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42 saul
Gion. Padre...

Saul   Cercane; va; quí tosto il traggi.
Micol Io rintracciarlo?... or,... dove?...
Saul   Il re parlotti,
e obbedito non l’hai?


SCENA TERZA

Saul, Gionata.

Saul   ...Gionata, m’ami?...

Gion. Oh padre!... Io t’amo: ma ad un tempo io cara
tengo la gloria tua: quindi, ai non giusti
impeti tuoi, qual figlio opporsi il puote,
io mi oppongo talvolta.
Saul   Al padre il braccio
spesso rattieni tu: ma, quel mio ferro,
che ad altri in petto immerger non mi lasci,
nel tuo petto il ritorci. Or serba, serba
codesto David vivo; in breve ei fia...
Voce non odi entro il tuo cor, che grida?
«David fia ’l re». — David? fia spento innanzi.
Gion. E nel tuo core, in piú terribil voce,
Dio non ti grida? «Il mio diletto è David;
l’uom del Signore egli è». Tal nol palesa
ogni atto suo? La fera invida rabbia
d’Abner, non fassi al suo cospetto muta?
Tu stesso, allor che in te rientri, al solo
apparir suo, non vedi i tuoi sospetti
sparir, qual nebbia del pianeta al raggio?
E quando in te maligno spirto riede,
credi tu allor, ch’io tel rattenga, il braccio?
Dio tel rattiene. Il mal brandito ferro
gli appunteresti al petto appena, e tosto
forza ti fora il ritrarlo: cadresti
tu stesso in pianto a’ piedi suoi; tu padre,
pentito, sí: ch’empio, nol sei...