Pagina:Antonino Traina - Nuovo vocabolario siciliano-italiano.pdf/100

ARR — 82 — ARR


Arripigghiateddu. dim. di arripigghiatu: un po’ ripigliato, riavuto.

Arripìgghiu. s. m. Ripigliamento (A. V. ital. ripiglio). || Pretesto, occasione per fare o non fare una cosa: appiglio, appicco. || Confusione, perturbamento: scompiglio.

Arripinsari. V. ripinsari.

Arripitari. V. arrepitari e suoi derivati.

Arripizzamentu. s. m. Rappezzamento.

Arripizzari. v. a. Racconciar cosa rotta, con pezzi ov’è la rottura, si dice dei panni: rappezzare, ripezzare, rattoppare. || sim. Qualunque cosa malfatta: ripezzare. || Fig. Coprir i difetti o errori d’alcuno: coonestare. || Prender le difese attenuando i falli d’alcuno. || Rappacificare. || Racconciar una cosa mal’andata come si può: rabberciare. || Prov. quannu un povir’omu s’arripezza, pari chi di novu si vistissi: il poco è sempre più del niente, ed il povero è contento di essere rappezzato non potendo aver abito nuovo, e fig. quando alcuno si crede da assai per cosa da nulla: quando il pidocchio casca nella tramoggia e’ si crede essere il mugnajo.

Arripizzata. s. f. L’azione del rappezzare: rappezzata, rattoppata. V. participiu.

Arripizzatedda. dim. Rappezzatina, rattoppatina.

Arripizzatizzu. dim. Mezzo rappezzato.

Arripizzatu. add. Rappezzato, rattoppato. || Rabberciato. || facci arripizzata: in cui sian rimasti i margini del vajuolo: butterata. || nigozii arripizzati: malandati. Sup. arripizzatissimu: rappezzatissimo, rattoppatissimo.

Arripizzatura. s. f. Rappezzamento: rappezzatura, rattoppatura.

Arripizzaturi –tura. verb. Chi o che ripezza: rappezzatore –trice. || Fig. Chi cuopre qualche altrui errore: coonestatore. || Chi supplisce a tempo all’altrui difetto. || Per ciabattino.

Arriplicari. V. riplicari.

Arriposu. V. riposu.

Arriprènniri e Arriprìnniri. v. a. ammonire biasimando: riprendere. P. pass. arriprisu: ripreso.

Arriprisintari. V. riprisintari.

Arriprisu. add. Timido, peritoso (Vigo).

Arripruvari e Arriprubari. V. ripruvari (Damiano) cu dda facci arriprubata: mentitrice.

Arripucciari. v. a. Rubar a poco per volta: rubacchiare.

Arripuddìri. v. intr. Quando gli animali per principio di sopravvegnente indisposizione intristiscono, e non vengon innanzi: indozzare. || Delle galline che cessano di far uova. V. scacari. || Met. arripuddiri pri lu friddu: intormentire. || – pri lu scantu: rappiccinirsi. P. pass. arripuddutu: indozzato. || Intormentito. || Rappiccinito. Da puddu V.

Arripuddutizzu. add. avvil. Alquanto indozzato, scriato.

Arripugnari. V. ripugnari.

Arripuntari. V. puntari e derivati.

Arripurtari. V. ripurtari.

Arripusari e Ripusari. v. intr. Cessar dalla fatica, far prender riposo: riposare. || Dormire: riposare. || Fermarsi, restare. || Aver fidanza: riposarsi sopra alcuno. || Star in ozio per mancanza di affari. || Detto di terre, lasciarle per alcun anno senza cultura, perchè si riabbiano: rimaner sode. || Detto di cose da mangiare: stagionare, maturare. || v. a. Far riposare: riposare. P. pass. arripusatu: riposato. || Fermato, restato. || Stagionato, maturato.

Arripusata e Ripusata. s. f. Riposo: riposata.

Arripusatamenti. avv. Riposatamente.

Arripusatedda e Ripusatedda. dim. Riposatina. V. participiu.

Arripusateddu. add. dim. Riposatino. || Oziosetto.

Arripusatizzu e Ripusatizzu. add. fig. Che è stato molto in riposo. || Perdigiorno: scioperone.

Arripusatu e Ripusatu. add. Riposato. || Detto di scala, che ha i gradini bassi e larghi: agevole. || terra arripusata: soda. || Sta per l’avv. riposatamente. || matrimoniu arripusatu, detto ad uomo pigro: poltroncione.

Arriputari. V. riputari.

Arriquasamentu. s. m. Rincalzamento.

Arriquasari. v. a. Metter attorno alle piante terra per fortificarle: rincalzare.

Arriquasata. s. f. Rincalzata.

Arriquasatedda. dim. Rincalzatina.

Arriquasatu. add. Rincalzato. || Fig. detto di uomo da povero divenuto ricco: rifatto (tal senso ha nel proverbio Toscano villan rifatto).

Arriquasatura s. f. Rincalzamento: rincalzatura.

Arriquatrari. V. riquatrari.

Arrisaccamentu. s. m. Rinsaccamento.

Arrisaccari. v. a. Scuotere e rimbalzar sulla sella andando a cavallo: rinsaccare. || Per sim. muovere e agitar una cosa violentemente, e con moto interrotto, sicchè ella brandisca e si scommova: discuotere, squassare e rinsaccare. || Commuoversi per subita paura: rimescolarsi. P. pass. arrisaccatu: rinsaccato. || Squassato. || Rimescolato.

Arrisaccatizzu. add. freq. Mezzo scosso, rinsaccato, rimescolato.

Arrisaccuni. s. m. Riscotimento violento: squasso. || Forte agitazione d’animo e di corpo per improvvisa paura: scossone.

Arrisaltari. V. risaltari.

Arrisarcìri. V. risarcìri.

Arrisautari. V. risaltari.

Arrisautu. V. risaltu.

Arrisbigghiamentu. s. m. Svegliamento, risvegliamento.

Arrisbigghiari, Arrispigghiari e Arrispigliari. v. a. Romper il sonno del tutto per non più dormire: svegliare, svegghiare, risvegliare. || Quando lo svegliare non è completo si dice meglio: destare. || Met. Render attento e operativo: svegliare. || Nell’intr. pass. usasi meglio destarsi che indica lo svegliarsi da sè. || Detto delle piante, semi ecc. quando cominciano a dar segno di vegetazione: risentirsi (Pal. Voc. Met.). || Prov. arrisbigghiari lu cani chi dormi: destare il cane che dorme. P. pass. arrisbigghiatu, arrispigghiatu e arrispigliatu: svegliato, risvegliato. || Destato. || Risentito.

Arrisbigghiarinu e Arrispigghiarinu. s. m. Squilla degli orioli che suona per risvegliare: sveglia, svegliarino.

Arrisbigghiateddu e Arrispigghiateddu. add. dim. Un po’ desto. || Detto d’ingegno vivace: un po’ svegliato.