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ATTO TERZO

SCENA PRIMA

Ciniro, Cecri.

Cecri Dubbio non v’ha; benché non sia per anco

venuto a noi Peréo, scontento appieno
fu dei sensi di Mirra. Ella non l’ama;
certezza io n’ebbi; e andando ella a tai nozze,
corre (pur troppo!) ad infallibil morte.
Ciniro Or, per ultima prova, udiam noi stessi
dal di lei labro il vero. In nome tuo
ingiunger giá le ho fatto, che a te venga.
Nessun di noi forza vuol farle, in somma:
quanto l’amiamo, il sa ben ella, a cui
non siam men cari noi. Ch’ella omai chiuda
in ciò il suo core a noi, del tutto parmi
impossibile; a noi, che di noi stessi,
non che di se, la femmo arbitra e donna.
Cecri Ecco, ella viene: oh! mi par lieta alquanto;
e piú franco il suo passo... Ah! pur tornasse
qual era! al sol riapparirle in volto
anco un lampo di gioja, in vita io tosto
ritornata mi sento.