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Strudusuni. accr. di strudusu.

Struffari. v. a. Levare da un terreno le piante arbustive o arboree e le loro barbe: dicioccare, smacchiare. P. pass. struffatu: dicioccato, smacchiato.

Struficedda. dim. di strofa: strofetta.

Strufinazzu. s. m. Cencio molle o stoppa ad uso di strofinare e pulire checchessia: strofinacciolo.

Strufini. V. coffa al § 2 (in Augusta Pasq.).

Struiri. V. istruiri.

Strulicusu. add. Che fa giunterìe: giuntatore, armeggione.

Strullichïari, Strulluchïari. v. intr. Fantasticare: abbacare. || Avviluppare con parole senza conclusione: ciaramellare. || Pensare per far conjettura: strologare, almanaccare. || Affaccendarsi: acciapinarsi. || Dare spasso ai fanciulli per tenerli a segno e divertirli: farli baloccare.

Strumba. V. strumma.

Strumbari. V. struncari.

Strumbatu. s. m. Torretta da camino lunga e quadrata (Pasq.). || V. strummatu.

Strumentali. V. strumintali.

Strumentu. s. m. Quello col quale o per mezzo del quale si adopera: strumento. || Quello onde i montanari traggono il suono, come liuto, trombone, clavicembalo: strumento. || Macchina, ordigno per facilitare l’operazione di checchessia: strumento. || Contratto, scrittura pubblica: istrumento, strumento.

Strumìnchiulu. V. ucchiali.

Strumintali. add. Detto di musica fatta per i soli strumenti: strumentale.

Strumintari. v. a. T. mus. Comporre la musica da esser eseguita dagli strumenti: strumentare.

Strumintazzu. pegg. di strumentu: strumentaccio.

Struminteddu. dim. di strumentu: strumentino.

Strumintista. add. Che suona strumento.

Strumma. V. scupa.

Strummagghiunazzu. pegg. di strummagghiuni.

Strummagghiuneddu. dim. di strummagghiuni.

Strummagghiuni. s. m. Materia che si fa entrare in bocca, in mole superiore ad un boccone naturale. || Massa di cose rabbatuffolate: batùffolo.

Strummari. v. a. Fare gli sguanci nelle aperture di porte o finestre: strombare (Car. Voc. Met.).

Strummatu. s. m. Spazio vuoto che è sotto le volte di scale.

Strummatùra. s. f. Allargamento dei lati d’un’apertura, per cui essa rimane più grande nello interno della stanza: strombatura, strombo, sguancìo.

Strummintari. v. a. Corrotto da sperimentare, ordire: macchinare.

Strummu. V. scurmu (a Messina).

Strùmmula. s. m. Balocco che consiste in una palla di legno con una punta di ferro, attorno a cui s’avvolge un laccio e poscia lanciata si fa girare: trottola. || – di ventu, quella vuota di dentro: palèo (In Toscana chiamano strombola una specie di fionda di canna, e anche il turbine). || Si dice ad uomo tarchiato e di piccola statura: batocchio (Gr. στρομβός: trottola). || fari firrari ad unu comu ’na strummula, strapazzarlo, urtarlo con violenza sì che stia per cascare: aggirare uno come arcolajo. || firriarisi comu ’na strummula, dicesi di chi si affatica molto in un affare: aggirarsi come un palèo. Nel Pistoiese chiamano strombola ciò che noi ciunna.

Strummulazza. pegg. di strummula.

Strummuliari v. intr. Cadere ruzzolando a precipizio: tombolare. || Muoversi, dimenarsi come una trottola: trottolare. || att. Far giravoltare urtando violentemente: attrottolare, abbatuffolare.

Strummulicchia, Strummulidda. dim. di strummula: trottolino. || È anche un fondello con un fuscellino ficcato nel buco di mezzo, fa le veci di un trottolino.

Strummuliuni. s. m. Caduta precipitosa: tombolone.

Strummuluna. accr. di strummula: trottolone.

Strummuluni. V. strummuliuni, e V. strummuluna.

Strunari. v. intr. Cominciar a fendersi de’ vasi, far pelo: incrinarsi. || Rimaner assordato, sbalordito: intronarsi. P. pass. strunatu: incrinato. || Intronato.

Struncamentu. s. m. Lo stroncare: stroncamento.

Struncari. v. a. Troncare: stroncare. P. pass. struncatu: stroncato.

Struncata. s. f. L’azione dello stroncare: stroncata (V. participiu).

Struncatura. s. f. Il troncare ed il pezzo stroncato da un corpo: stroncatura, sciavero.

Struncu. add. Storpiato, V. piuncu (quasi abbia stroncato un membro, anzi dice Pasq. che secondo Plinio, truncus o trunci chiamavasi colui che avea un membro rotto o debole).

Struncunazzu. pegg. e accr. di struncuni. || Per sim. persona fuor di modo lunga: spilungone, perticone.

Struncuneddu. dim. di struncuni: stronconello.

Struncuni. s. m. Pezzo, o scheggia di tronco o altra cosa spezzata: troncare. || Si dice ad uomo lungo fuor di modo: spilungone, perticone.

Struneddu. V. sturneddu.

Strunfari. v. intr. Al giuoco del tarocchi, è il gettar le carte di trionfo. || Sbuffare per ira: stronfiare. || strunfari ’na cosa, dirla chiaramente: schiccherarla. || Sconchiudere, specialmente parlando di trattative di matrimonio. Così all’Alia.

Strumfata. s. f. Lo sbuffare, lo stronfiare.

Strunzazzu. pegg. di strunzu.

Strunziddu. dim. Stronzolino, stronzoletto. || V. strunzinu.

Strunzinu. s. m. Per isvilimento si dice a ragazzo un po’ prosuntuoso: cazzabùbbolo, scazzatello.

Strunziteddu. V. strunziddu.

Strunzu. s. m. Pezzo di sterco sodo e rotondo: strònzo, strònzolo. || Per avvilimento si dice ad uomo dappoco, soro: baggeo, marzocco. || strunzu ’n gloria, per baja si dice di persona indegnamente elevata a qualche grado. || a tempu di dilluviu (o di china) tutti li strunza natanu, in tempo di corruzione o di pervertimento gli uomini da nulla sono ele-