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98 fiore di virtù.

di questo vizio si viene in servitù, però dice Salomone: Notate, piccioli e grandi, e tutti i popoli e signori delle terre: a’ figliuoli, nè alla moglie, nè a’ fratelli, nè ad amico non date signoria sopra di voi nella vita vostra; imperocchè egli è meglio che altri venga alla tua mercè, che tu vada all’altrui. Ancora: Chi toglie in prestanza è servo di colui che gli presta. La Legge dice che la servitù è assomigliata alla morte. Isopo dice: Chi ha quello che si conviene si dee contentare; e chi può essere suo non sia d’altrui. Ancora dice: La libertà non si potrebbe comperare per tutto l’oro del mondo. Socrate dice: Chi è in altrui forza, conviene che segua l’altrui volere, avvegnachè sia contro a suo volere. Del vizio della lussuria si legge nelle Storie di Roma che lo imperadore Teodosio avea un suo figliuolo, del quale diceano gli medici e gli savi che egli era di tale complessione, che s’egli vedesse o sole o fuoco insino a quattordici anni, egli perderebbe la veduta; onde l’Imperadore lo fece serrare in una torre con tre balie, che ’l dovessero nutricare. Egli stette insino a’ 14 anni, che non vide nè sole nè fuoco; e poi send’egli tratto di fuori, lo ’mperadore gli fece insegnare la fede d’Iddio, dicendo ch’egli era Paradiso, e Inferno là dove dimora il diavolo e le persone che fanno male; e poi gli fece mostrare, tutte le cose per ordine, cioè, gli uomini e le femmine, gli cavalli, cani, uccelli e ogni altra cosa, perch’egli avesse conoscimento del tutto. E il garzone veggendo ciò, cominciò a domandare il nome