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84 agide
sarem da quanti cittadini ha Sparta,

ma non sarem da nessun d’essi uditi.
Anfar. Poiché tu il vuoi, tosto a recarne avviso
a Leonida volo.


SCENA QUINTA

Agide, Agesistrata, Agiziade.

Agide   Io ben sapea

con qual esca allettarlo. — Or, donne, intanto
io con voi riedo alla magione, e ai figli.
Godrò fra voi brevi momenti estremi
d’alcun privato dolce, infin ch’io torni
al fatal parlamento.
Agiz.   Oh cielo!...
Agesis.   O figlio,
che speri tu dall’empio re?
Agide   La sorte
di Sparta ei tiene; e tu mi chiedi, o madre,
quel che da lui sperare Agide possa?