’interno dei doccioni: grommare. || Porre la materia da filare in sulla conocchia: arroccare. || Nel giuoco degli scacchi, il coprir il re mettendolo nel sito della torre: arroccare. || In senso att. lanciar una cosa su qualche altura che resti ferma e non cada. || E per sim. ma in senso intr. rimaner in un luogo mentre si è attesi in un altro. P. pass. arruccatu: impietrito. || Grommato. || Arroccato.

Arrucchiari. v. a. Unir insieme, avvolgere: arrocchiare. || intr. pass. Adunarsi.

Arrucchittari. v. a. Avvolger seta o cotone in rocchetto: arrocchiare.

Arrucciulìrisi. (Mal.) V. accurzari.

Arrucculiari. v. intr. Il mandar fuori la voce che fa il cane quando si duole: gagnolare, guaire. || Per sim. d’uomo: rammaricarsi. P. pass. arrucculiatu: gagnolato, guaito. || Rammaricato.

Arruciamentu. s. m. Annaffiamento, immollamento.

Arruciari. v. a. Far l’effetto che fa l’acqua caduta o gettata addosso: immollare, annaffiare. Dall’antico arrogiare italiano: bagnare, arrosare. P. pass. arruciatu: immollato, annaffiato.

Arruciata. s. f. L’immollare: immollata, annaffiata. V. participiu.

Arruciatedda. dim. Immollatina, annaffiatina.

Arruciatina. V. arruciata.

Arruciatissimu. add. sup. Immollatissimo, annaffiatissimo.

Arruciatuna. s. f. accr. Grand’immollata, annaffiata.

Arruciaturi –tura. verb. Chi o che annaffia: annaffiatore –trice. || Anco il vaso a ciò V. annaffiaturi.

Arruddari. (Vinci) V. arrudduliari. || (Mal.) V. arrullari. V. arrifaudari.

Arrudduliari. v. a. Ravvolgere disordinatamente: ravviluppare. || Rifl. a. Ritorcersi in sè medesimo, detto di filo: aggrovigliolarsi.

Arrufuliari. V. rufuliari.

Arruganti. V. arroganti.

Arruggiari. (Vinci) V. arrogginiri.

Arrugginiri. v. a. Far rugginoso: arrugginire. || Intr. e rifl. pass. Prender la ruggine: arrugginirsi. P. pass. arrugginutu: arrugginito.

Arrugniri. v. intr. Contrarre rogna.

Arrugnutu. add. Che ha contratto rogna: rognoso.

Arruinari. V. ruinari.

Arrujari. V. tirari. Forse dal Lat. arrogari (Pasq.).

Arrullamentu. s. m. Arrollamento.

Arrullari. v. a. Iscriver a ruolo i soldati: arrolare. || rifl. Arrolarsi. P. pass. arrullatu: arrolato.

Arrullaturi. verb. m. Chi arrola: arrolatore.

Arrumaniri. (Scob.) Restare: rimanere.

Arrumbati di la galera. (Spat.) I cessi. (Dallo Sp. arrumbado: messo da parte).

Arruminari. (Mal.) Rimasticar il cibo inghiottito come fanno i bovi, le capre: ruminare.

Arrummuliarisi. V. rummuliarisi.

Arrumpiri. V. falliri.

Arruncari. v. a. Il primo potar della vigna; sarebbe l’ital. arroncare, se non che questo s’intende più per ogni estirpazione di erbe cattive o nettamento in generale.

Arrunchiamentu. s. m. Rannicchiamento.

Arrunchiari. v. a. Raccogliere, ristringere come un gruppo: rannicchiare, o come dicon all’Elba: arronchiare (Fanf. Voc. d. u. Tosc.), rincruzzare. || arrunchiari li spaddi: stringersi nelle spalle, cedere. || Detto di tessuti, restringersi in lunghezza e larghezza: raccorciarsi. || Rifl. a. Raccogliersi tutto in sè: rannicchiarsi, acchiocciolarsi. || Contrarsi, assiderarsi per molto freddo: aggricchiarsi. || Restringersi per convinzione o coscienza d’aver fallato. || arrunchiarisi ’ntra li robbi: rappiccinirsi, raccosciarsi, per rispetto, per paura, per avvilimento ecc. P. pass. arrunchiatu: rannicchiato, arronchiato. || Raccorciato. || Raccosciato.

Arrunchiatamenti. avv. Rannicchiatamente.

Arrunchiateddu. add. dim. Rannicchiatino.

Arrunchiatissimu. add. sup. Rannicchiatissimo.