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crede; nè ode, nè vede. Dice uno savio: Tre cose caccian l’uomo fuori di casa: lo fumo, la casa mal coperta, e la ria femina. Dice Origene, che la femina è capo del peccato ed è arme del diavolo, ed è occasione della perdita del paradiso, madre d’ogni vizio, ed è corruzione della legge antica. Ipocrate disse a una femina che portava fuoco in mano: Più arde quella che ’l porta, che ’l fuoco che è portato. Omero dice d’un’altra ch’era inferma in su il letto: Il male sta col male. Salustio dice d’una che imprendea a leggere: Là ov’è lo veleno del serpente s’aggiugne lo veleno dello scorpione. Plato disse a certe femine che piangeano un’altra ch’era morta: Il male s’attrista perchè il male è partito. Avicenna disse di un’altra ch’imprendea a scrivere: Non moltiplicare il male col male.


CAPITOLO II.

Della verace assoluzione .

La verace assoluzione dee concordare le predette autorità che sono contro le femine. Come fu Eva, che dannò tutta l’umana natura, così fu Santa Maria, che la salvò. Disse Santo Agostino: Nessuna cosa fu nè sarà al mondo, peggiore, nè migliore della femina: sicchè l’autoritadi che dicono bene s’intendono delle buone, e l’altre che dicono male sì s’intendono per le rie femine. E questo può vedere ciascuno chiaramente, se considera bene le predette autoritadi; e non contrastanno; e quello