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24 saul
David: di tutti in bocca, in cor di molti;

se non l’uccidi tu, Saúl, chi ’l frena?». —
Con minor arte, e veritá piú assai,
Abner, al re che non dicevi? «Ah! David
troppo è miglior di me; quindi io lo abborro;
quindi lo invidio, e temo; e spento io ’l voglio».
Abner Fellone; e il dí, che di soppiatto andavi
co’ tuoi profeti a susurrar consigli;
quando al tuo re segreti lacci infami
tendevi; e quando a’ Filistei nel grembo
ti ricovravi; e fra nemici impuri
profani dí traendo, ascose a un tempo
pratiche ognor fra noi serbavi: or questo,
il dissi io forse? o il festi tu? Da prima,
chi piú di me del signor nostro in core
ti pose? A farti genero, chi ’l mosse?
Abner fu solo...
Micol   Io fui: Davide in sposo,
io dal padre l’ottenni; io il volli; io, presa
di sue virtudi. Egli il sospir mio primo,
il mio pensier nascoso; ei la mia speme
era; ei sol, la mia vita. In basso stato
anco travolto, in povertá ridotto,
sempre al mio cor giovato avria piú David,
ch’ogni alto re, cui l’oriente adori.
Saul Ma tu, David, negar, combatter puoi
d’Abner le accuse? Or, di’: non ricovrasti
tra’ Filistei? nel popol mio d’iniqua
ribellíone i semi non spandesti?
La vita stessa del tuo re, del tuo
secondo padre, insidíata forse
non l’hai piú volte?
David   Ecco; or per me risponda
questo, giá lembo del regal tuo manto.
Conoscil tu? Prendi; il raffronta.
Saul   Dammi.