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6 avvertimento.

traduzioni delle opere loro fatte in quel secolo, e molte raccolte di sentenze somiglianti alla nostra. Tra le quali va sopra tutte quella di Fra Bartolommeo da San Concordio, che ha per titolo Ammaestramenti degli Antichi. Il Fiore di Virtù è fatto quasi ad immagine di quello: se non che, mentre il libro del San Concordio è superiore per la maggior copia delle sentenze, questo mi pare un poco più ameno, perchè i precetti sono intrecciati con alcuni esempj tratti dalla Storia che confermano la verità di quelle.

Affinchè questa edizione riesca di maggiore utilità, mi son dato cura di farla più che sia possibile corretta. La prima ristampa che se ne fece da questa tipografia fu condotta su quella del Silvestri del 1842; la quale era stata eseguita sull’altra di Padova del 1751 migliorata da Gaetano Volpi. Ma esaminando i vari Codici che sono nella Biblioteca Riccardiana, alcuni dei quali additatimi come buonissimi dal Prof. Vincenzo Nannucci, mi feci accorto come anche in quelle edizioni giudicate migliori erano parecchie mende, e perfino errori che ne guastavano il senso. Coll’ajuto di questi Codici alcuni di questi passi emendai. Ora ritornando sul lavoro per una nuova ristampa, ho trovato anche altri luoghi che meritavano correzione: ed a far ciò mi è stato di molta utilità un Codice membranaceo del secolo XIV, appartenuto a Pier Del Nero, che trovasi alla Biblioteca Palatina, e che mi è sembrato eccellente. Non voglio nè posso dire di averlo nè anche ora ridotto alla sua vera lezione; imperciocchè nelle tante copie che ne furono fatte da diversi anche nel secolo XV, fra le alterazioni degli amanuensi, e quelle di altri che abbiano stimato bene portarvi la mano col desiderio di emendare, è difficile stabilire qual fosse veramente la lezione di chi lo compilò. Nè ho voluto pure, come a qualcuno sarebbe piaciuto, mostrare le varianti fra le diverse lezioni; perchè, se un simile lavoro non sarebbe riuscito inutile per i filologi, si sarebbe allonta-