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cesario. — il corredo 103

saperne, ma a furia di carezze e di promesse si mise al lavoro. Come Anna era abile nel ricamo, così Caterina, quando ne aveva voglia, era meravigliosa creatrice di lavori all’uncinetto. Ne inventava persino, con un gusto speciale. Le ditine agili e sottili pareva non toccassero il filo.

— Questo qui, — disse una Volta Pietro, che si interessava dei ricami di Caterina per far piacere ad Angela. — è di stile indiano. Rappresenta il Nyrvâna, non è vero?

Come aveva detto, Angela non spendeva un centesimo per la fattura.

Tagliavano e cucivano in casa. Anna ricamava sempre. Anch’essa riponeva qualcosa di sè nel suo sottile e delicato lavoro. Fiori bianchi trasparenti, uccelli dalle ali di velo, che pareva volessero spiccare il volo verso un orizzonte bianco, rose in rilievo, cifre gotiche e morbidi rami di strane erbe bianche, venivano fuori magicamente sotto quell’ago quasi invisibile, — mentre ombre misteriose passavano sulla fronte della piccola ricamatrice. Sopratutto, Anna preferiva far dei bordi Richelieu,