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ATTO TERZO

SCENA PRIMA

Agide.

Non giunge ancor Leonida: l’invito

sdegna fors’ei? non l’ardiria: quí ’l debbe
trar, se non altro, or la vergogna. Udiva
il popol dianzi il generoso prego,
ch’io gl’inviai per Anfare: riguardi
possenti, e molti, ancor lo stringon; molto
timor si annida entro il suo cor, bench’egli
vincitor sia. Potessi, ah! pur potessi
dal suo temer l’util di Sparta io trarre!...
Ma al fin vien egli: oh! di regal corteggio
si adorna? e ben gli sta. S’incontri.


SCENA SECONDA

Agide, Leonida, Soldati.

Agide   A udirmi

ne vieni, o re, pria che ad altr’opre?...
Leon.   A udirti
or vengo io, sí...
Agide   Dunque, a te solo io chieggo
di favellar...
Leon.   Traetevi in disparte. —
Eccomi solo: io t’odo.