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contenta di perdere per fare perdere altrui, e per fare danno ad altrui. E ciò prova Orazio, che essendo uno signore stato servito da due suoi baroni, e volendoli meritare del servigio, disse: chiedete grazia, ch’io sono acconcio a compiacervi; e insino a ora chiunque di voi chiederà in prima, io adempirò la sua domanda; e a colui che rimarrà l’ultimo a domandare, raddoppierò la chiesta del primo. Avendo fatta il signore questa proposta, nessuno volea chiedere innanzi per invidia dell’altro; e così stettono innanzi al signore per buono spazio. Onde egli comandò all’uno che chiedesse; onde egli, acciocchè l’altro non avesse due cotanti di bene del compagno, chiese di grazia che gli fosse cavat’un occhio, acciocchè al compagno ne fossono cavati due; e così per lo signore fue adempiuto e fatto.

Della invidia si legge nel Vecchio Testamento che vedendo Caino che tutte le cose multiplicavano e andavano prospere ad Abel suo fratello, perch’egli conoscea gli suoi beni da Dio, si lo uccise per invidia, e così andarono i due primi fratelli che furono al mondo; e questo fu il primo sangue che fu sparso sopra la terra. Leggesi nel Vecchio Testamento, che, perciocchè Dio parlava spesse fiate con Moisè a bocca a bocca, Maria e Aron suoi fratelli per invidia cominciarono a mormorare di Moisè; per laqual cosa Maria, suora di Moisè, diventò lebbrosa, e così fu cacciata fuori della compagnia e dello esercito del popolo d’Iddio. Dunque è vizio, è peccato da schifarlo molto.