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movimento, chè quasi tutte le cupidità discendono dal vedere, si è, che primamente dè’ l’uomo costrignere il guardare, e non levare gli occhi in su. Ancora ti guarda da tenere lo guardo troppo fermo addosso altrui, ma con alcuno moderamento muovi gli tuoi occhi, sicchè non gli muovi troppo tosto; e non debbi badare troppo intorno. E poi, dè’ l’uomo avere modo nello andare. Salomone dice: Per cinque vizj si conosce lo matto: il primo si è in favellare; il secondo in andare; il terzo si è nel riso; il quarto nel volto; il quinto si è nelle vestimenta. Perciò si dee l’uomo isforzare d’andare bene e onestamente, e non dimenare la testa, nè le braccia, nè le mani, nè gittare i piedi per lo traverso, nè alcuna altra parte della persona. Ancora dè’ l’uomo avere moderanza e misura in tutti gli suoi fatti. Alessandro disse: Non è alcuna cosa che faccia piacere l’uomo come li belli costumi.