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AVVERTIMENTO

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Abbiamo creduto di far cosa utile ristampando questo libretto, che in lingua pura e schietta racchiude tanti belli ammaestramenti de’ più celebri scrittori antichi intorno alla morale. In addietro era tenuto in maggior conto che ora, perchè sappiamo che si dava per primo libro di lettura ai fanciulli; e con saggio consiglio, a me sembra: imperocchè porre dinanzi alle menti fino dalla più tenera età quei precetti che i grandi pensatori hanno dedotto dall’ordine eterno delle cose, è porgere una guida sicura per l’arduo cammino della vita, e operare efficacemente a conformare gli animi alla verità ed al bene.

Intorno all’Autore non abbiamo alcuna notizia, nè anche da poterne far congettura:1 ma certo è che il libro fu composto nel principio del trecento; nel qual tempo sembra che fosse prediletto questo genere di compilazioni. Allora gli animi trovavano il riposo nella religione e nella morale; e però con tanto amore erano studiati i moralisti antichi: onde vediamo nelle biblioteche molte

  1. In un Codice cartaceo del 1400 esistente nella Biblioteca Palatina è al principio questa intitolazione: Incomincia il libro di Fiore delle Virtù e de’ Vizj. È composto e fatto per Tommaso dell’Ordine de’ Frati Predicatori; molto vale a seguitare le virtudi e seguitare e ’l bene fare, e lasciare e’ vizj. È conosciuto questo libretto anche col titolo di Libro delle similitudini: e sotto questo nome è anche un Codice Laurenziano, che appartenne al celebre Francesco Redi.