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capitolo xxxviii. 117

CAPITOLO XXXIX.

Come si dee consigliare.

Se consigliare vuoi in Consiglio sopra alcuna proposta, il tuo consiglio si dee partire in cinque parti: la prima tu dèi dire qualche proemio: la seconda dèi dire lo consiglio: la terza hai a dare esempio; cioè cosa in simigliante caso sia stata servata per discrete e caute persone; la quarta conchiuda il suo detto, adducendo sufficiente ragione; la quinta ordinare ciò ch’egli ha detto.

Se tu vuoi mandare le lettere, si dee partire in cinque parti: la prima si è salutazione; la seconda si è esordio ovvero proemio: la terza si è narrare lo fatto; la quarta si è addomandare quello che l’uomo vuole: la quinta dè’ conchiudere il suo detto, altrimenti è folle. Le novelle che si contano per lo sollazzo, non si può se non per certo ordine; ma in brieve si dee dire, perchè tutte le cose che sono brievemente dette, si piacciono. E sopra ciò Tullio dice: In poche parole molti beni si contengono. Giovenale dice: La brieve orazione passa il cielo; onde tutte le cose brievi sono ornate di gran bellezze.

CAPITOLO XL.

Del guardare; in che modo si dee fare.

Dopo l’ordine del favellare, dè’ l’uomo avere modo e misura nel guidare degli occhi. Il primiero