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Libro Quarto. 79

ma parimente ne’ tempi antichi sempre gli honorarono molto i Prencipi come vuole Tito Livio, sedevano, & trattavano molte cose rilevanti col Re medemo, usavano quasi l’istesso modo di vestire, si che una volta uno ne fù levato di vita, preso in fallo in luogo del Re. Dunque trattando Nicolò le cose reggie con ogni diligenza, & maturità, in modo che non tralasciaua un neo, che si richiedesse alli interessi del di lui Signore, meritò con ogni raggione la gratia di quello. Quindi venuta la nuova della morte d’Henrico, ottene à favori di Carlo la Mitria Trentina; non puote però difendere la sua Chiesa travagliata, & angustiata dalle armi di Lodovico Marchese di Brandeburgo. [Lodovico Brandeburgense.] Dicono l’Historie di quel tempo essere Lodovico, che tanto afflisse con guerre gli poveri Trentini, figliuolo di Lodovico Bavaro Imperatore, qual già, nata seditione frà Prencipi, gli Alemani privarono dell’Impero. Dunque il Marchese Lodovico, qual anco ottene il Contado del Tirolo senza esser offeso, o provocato da Trentini, per mera cupidigia di regnare, con nemico Esercito invase il Prencipato di Trento, in breve à forza d’arme ne restò padrone, guastò Campagne, mise à terra Borghi, & Castelli, ridusse al suo tribunale le raggioni, & cause spirituali, volse fossero da suoi Magistrati (sprezatta l’autorità Ecclesiastica) decise quelle cose che convenivano solo à Giudici Sacri. Diceva dover essere lontani li Sacerdoti dalli negotij della Republica, (cosi usurpandosi il tutto colorava le sue attioni) essere contra il decoro de Preti senza peritia dell’armi volersi mescolare nelle sanguinose guerre, dovendo essere intenti solo alle cose Divine, essere (esclamava) cosa ridicola, & vituperosà l’opporre un capo raso all’inimica spada, per esser ferito, trattasse perciò quelle cose il Vescovo di Trento, che pervengono al culto Divino, il rimanente entro, & fuori lasciasse la cura à gran Prencipi, à quali partiene amministrare le Città, & Provincie, commandare come la lor maestà richiede, diffendere gli Popoli, condure gli Eserciti, & far giornate quando il ben publico altrimente non si può conservare. Insuperbito da tal apparenti raggioni, tenne in tirranide la Città di Trento già da lui occupata circa 17. anni fino à Rodolfo quarto, Arciduca d’Austria, qual sforzò il Bavaro restituire quanto s’havea usurpato del Prencipe di Trento ad Alberto Oream Burgese quarto Vescovo, doppò Nicolò Bruna, del quale faremo più à basso mentione. Vedendo Nicolò la Città, & se medesimo in tante miserie, massime che il Trentino sotto il di lui Pontificato ritrovarsi nell’esterminio, es-