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70 tre anni dopo

scomparivano dal suo cranio, — il pallore eburneo delle persone stanche si sovrapponeva al roseo colore del suo volto, e v’erano giorni in cui egli, dopo una corsa a cavallo, dopo una lunga assenza dalla sua casa o dopo aver scritto molte lettere, pareva vecchio di sessant’anni.

In quei giorni Anna gli dava un vero conforto.

Come la moglie così le figlie nutrivano una delicata paura verso Paolo. Mentre lo circondavano di cure restavano timide davanti a lui, che non osavano guardare liberamente. Invece Anna non aveva timore alcuno. Quando lo sentiva di cattivo umore gli si aggirava attorno, alla lontana, come spiando il vento opportuno per avvicinarsigli. Egli se ne accorgeva e cominciava a rasserenarsi. A poco a poco la fanciulla gli si avvicinava, gli chiedeva se era stizzito con lei, lo rallegrava col suo sorriso e finiva col saltargli al collo, facendogli mille moine che a lui ricordavano i bei tempi passati, quando i suoi figli erano piccini e correvano a cavallo sulle sue ginocchia. Come