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SUS — 1005 — SUT


Susurrari. v. intr.Mormorare: susurrare. || Dir male d’altrui: susurrare. || Correr qualche voce: bucinarsi.

Susurru. s. m. Il susurrare: susurro. || Il bucinare: bucinamento.

Susuta. s. f. Da susiri, l’azione del rizzare: rizzata (V. participiu). || Il levarsi: levata, alzata.

Susutedda. dim. di susuta.

Susuteddu. dim. di susutu.

Susutu. P. pass. V. in susiri.

Susutuna. accr. di susuta. || Levataccia.

Sutè. s. m. (Di Marco) Spezie di bastardella con maniglie laterali e ferme: baracchina, baracchino (Car. Voc. Met.).

Sutta. prep. Che dinota inferiorità di sito: sotto. In italiano si costruisce col quarto caso e anche col terzo e col secondo. || Con, mediante: sotto. || Pieno di debiti, ovvero perdente in una impresa, onde essiri sutta, aver perduto del suo in una impresa; ovvero essere indebitato. || sutta pena di..., colla minaccia di tal pena: sotto pena di... || sutta sutta, replicato dà più forza. Vale anche, celatamente: sotto sotto. || s. m. lu sutta, la parte di sotto: il di sotto. || Nel giuoco detto toccu, è quegli che è scelto per invitare a bere altrui o bere a suo piacimento: il cane. || sutta di..., in podestà di alcuno: sotto di... || sutta unu, nel tempo che dominava alcuno: sotto alcuno. Dante: vissi in Roma sotto Augusto. || E anche, sotto la disciplina, p. e. studiava sotto Raffaello; militava sotto Garibaldi. || teniri sutta, opprimere, dominare: tener sotto. || chiantarisi di sutta ad unu, saltargli addosso, opprimerlo, abbatterlo: mettere o cacciar alcuno sotto di sè. || farisi sutta, accostarsi al nemico in forma da potergli tirare sotto mano: entrare o cacciarsi sotto ad uno. || sutt’occhi, vicino, presente: sott’occhio. || irisinni sutta, sommergersi: andar sotto. || Ne’ giuochi di penitenza, il far la penitenza: andar sotto. || Andar in prigione. || iri o ristari di sutta, rilevar danno, scapitare o rimaner perdente in una rissa: andar al di sotto. || mettiri sutta, fig., approfittarsi industriosamente o segretamente di checchessia: metter sotto. || Metter in prigione. || stari sutta, abitare un piano di casa che ne abbia altro superiore. || ’ntra sutta e supra, modo prov, considerato il tutto insieme, a far tutti i conti: sottosopra. || pigghiari pri sutta, andar per la via inferiore: pigliar di sotto. || essiri sutta di unu, essergli inferiore. || sutta la botta, subito: lì su quel subito, subito per subito. || lassari ad unu, o arristari sutta la botta, ucciderlo, o morire al primo colpo: lasciare uno, o rimaner sul tiro. || passari sutta, venir al cimento, alla prova. || di sutta: di sotto, al di sotto. || iri pri sutta, evacuar il ventre: andare di sotto. || Prov. cu’ è di sutta non si pò arriminari: i poveri hanno le braccia corte (i Provenzali dicevano subta).

Sutta. avv. Nella parte inferiore, abbasso, al fondo: sotto.

Suttabbibbliotecariu. s. m. Chi fa le veci del bibliotecario: sotto-bibliotecario.

Suttabbiccheri. s. m. Piattino su cui si metton i bicchieri nella mensa: sottocoppa.

Suttabbuttigghia. s. m. Piattino su cui si mettono le bottiglie nella mensa: portabottiglie.

Suttacalzuni. s. m. pl. Calzoni di panno lino che si portano sotto gli altri calzoni: mutande, sottocalzoni.

Suttacancilleri. s. m. Chi fa le veci del cancelliere: sottocancelliere.

Suttacappottu. posto avv. Occultamente: di nascosto, di contrabbando, sottecchi.

Suttacapu. s. m. Chi fa le veci del capo in un ufficio ecc.

Suttacarbunatu. s. f. T. chim. Lo stesso che carbonato: sottocarbonato (Mort.).

Suttaciantrìa. s. f. Uffizio esercitato dal sottocantore: sottocantorìa.

Suttaciantru. s. m. Titolo di beneficio ecclesiastico in molte cattedrali e collegiate: sottocantore.

Suttacocu. s. m. Ajuto del cuoco: sottocuoco.

Suttacoddu. s. m. Arnese che s’appicca al collo de’ buoi e lor pende sotto la giogaja: sottogola, sottogiogaja. || Tralcio di vite quasi circolare con molti grappoli per apprendersi e conservarsi: pèndolo. || Danno, rovescio.

Suttacòmitu. s. m. T. mar. Sostituto del comito: sottocomito.

Suttacoppa. s. f. Tazza su cui si portan i bicchieri dando da bere: sottocoppa. || Quella sotto le bottiglie: portabottiglie.

Suttacrivu. s. m. Mondiglia che si cava in vagliando: vagliatura. || Sorta di tabacco in polvere.

Suttacuda. s. m. Uno dei finimenti del cavallo che sostiene la coda: sottocoda, soccodògnolo.

Suttacunsulu. s. m. Ajuto del console.

Suttacuppina. s. f. Piattino che si pone sotto un vaso perchè non insudici. V. suttacoppa. || Per lemmu V. || Per piattinu V. al § 3.

Suttagula. s. m. Parte della briglia che passa sotto la gola del cavallo: soggòlo.

Suttaleva. s. m. Legno che si pone sotto la leva per agevolar l’azione: sottoleva.

Suttalumi. s. m. Arnese di tela con ornamenti, che si pone sotto il lume e il candelliere: sottolume, posalume, tondo; e quando è ornato molto con fiori ecc.: giardiniera (Car. Voc. Met.).

Suttamanu. avv. Quasi di nascosto: sottomano.

Suttamarammeri. s. m. Aiutante del marammeri V.

Suttamassaru. s. m. Aiutante del massaru V.

Suttamastra. s. f. T. stamp. Foglio di carta che nel tirar in volta, si va rinnovando sull’impronto, affinchè questo non venga insudiciato: sottoforma (Car. Voc. Met.).

Suttamastru. s. m. Maestro secondario: sottomaestro.

Suttamèttiri. v. a. Far suggetto, sottoporre: sottomettere. || rifl. a. Sottomettersi.

Suttaministru. s. m. Chi fa le veci del ministro.

Suttamisu. add. Da sottomettere: sottomesso. || Spossato, abilitato: infievolito. || Situato in luogo basso, inferiore: sottoposto.

Suttana. s. f. Veste dalla cintola sin ai piedi, per lo più sotto altra veste: sottana. || La zimarra de’ cherici dal collo sino a piedi: sottana.

Suttancapu. V. suttasupra.